Skip to content
bolletta

La fine del mercato tutelato della luce si “sposta” a luglio

Lo ha deciso Arera per garantire campagne informative sulla fine del mercato tutelato, effettuare le attività preparatorie all’operatività del STG, tra cui gli interventi attuativi delle disposizioni sul trasferimento automatico delle autorizzazioni all’addebito diretto delle bollette emesse dall’esercente
Addio mercato tutelato dell’energia elettrica, ma non più il 1 aprile come originariamente previsto ma bensì il 1 luglio. Lo ha deciso l’Authority per l’energia Arera sulla base dell’ultimo dl energia – il 181/23 -, “per assicurare uno svolgimento coerente del processo del ‘fine tutela’ per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità”.

DAL 1 LUGLIO AL VIA IL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI

A partire dal 1 luglio scatterà la data di attivazione del Servizio a Tutele Graduali (STG), il servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del ‘fine tutela’.

GIÀ SLITTATE LE ASTE AL 10 GENNAIO

L’Autorità aveva già approvato, il giorno successivo al decreto, lo slittamento al 10 gennaio dello svolgimento delle aste per la selezione degli operatori che effettueranno il servizio.

LE ESIGENZE ALLA BASE DEL RINVIO: CAMPAGNE INFORMATIVE, PREPARAZIONE STG, TRASFERIMENTI ADDEBITI DIRETTI

La decisione, spiega Arera, “risponde a diverse esigenze legate al decreto: assicurare ai clienti un tempo sufficiente per essere informati attraverso le campagne informative che, secondo il decreto 181/23, dovranno essere condotte dal Mase; effettuare le attività preparatorie all’operatività del STG, tra cui gli interventi attuativi delle disposizioni sul trasferimento automatico delle autorizzazioni all’addebito diretto delle bollette emesse dall’esercente il STG, da completarsi entro il 31 maggio 2024; limitare il più possibile il periodo intercorrente tra l’assegnazione e l’attivazione del STG.

INVARIATA LA FINE DEL SERVIZIO STG AL 31 MARZO 2027

Rimane invece invariata la data di conclusione del periodo di assegnazione del servizio, fissata al 31 marzo 2027, in coerenza con quanto disposto dal decreto ministeriale del 17 maggio 2023. Vengono anche adeguati i testi delle comunicazioni che dovranno essere inviate ai clienti attualmente in maggior tutela dai relativi esercenti, prevedendo che siano effettuate dopo le aste e in prossimità all’avvio del servizio a tutele graduali, cioè tra aprile e giugno 2024.

MOLES (AU): PRONTI A SVOLGERE RUOLO SIGNIFICATIVO, FONDAMENTALI CAMPAGNE PUBBLICITARIE

“Il Decreto-Legge in esame denota l’impegno del Governo su temi di elevato impatto per il Paese: la sicurezza energetica, la promozione delle fonti rinnovabili, il sostegno alle imprese e, quello che per Acquirente Unico è di notevole rilevanza, l’attenzione al consumatore e la tutela delle famiglie più vulnerabili. Nel corso degli anni, Acquirente Unico ha saputo garantire, sia con lo Sportello per il Consumatore sia con il Servizio Conciliazione, il necessario sostegno agli utenti per muoversi più agevolmente all’interno del mercato energetico. Ad Acquirente Unico è stata inoltre affidata la gestione del Portale Offerte e del Portale Consumi, altri due strumenti fondamentali per accompagnare il cittadino nelle proprie scelte. Grazie all’esperienza maturata, Acquirente Unico ritiene di poter svolgere un ruolo significativo in scenari futuri”.
Lo ha detto Giuseppe Moles, Amministratore delegato di Acquirente Unico, durante l’audizione sul Dl Energia presso le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera dei deputati.
“Il Dl Energia – ha sottolineato – ha il pregio di introdurre un tassello fondamentale per la buona riuscita dell’intero processo: campagne informative specifiche per i clienti domestici, che appaiono quanto mai opportune in questo momento storico. A tal fine la campagna di comunicazione deve mettere a disposizione tutte le informazioni che consentano al cliente finale di scegliere con consapevolezza, avvalendosi anche di strumenti già disponibili come il Portale Consumi, tramite il quale tutti i cittadini possono consultare, in modo semplice e gratuito, i dati relativi alle proprie forniture di energia elettrica e gas, comprese le misure di consumo generate dai contatori ‘intelligenti’, strumento questo che sarà ulteriormente pubblicizzato, congiuntamente al Portale Offerte, al fine di rendere le informazioni in esso presenti sempre più fruibili e di utilizzo immediato e sicuro. Tali strumenti renderanno edotto il consumatore emancipandolo dall’esclusiva azione del marketing e tutelandolo dal telemarketing selvaggio”.

