Dopo l’incontro con Draghi, il presidente dell’ERT, Jean François Van Boxmeer, ha spiegato che “la più grande sfida da affrontare è il successo della transizione energetica. Parallelamente, dobbiamo preservare la competitività delle nostre imprese rispetto a quelle di Cina e USA e lavorare sull’innovazione”
Una riunione andata “bene”. Con questo laconico aggettivo ieri l’ex premier Mario Draghi, uscendo dalla sede milanese di Bankitalia, ha riposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul suo incontro con i manager dell’industria europea di ERT (European Roundtable for Industry). Di questa associazione fanno parte anche Gianfelice Rocca di Techint, Claudio Descalzi di Eni e Rodolfo De Benedetti di CIR, che però non hanno partecipato all’incontro di Milano.
DRAGHI E IL REPORT SULLA COMPETITIVITÀ DELL’INDUSTRIA EUROPEA
Il vertice era volto a realizzare un report sulla competitività dell’industria europea, report che sarà presentato dopo le elezioni europee. All’incontro – che è durato circa 3 ore – hanno partecipato il presidente dell’ERT e del gruppo Vodafone, Jean-François van Boxmeer, il presidente di Titan Cement, Dimitri Papalexopoulos, il ceo di Solvay, Ilham Kadri, il presidente di Siemens, Jim Hagemann Snabe, e il presidente di Investor AB, Jacob Wallenberg. Presente anche l’ex ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao.
Prima della riunione, Draghi ha spiegato che si trattava di “uno dei tanti incontri che teniamo nel corso di questo rapporto. Questo di oggi si tiene a Milano ed è con la ERT, l’associazione dei presidenti e degli amministratori delegati dei più grandi gruppi industriali europei. Oggi ascolterò ciò che dirà l’industria”.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ERT VAN BOXMEER
Il report a cui sta lavorando Draghi sarà una sorta di roadmap per dare all’Unione europea una strategia per poter competere commercialmente con le superpotenze come gli Stati Uniti e la Cina, che stanno investendo miliardi di dollari.
Al termine del vertice di ieri, il presidente dell’ERT, Jean-François Van Boxmeer, ha affermato che il report “è molto importante e sarà la roadmap per la prossima Commissione europea per migliorare la competitività dell’Europa. È un’agenda molto ampia. Siamo venuti qui per dare a Draghi l’input sull’industria europea, poiché rappresentiamo 60 grandi imprese in tutto il continente. Siamo venuti per dire quello che serve per essere più competitivi in futuro e avere successo nella transizione green che dobbiamo realizzare in Europa”.
Per Van Boxmeer “la più grande sfida da affrontare è il successo della transizione energetica. Parallelamente, dobbiamo preservare la competitività delle nostre imprese rispetto a quelle di Cina e USA e lavorare sull’innovazione. Abbiamo dato i nostri input su questi temi: Draghi ci ha ascoltati e questi saranno gli input per il suo piano, ma ce ne saranno anche altri”.
LE RACCOMANDAZIONI DELL’ERT
Come si legge sul sito dell’ERT, “l’attenzione è rivolta alle prospettive industriali a lungo termine per l’Europa. Gli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro privato includono: perseguire una svolta nella competitività dell’Europa: con l’avanzare della transizione digitale e verde, ERT ha evidenziato le sue profonde preoccupazioni nel suo recente documento di visione. ERT ha chiesto un approccio molto più olistico alla sua competitività, migliorando la coerenza del contesto normativo europeo, creando le giuste condizioni per gli investimenti nell’UE e approfondendo il mercato unico; l’innovazione è la forza trainante della competitività e della prosperità future e fornisce soluzioni per molte sfide globali che la società si trova ad affrontare. Per rimanere competitiva, l’Europa deve mettere la motivazione imprenditoriale a favore dell’innovazione al centro del processo decisionale”.
DOMANI INCONTRO DRAGHI-VON DER LEYEN SU COMPETITIVITÀ UE
Sempre sul tema della competitività, Mario Draghi domani interverrà al seminario a porte chiuse sulle priorità dell’Unione europea organizzato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e dal collegio dei commissari.