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Bollette, ecco perché i conti di luce e gas non tornano

A chi non sceglierà nessun operatore del mercato libero dell’energia elettrica, da luglio verrà assegnata la tariffa più conveniente. Più economica delle migliori oggi disponibili sul mercato libero e migliore anche della tutela della vulnerabilità

Potremmo dire che, alla fine, chi non farà nulla verrà premiato. A chi infatti non sceglierà nessun operatore del mercato libero dell’energia elettrica, da luglio verrà assegnata la tariffa più conveniente. Una tariffa, cioè, più economica delle migliori oggi disponibili sul mercato libero e migliore anche della tutela della vulnerabilità, fascia in cui resteranno gli over 75 ed altri clienti specifici. Nei giorni scorsi Acquirente Unico ha comunicato l’esito delle aste per il servizio di maggior tutela nel settore elettrico, da cui è emerso un prezzo medio di circa 73 euro lordi annui, inferiore al prezzo in tutela.

IL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI

Il regime di tutela dell’energia elettrica finirà il prossimo luglio. Da allora, tutti i clienti non vulnerabili che oggi sono in tutela finiranno in un regime transitorio denominato “Servizio a Tutele Graduali (STG)”. Quest’ultimo durerà 3 anni e prevede un Prezzo Unico nazionale (PUN), un prezzo composto da una componente variabile indicizzata al PUN (cioè il costo dell’energia all’ingrosso) e da una componente fissa. Ed è proprio la componente fissa che consentirà alle bollette delle tutele graduali di essere più leggere.

LE ASTE E IL RUOLO DELLA COMPONENTE FISSA

Questo perché il STG non è aperto a tutti i gestori. Ad ognuna delle 26 aree geografiche in cui è stato suddivisa l’Italia è stato assegnato un solo operatore. Le aziende hanno partecipato ad un’asta e hanno vinto anche grazie agli sconti proposti per la componente fissa. Per calcolare la tariffa nazionale, quindi, si terrà conto anche di questi sconti. Ma perché il costo fisso annuale ribalta le logiche di mercato? Dal momento che la maggior parte dei fornitori vincitori delle aste ha partecipato con dei costi di commercializzazione annuali negativi, tutti i clienti in STG godranno di un forte sconto in bolletta, e la tariffa della tutela graduale diventa quindi più conveniente di quella prevista per i clienti vulnerabili.

LA CONVENIENZA RISPETTO AI CLIENTI VULNERABILI

Considerando un costo fisso stimato in -73 euro, il costo annuale per l’energia elettrica della famiglia tipo in tutela graduale ammonterebbe a 436 euro l’anno, mentre la famiglia vulnerabile pagherebbe quasi 570 euro, per una differenza annuale di 132 euro. Da sottolineare che questa stima è calcolata ad oggi. A luglio, infatti, la bolletta annua potrebbe aumentare, poiché diversi clienti in questi mesi dovrebbero passare al mercato libero o tornare nel servizio in tutela per questioni anagrafiche. Con meno utenti nel regime transitorio, la tariffa media potrebbe alzarsi un po’. Considerata la convenienza della tutela graduale, molti utenti non vulnerabili ancora in tutela potrebbero scegliere di non scegliere, in modo da assicurarsi un buon contratto, almeno per 3 anni. Secondo le stime, a beneficiare di questa tariffa saranno circa 4 milioni di italiani.

IL PREZZO DEL GAS E LE PREVISIONI SULLE BOLLETTE

Il prezzo del gas naturale scambiato in Europa è di nuovo sceso sotto al livello di sei mesi fa. Lunedì scorsoi il contratto di riferimento TTF quotava il gas a 26 euro/MWh, e il giorno dopo è sceso a 25,80 euro. Da inizio anno le quotazioni sono calate del 20%, secondo gli esperti a causa della debolezza dell’economia Ue e al rallentando della domanda di gas in Germania.

In Italia i consumi di gas sono in calo: nei primi nove mesi del 2023 la richiesta di metano è calata del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2022 (quasi 7,1 miliardi di metri cubi in meno). Per quanto riguarda le bollette, l’aggiornamento periodico di Arera che arriverà ad inizio marzo stabilirà i nuovi prezzi della materia prima gas portando – in molti se lo augurano – un risparmio per le famiglie.

IL BONUS PER LE BOLLETTE ENERGETICHE, UN PRIVILEGIO PER POCHI

Nel 2024 sono cambiate le regole per accedere al bonus nato per contrastare i rincari delle bollette energetiche delle famiglie in condizioni di disagio economico o fisico. Se infatti lo scorso anno, complice l’impennata dei prezzi dell’energia dovuti all’inflazione e alla guerra in Ucraina, il bacino di utenti con i requisiti per ricevere gli incentivi si era allargato, nel 2024 il governo, con l’ultima legge di bilancio, ha eliminato il “bonus rafforzato”, restringendo la platea dei beneficiari.

Senza il bonus rafforzato, dal 1° gennaio 2024 si è tornati all’incentivo sociale ordinario: nel 2023 poteva accedere al bonus chi aveva un ISEE fino a 15.000 euro (o 30.000 euro con almeno quattro figli a carico), mentre ora serve un ISEE fino a 9.530 euro (o 20.000 euro con almeno quattro figli a carico).

LE REGOLE DEL BONUS PER LE BOLLETTE DEL GAS

Per quanto riguarda il gas, invece, il bonus ha un valore che va da 36 a 143 euro per i primi tre mesi del 2024. L’importo varia in quanto dipende dal numero dei componenti del nucleo familiare in difficoltà economica. L’importo dell’incentivo varia anche in base ad altri fattori, come la zona climatica di residenza e la destinazione d’uso del gas (solo per la cucina, per il riscaldamento o entrambi).

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