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Le rinnovabili crescono, ma gli obiettivi climatici globali sono ancora irraggiungibili

Secondo il direttore esecutivo dell’AIE, Fatih Birol, il principale ostacolo tra lo stato attuale del settore delle rinnovabili e il percorso verso una crescita triplicata entro il 2030 è la necessità di aumentare i fondi per l’energia pulita nei Paesi in via di sviluppo

Gli impianti di energia rinnovabile lo scorso anno hanno raggiunto livelli record, crescendo al ritmo più rapido degli ultimi decenni. Secondo i dati del rapporto annuale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia sullo stato globale delle energie rinnovabili, in tutto il mondo sono stati aggiunti 510 GW, pari ad un aumento del 50% rispetto al 2022. Le proiezioni mostrano che l’espansione del settore continuerà ad accelerare, con un aumento previsto di 2,5 volte entro il 2030. Sebbene questa sia una tendenza promettente, gli esperti affermano che non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi climatici globali.

BIROL (AIE): PER TRIPLICARE QUOTA RINNOVABILI AUMENTARE FONDI A PAESI IN VIA DI SVILUPPO

Alla conferenza sul clima COP28 dello scorso anno a Dubai, i governi partecipanti hanno concordato di triplicare completamente la capacità di produzione globale di energia rinnovabile entro il 2030. Ciò richiederà una seria accelerazione delle tendenze attuali e misure politiche ampliate per sostenere quell’accelerazione. Secondo il direttore esecutivo dell’AIE, Fatih Birol, il principale ostacolo tra lo stato attuale del settore e il percorso verso una crescita triplicata entro il 2030 è la necessità di aumentare i fondi per l’energia pulita nei Paesi in via di sviluppo. “Da questo dipenderà il successo nel raggiungere l’obiettivo della triplicazione”.

L’OBIETTIVO: RAGGIUNGERE 11.000 GW

Con le attuali politiche e condizioni di mercato, si prevede che la capacità globale delle energie rinnovabili crescerà fino a un totale di 7.300 GW entro il 2028. Di recente l’agenzia Reuters ha riferito che, per raggiungere l’obiettivo del 2030 concordato lo scorso anno, sarà necessario raggiungere almeno 11.000 GW. Grazie alla recente impennata delle rinnovabili, però, raggiungere questi obiettivi è ancora fattibile, a patto che la crescita annuale raggiunga almeno i 320 GW entro il 2030. Un obiettivo a portata di mano, con un adeguato coordinamento da parte dei settori pubblico e privato.

Oggi 7 Paesi in tutto il mondo generano quasi il 100% della propria energia da fonti rinnovabili. Secondo i dati dell’AIE e dell’IRENA, Albania, Bhutan, Nepal, Paraguay, Islanda, Etiopia e Repubblica Democratica del Congo hanno generato ciascuno oltre il 99,7% dell’elettricità consumata da energia geotermica, idroelettrica, solare o eolica. La Norvegia è appena al di sotto di questo limite, registrando il 98,38% di energia rinnovabile. Inoltre, altri 40 Paesi nel 2021 e nel 2022 hanno generato metà o più dell’elettricità consumata da energie rinnovabili. Altri Paesi ancora, come Germania e Portogallo, sono in grado di sostenersi con il 100% di fonti rinnovabili in brevi periodi.

RINNOVABILI: LA QUOTA DI ENERGIA FOTOVOLTAICA ED EOLICA

La maggior parte di questa crescita è arrivata dal solare fotovoltaico. Un settore che, da solo, nel 2023 ha rappresentato il 73% di tutta la crescita delle rinnovabili. Alla fine dell’anno, l’energia solare rappresentava il 37% della capacità totale di energia rinnovabile mondiale. Negli ultimi anni anche l’energia eolica è stata un grande motore dell’aumento globale della produzione e del consumo di rinnovabili. Il 2023 è stato l’anno migliore mai registrato per lo sviluppo dell’eolico a livello globale. Nell’ultimo anno sono stati aggiunti 116 GW di nuova capacità, pari ad un aumento del 50% su base annua. La maggior parte di questa spinta proviene dalla Cina, che da sola ha installato tra i 180 e i 230 GW. In confronto, nello stesso periodo l’intera Europa ha aggiunto 58 GW.