“Il Dl Energia – ha proseguito Moles – affida ad Acquirente Unico, stante l’esperienza acquisita negli anni con l’approvvigionamento della maggior tutela, l’attività di monitoraggio delle condizioni di fornitura ai clienti domestici che potrà fornire elementi utili per valutare la corretta applicazione delle condizioni del servizio da parte degli aggiudicatari delle gare relative alle Tutele graduali. La delicatezza del passaggio dal Servizio di maggior tutela (SMT), per 4,5 milioni di consumatori, al Mercato a tutele graduali (STG) pone obiettivi rilevanti per la campagna di comunicazione, in quanto le informazioni da fornire e gli obiettivi della campagna di comunicazione sono molteplici. Si tratta infatti di sensibilizzare chi, pur avendo da molti anni la possibilità di passare da un servizio pubblico a uno privato, non lo ha ancora fatto; la maggior tutela è di fatto un gruppo d’acquisto automatico ma non obbligatorio. Non va trascurato inoltre che rimarranno ancora circa 4,5 milioni di clienti ‘vulnerabili’ che, per le loro caratteristiche, hanno bisogno di una particolare tutela. Andrà quindi dedicata una linea comunicativa specificamente indirizzata ai clienti vulnerabili, dovrà poi essere incoraggiata, con ogni strumento disponibile, la possibilità di effettuare comparazioni fondate su dati affidabili e condizioni trasparenti. In tal senso occorre valorizzare le potenzialità del Portale Offerte e del Portale Consumi gestiti da AU”. ha concluso.

ASSOUTENTI: PROROGA MERCATO TUTELATO ELETTRICITÀ NOTIZIA POSITIVA

“Si tratta di una notizia positiva per i consumatori, con oltre 9 milioni di famiglie che avranno due mesi in più di tempo per godere del mercato tutelato nel settore dell’elettricità”. Lo dice il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, in merito alla decisione di Arera di prorogare la fine del mercato tutelato dell’elettricità al 1° luglio 2024, rispetto alla data del 1° aprile 2024 inizialmente prevista per l’obbligato passaggio al mercato libero. “Non si tratta certo di un salto nel buio – aggiunge – considerato che le liberalizzazioni nel settore sono scattate già dal 2007, ma in questa fase, tuttavia, è fondamentale fornire informazioni tempestive e corrette agli utenti circa il passaggio al mercato libero del gas che scatterà il prossimo 10 gennaio, ma soprattutto mettere in campo una task force contro raggiri e pratiche aggressive degli operatori tese ad accaparrare clientela sfruttando il momento di confusione di questo delicato momento”.

CODACONS: PROROGARE ANCHE PER IL GAS

Prorogare anche la fine del mercato tutelato del gas, prevista per il prossimo 10 gennaio. Lo chiede il Codacons, dopo la delibera di Arera che sposta al 1° luglio 2024 la fine del regime a maggior tutela per l’energia elettrica.
“In questo momento si assiste ad una enorme confusione sul passaggio al mercato libero di luce e gas, e il rischio concreto è che a rimetterci siano i consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tra rinvii, proroghe, e in generale una informazione del tutto carente, gli utenti potrebbero ritrovarsi a firmare contratti con condizioni economiche svantaggiose, ritrovandosi bollette più salate”. “Per questo riteniamo necessario unificare la fine del regime a maggior tutela sia per il gas che per la luce, scegliendo una data unica e avviando una campagna informativa capillare per aiutare i consumatori in questo delicato passaggio che potrebbe essere tutt’altro che indolore per le tasche degli italiani” conclude Rienzi.

