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Risorse idriche a rischio per i più giovani. Intervista a Gianni Tartari, segretario di Euclipa

Intervista a Gianni Tartari, segretario di Euclipa, l’associazione che riunisce alcuni degli ambasciatori italiani del Patto per il clima.

Le risorse idriche giocano un ruolo fondamentale per la vita sulla terra, dagli ecosistemi naturali, all’agricoltura, delle industrie e degli ecosistemi naturali. La disponibilità di acqua non è solo una questione di sopravvivenza immediata, ma un elemento per la crescita. Tuttavia, la crisi idrica è una delle sfide più complesse e pressanti del nostro tempo, con ripercussioni a livello globale.

Ma quali sono, esattamente, le sfide principali legate a questa crisi idrica e in che modo possiamo affrontarle in maniera efficace e sostenibile?

Ne abbiamo parlato con l’ambasciatore del Patto europeo per il clima Gianni Tartari, esperto di risorse idriche, già dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e segretario di Euclipa, l’associazione che riunisce alcuni degli ambasciatori italiani del Patto per il clima.

Il Patto per il Clima è un’iniziativa che coinvolge i cittadini europei nel promuovere le politiche e le best practice per incidere ogni giorno nella lotta contro il cambiamento climatico attraverso la sensibilizzazione e la partecipazione attiva.

I cittadini europei hanno la possibilità di candidarsi a diventare ambasciatori per il clima e le candidature sono aperte fino al 31 ottobre 2024 sul sito del Patto per il Clima.

A confrontarsi con una crescente difficoltà nel reperire risorse idriche saranno le generazioni più giovani, i ragazzi che in questi anni stanno sperimentando cambiamenti climatici sempre più rapidi.

Negli ultimi anni, il Sud Italia ha affrontato diversi episodi di ristrettezze idriche, con il razionamento dell’acqua diventato una realtà in molte regioni. Questo scenario mette in luce la vulnerabilità delle risorse idriche italiane, rischiamo di doversi abituare al razionamento idrico in futuro.

Nel 2023, l’Emilia-Romagna, dopo un lungo periodo di siccità, è stata colpita da due eventi meteorologici estremi.

Il nostro paese non sconta un serio ritardo infrastrutturale nella gestione delle risorse idriche. Secondo l’Istat, le reti idriche perdono il 42,4% dell’acqua potabile.

In questo contesto pesa anche il ruolo dell’agricoltura e degli allevamenti intensivi per i quali può essere utile un cambiamento di mentalità al fine di ridurre l’impatto ambientale.

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