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Nasce una nuova Oasi contro l’inquinamento. Il piano sostenibile di Generali

Generali lancia l’Oasi Gregorina, una zona nel cuore dell’omonima tenuta ricca di biodiversità che mira a ridurre l’inquinamento e formare le nuove generazioni sulla sostenibilità

Nasce l’Oasi Gregorina, un angolo verde nel cuore dell’omonima Tenuta di Generali per ridurre l’inquinamento e formare le nuove generazioni sui temi della sostenibilità. Si concretizza il secondo tassello del progetto di Generali Act4Green, che mira a valorizzare l’ecosistema naturale e arricchire la biodiversità, compensando così le emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti atmosferici (VOC). Un piano che prevede anche la generazione di carbon credit certificati da enti terzi e il coinvolgimento dei dipendenti. È quanto emerso nel corso dell’evento di presentazione del progetto Generali Act4Green-Oasi Gregorina.

GLI OBIETTIVI DELL’OASI GREGORINA

L’obiettivo dell’opera di qualificazione paesaggistica è aumentare il verde trasformando, al tempo stesso, l’Oasi Gregorina in una zona a forte vocazione sociale. Un progetto che potrebbe portare importanti benefici economici e ambientali per la comunità locali. L’Oasi si presenterà come un’area naturalistica e agricola ricca di biodiversità, dove i visitatori potranno ammirare diversi ecosistemi e ricevere una formazione sui temi ambientali.

“Questo progetto è all’avanguardia perché raccoglie la capacità di creare visioni che non affrontano solo problemi immediati ma decennali. La formazione é un elemento centrale. L’Oasi Gregorina sarà un luogo di formazione da tutti i punti di vista, economico ed ambientale. Generali e le altre aziende devono immaginare l’ambiente come opportunità di sviluppo, uno degli obiettivi che si pone il Governo. Dobbiamo diminuire l’impatto ambientale del progresso senza incidere sulla produttività” ha affermato Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura.

“È il primo progetto che prevede anche il meccanismo di carbon credit, uno strumento che al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica vogliamo valorizzare. Questo progetto trova corrispondenza in diversi piani, primo fra tutti il PNIEC, che vede nella forestazione un’importante soluzione per lo stoccaggio della CO2”, ha sottolineato Francesca Salvemini, Capo Segreteria Tecnica del Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica.

ACT4GREEN, IL PIANO

Il piano a lungo termine di Generali Act4Green prevede la piantumazione di 1 milione di alberi su oltre 1.000 ettari per sviluppare nuove foreste nei prossimi 60 anni in 5 aziende agricole del Gruppo Leone Alato (Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lazio e Calabria). La strategia si fonda su tre pilastri: la compensazione delle emissioni attraverso la forestazione, la generazione di carbon credit certificati lungo tutta la filiera da enti terzi e il coinvolgimento dei dipendenti.

“Fare sostenibilità per noi significa essere un’azienda trasformativa per generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e per creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder”, ha affermato Giancarlo Francel, Country Manager & Ceo di Generali Italia e Presidente del Gruppo Leone Alato.

“Il progetto prevede anche la realizzazione di una torre in legno, passerelle tra gli alberi, un grande anfiteatro, tutto realizzato con tecniche e materiali eco-sostenibili e sfruttando le ultime innovazioni tecnologiche”, ha sottolineato Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsability di Generali Italia.

OASI, GLI ALBERI NON BASTANO

Boschi e foreste assorbono circa il 30% della CO2 e il 20% degli inquinanti nelle polvere sottili emessi dall’uomo. Tuttavia, anche gli alberi hanno un limite, ha sottolineato Giorgio Vacchiano, Ricercatore in gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano. Inoltre, incendi e tempeste sempre più frequenti stanno mettendo a rischio il patrimonio forestale italiano, nonostante siamo tra i 10 Paesi al mondo per crescita.

“Non bastano gli alberi per creare una foresta, ma un verso e proprio ecosistema. Riducendo le emissioni aiuteremmo le foreste ad aiutarci. Dobbiamo continuare la lotta senza quartiere ai carburanti fossili”, ha detto Vacchiano.

IL RUOLO DELLE API

Le api avranno un ruolo centrale nel progetto sostenibile di Generali. Nell’Oasi Gregorina verrà piantata una gran varietà di piante con fioriture in stagioni diverse, al fine di garantire un approvvigionamento continuo per gli insetti impollinatori.

“Diminuire la produzione in Ue a parità di consumo non risolve i problemi ambientali globali. Anzi spesso siamo costretti ad acquistare prodotti che arrivano da zone che non rispettano le norme europee. Le api sono un elemento cardine della biodiversità e sono compatibili con le città. L’Italia può essere all’avanguardia anche nella Natura”, ha affermato Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura nel corso dell’evento di presentazione del progetto Generali Act4Green-Oasi Gregorina.

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