Nonostante questi successi storici per l’eolico globale – scrive Haley Zaremba su Oilprice –, il settore incontra alcuni importanti ostacoli alla crescita. A livello globale – e in particolare al di fuori della Cina – il settore eolico affronta gravi ostacoli nella catena di approvvigionamento, costi in aumento e burocrazia che impedisce un’espansione e un’installazione rapida ed efficiente.

SERVE UNA CRESCITA DI CONTINUA DI TUTTE LE FORME DI ENERGIA RINNOVABILE

L’energia solare probabilmente continuerà a dominare la crescita dell’energia pulita, poiché i costi continuano a scendere e il fotovoltaico e le tecnologie correlate migliorano. Tuttavia, sarà necessaria una crescita continua di tutte le forme di energia rinnovabile per accelerarne la diffusione abbastanza velocemente da raggiungere gli obiettivi climatici globali.

Inoltre, un mix energetico diversificato è un mix energetico sicuro, sia in termini di tecnologie che di catene di approvvigionamento. La continua espansione rialzista delle rinnovabili da parte della Cina è fondamentale per combattere il cambiamento climatico, ma vincolare le catene di approvvigionamento energetico globale in un solo Paese presenta dei grossi problemi. Maggiori sforzi di espansione delle rinnovabili da parte di più Paesi e maggiori finanziamenti per sostenere le industrie energetiche decarbonizzate dei Paesi in via di sviluppo sono fondamentali per una transizione di successo verso un’energia pulita al 100% per tutti.

RINNOVABILI, IN ITALIA 5.000 PRATICHE IN CODA

Per quanto riguarda le rinnovabili in Italia, “l’ipotesi più accreditata, dopo il ciclo di audizioni avviate dal governo, è di raggiungere 84 GW di nuova capacità al 2030 (contro i 73 GW del vecchio PNIEC) per superare la soglia di 142 GW”, come si legge su Affari&Finanza de La Repubblica. Per Davide Chiaroni, co-fondatore e vicedirettore dell’Energy & Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano, si tratta di un obiettivo “molto difficile da raggiungere. Al momento i numeri di Terna dicono che in Italia ci sono 336 GW di richieste di connessione alla rete in alta tensione per nuovi impianti da fonte rinnovabile, oltre 3 volte la nuova potenza prevista dal vecchio PNIEC al 2030 (130 GW, di cui circa 80 GW fotovoltaici e circa 28 GW eolici). “Queste richieste – spiega Chiaroni – si traducono in 5.678 pratiche in attesa di essere approvate, di cui quasi la metà per il fotovoltaico, seguito dall’eolico offshore e dall’eolico onshore.

TRA RICHIESTE DI AUTORIZZAZIONI E DIFFICOLTÀ

Se, quindi, l’Italia sembrerebbe avere la possibilità di raggiungere gli obiettivi sulle energie pulite previsti dal PNIEC, il compito non sarà così semplice. “Rispetto ai numeri di richieste di connessione – afferma ancora Chiaroni su Affari & Finanza – vanno considerati quelli che effettivamente ottengono l’autorizzazione unica. Secondo i dati del Mase, lo scorso anno hanno superato per la prima volta i 10 GW, per un totale di 221 procedure autorizzative. Ora però stiamo smaltendo le richieste di autorizzazione che giacevano nei cassetti da anni e, di questi progetti, solo una parte entra nella fase di realizzazione, perché nella maggioranza dei casi prima si deve ottenere una tariffa incentivante, partecipando ai bandi Fer del GSE. Poi gli impianti andranno realizzati, con le difficoltà legate alle tempistiche dei nuovi allacci che Terna e i vari Dso – tra cui Enel – dovranno garantire”.

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