L’analista di Allianz Trade Ano Kuhanathan ha stimato che raggiungere l’obiettivo del 90% di riempimento delle riserve di gas entro novembre costerà circa 26 miliardi di euro, rispetto ai 16 miliardi spesi per riempirli al 99% nel 2024
L’Unione europea dovrà spendere almeno 10 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno per rifornire gli stoccaggi di gas prima dell’inverno, dopo che la prima stagione fredda in quattro anni ha lasciato le sue riserve fortemente esaurite.
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina del 2022, Bruxelles ha concordato di rifornire gli stoccaggi al 90% della capacità ogni estate, per evitare interruzioni nei mesi più freddi. Dopo questo inverno – come ricorda il Financial Times – a marzo le riserve di gas europee erano vuote per due terzi, il che ha richiesto sforzi e costi significativi durante l’estate per ripristinarle a livelli normali.
NEL 2025 SERVIRANNO 26 MLD DI EURO PER RIEMPIRE GLI STOCCAGGI DI GAS
“L’Europa ha vissuto il primo vero inverno dalla guerra in Ucraina”, ha affermato Ano Kuhanathan, analista di Allianz Trade, che fornisce assicurazioni ai trader, aggiungendo che anche la mancanza di vento per la produzione di energia rinnovabile ha fatto aumentare il consumo di gas.
Sebbene i prezzi del gas siano inferiori rispetto ad un anno fa, principalmente a causa della minore domanda da parte della Cina, Kuhanathan ha stimato che raggiungere l’obiettivo del 90% entro novembre costerà circa 26 miliardi di euro, rispetto ai 16 miliardi di euro necessari per riempirli al 99% nel 2024.
I Paesi Ue di recente hanno concordato una maggiore flessibilità nel raggiungimento dell’obiettivo di stoccaggio del gas, dopo le critiche secondo cui l’obiettivo imposto del 90% avrebbe provocato picchi dei prezzi estivi, in quanto i governi si sono affrettati a riempire gli impianti di stoccaggio.
LA POSIZIONE DELLA GERMANIA
La Germania, che dipende fortemente dal gas, è stata tra i Paesi che hanno chiesto più a gran voce una maggiore flessibilità, dopo che Bruxelles ne ha proposto l’estensione fino al 2027. Le revisioni della legge potrebbero comportare una riduzione dell’obiettivo del 7%, creando incertezza su questa stagione di rifornimento, poiché è improbabile che le modifiche vengano attuate prima dell’estate.
Secondo Kuhanathan, lo scorso anno l’Ue ha speso circa 100 miliardi di euro per l’importazione di gas e GNL. Delle vaste riserve di gas sono fondamentali per stabilizzare i prezzi e ridurre il rischio che i Paesi debbano competere sul mercato aperto del gas durante i picchi di domanda invernale.
EUROGAS: “GLI OBBLIGHI SUGLI STOCCAGGI RISCHIANO DI INCIDERE SUI PREZZI DEL GAS”
Eurogas, l’associazione dell’industria del gas, ha affermato che i responsabili politici dovranno garantire una “comunicazione chiara e tempestiva” delle misure. Gli obblighi di stoccaggio – ha spiegato l’associazione – comportano il rischio di aggravare ulteriormente il problema dei prezzi all’ingrosso del gas, elevati e volatili”. Kuhanathan ha affermato che i trader non si stanno affrettando a rifornire gli stoccaggi, poiché molti di loro ritengono che i prezzi debbano scendere ulteriormente, ma ha aggiunto che anche una spinta al rifornimento di gas a fine estate potrebbe causare un aumento dei prezzi.
Gli analisti di Morgan Stanley ritengono che i prezzi aumenteranno di circa il 10% rispetto ai livelli attuali durante l’estate a causa dell’entità del lavoro di rifornimento e ritengono che, affinché gli stoccaggi siano pieni all’80%, l’Europa dovrà aumentare le importazioni di GNL del 45% rispetto allo scorso anno.
GLI ACQUISTI DI GAS DELLA CINA E LE PREVISIONI SUL MERCATO
La Cina, il principale acquirente mondiale di GNL, di recente ha ridotto gli acquisti di gas a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli e di prospettive economiche più deboli. Una tregua temporanea nella guerra commerciale tra Pechino e Washington annunciata questo mese, però, potrebbe significare una ripresa dell’attività economica e della domanda di gas. “Se la domanda asiatica di carichi di GNL aumenta durante l’estate a causa del caldo, il mercato potrebbe restringersi e far salire i prezzi”, ha avvertito Morgan Stanley in una nota di ricerca.