UNC: BENE RINVIO TECNICO TUTELATO, MA NON BASTA

Per la fine del mercato tutelato Arera ha spostato la data del primo di aprile al primo di luglio per i clienti domestici non vulnerabili di elettricità. “Ottima notizia, anche se si tratta solo di un rinvio tecnico, inevitabile considerato il ritardo con cui il Governo aveva varato il decreto-legge del 9 dicembre 2023, rinviando la data delle aste al 10 gennaio 2024” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ora, però, serve una decisione politica del Governo, che rinvii la fine del mercato tutelato sia per la luce che per il gas, senza e senza ma. Il dato dell’Istat, secondo il quale chi dovesse passare oggi al mercato libero della luce pagherebbe in media il 56,7% rispetto al tutelato, 44,33 centesimi di euro per KW/h contro i 28,29 centesimi, è di una gravità inaudita. In pratica il Governo, pur di favorire la lobby delle compagnie energetiche e non scontentare i burocrati di Bruxelles, preferisce mettere una tassa sulle famiglie che, stando ai dati Istat relativi ai prezzi di novembre, equivale a 433 in più su base annua per una famiglia tipo. Una vergogna!” conclude Vignola.

NEL SETTORE ELETTRICO 71% CLIENTI DOMESTICI AL MERCATO LIBERO

I clienti domestici del settore elettrico serviti sul mercato libero sono passati dal 49,4% circa nel 2019 al 71% a giugno 2023 (78,5% dell’energia fornita); alla stessa data i clienti non domestici in bassa tensione sul mercato libero hanno raggiunto quasi l’80,1% dei punti di prelievo (92,4% dell’energia fornita), mentre permangono nel servizio a tutele graduali l’1,5% delle piccole imprese (il 3,5% nel luglio 2021 all’avvio del servizio) e il 17,2 delle microimprese (il 19,3% nell’aprile 2022 all’avvio del servizio) La dinamica di uscita dal servizio di tutela gas fa registrare un andamento simile, si legge nella memoria di Arera sulle bollette diffusa a novembre.

“Nonostante persista una certa disomogeneità sul territorio nazionale in merito alla consistenza del mercato libero, nella gran parte delle regioni e delle province italiane, oltre il 60% dei clienti, sia domestici sia non domestici di entrambi i settori, è uscito dal relativo regime di tutela – si legge nel documento -. Nel 2022 i clienti domestici usciti dal servizio di maggior tutela, che hanno scelto sul mercato libero un soggetto di vendita che appartiene allo stesso gruppo societario dell’esercente la maggior tutela, risultano pari a circa il 53% e i clienti in bassa tensione altri usi sono pari a circa il 44%. Il tasso di cambio del fornitore da parte dei clienti domestici è in aumento rispetto agli altri anni in entrambi i settori”.

Mercato tutelato e mercato libero, tutto quello che c’è da sapere

TASSO DI SWITCH NEL 2022 AL 19,4% NEL SETTORE ELETTRICO, 14,4% NEL SETTORE GAS

Sempre i dati Arera evidenziano che nel settore elettrico, “il tasso di cambio fornitore dei clienti domestici nel 2022 è stato pari a 19,4%, di cui 12,4% riguarda i cambi di fornitore da libero a libero. Inoltre, nella prima metà del 2023 (gennaio – giugno), i clienti domestici hanno cambiato fornitore con un tasso del 9,9%, piuttosto elevato rispetto agli anni precedenti fino al 2021 e leggermente inferiore a quello della prima metà del 2022. Dato che, se confermato nel resto dell’anno, porterebbe ad un tasso annuo del 19,9%. Nel settore del gas naturale, i clienti domestici hanno cambiato fornitore a un tasso del 14,4% nel 2022. Il tasso registrato nel periodo gennaio-giugno del 2023, pari al 7,8%, è in leggera crescita rispetto ai valori registrati nella prima metà del 2022. La percentuale di rientro nel servizio di maggior tutela risulta decisamente basso sia per i clienti domestici (0,2% nel 2021 e 0,5% nel 2023) sia per quelli in bassa tensione altri usi (0,3% nel 2021 e 0,02% nel 2023)”.

NEL PERIODO COVID PER LA PRIMA VOLTA PREZZI SUL MERCATO LIBERO PIU’ CONVENIENTI

Se l’avvicinarsi della cessazione dei regimi di tutela anche per i clienti domestici ha fatto registrare negli ultimi anni un progressivo dinamismo degli operatori del mercato libero e, quindi, un aumento della varietà delle offerte, “gli effetti della crisi hanno determinato, nel 2022, per la prima volta dall’avvento della liberalizzazione, una sostanziale inversione di tendenza della convenienza fra i prezzi di tutela e i prezzi presenti sul mercato libero per i clienti domestici”.

E infatti rileva Arera “per quanto riguarda il settore elettrico, nel 2019 e nel 2020, prima della pesante diminuzione dei consumi dovuta al Covid e delle impennate di prezzo registrate nel 2022, il prezzo medio totale del servizio di maggior tutela al netto delle imposte risultava inferiore rispettivamente del 13% e del 24% circa rispetto al prezzo medio praticato sul mercato libero; diversamente, nel 2022, il mercato libero ha presentato valori notevolmente inferiori al servizio di maggior tutela. Entrambi hanno comunque registrato nell’anno aumenti eccezionali, determinati dai picchi di prezzo della materia prima. La parte della bolletta a copertura dei costi della materia energia, nel 2022, è aumentata in media del 161% rispetto all’anno precedente nel servizio di maggior tutela e del 62%, nel mercato libero. La predominanza nel mercato libero dei contratti a prezzo bloccato ha, invero, contenuto o ritardato, almeno nell’immediato, gli effetti sui clienti finali degli enormi rialzi delle quotazioni nei mercati all’ingrosso evidenziati in precedenza”, si legge nella memoria di Arera.

NEL I SEMESTRE 2023 SEMBRA PERMANERE UN VANTAGGIO DEL MERCATO LIBERO

“Dai dati preliminari di fatturato medio del primo semestre 2023, sembra permanere nel settore elettrico il vantaggio di prezzo del mercato libero rispetto al tutelato, che si è prodotto a partire dal primo semestre 2022. Tale andamento nel primo semestre 2023 è in buona misura spiegato dal fatto che il prezzo di maggior tutela ha registrato, solo nel secondo trimestre 2023 (aprile – giugno), una diminuzione di oltre il 50%; riduzione che, per le regole della fatturazione, è assorbita nelle bollette co almeno due mesi di ritardo. Nel primo trimestre 2023 si è, inoltre, verificato il fenomeno già illustrato con i prezzi della tutela fissati in un momento in cui i prezzi (attuali e previsti) erano elevati. I prezzi inferiori, che si sono poi registrati nel medesimo periodo nei mercati all’ingrosso e che potrebbero aver influito immediatamente sui contratti a prezzi variabili nel mercato libero, hanno generato recuperi per la tutela che si sono poi riflessi in termini di riduzione dei prezzi solo nel periodo successivo”, ha spiegato l’Authority.

 

NEL SECONDO SEMESTRE 2023 INVERSIONE DI TENDENZA PREVISTA

“Gli effetti descritti con riferimento al 2022 e la progressiva rinegoziazione dei contratti a prezzo fisso, insieme con le dinamiche sopra illustrate riferite ai prezzi di tutela, determineranno verosimilmente, durante il secondo semestre 2023, un’inversione di tale differenziale tra mercato libero e tutelato che potrebbe tornare positivo, con costi più elevati per il consumatore” ha detti Arera.

 

Mercato libero dell’energia, come scegliere il proprio fornitore

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su