Ribera: “Finanziare la transizione deve essere conveniente anche in termini finanziari”, “stiamo pensando a come possiamo utilizzare i risparmi”
Gli obiettivi del Green Deal “sono intoccabili”. Ancora una volta la vicepresidente della Commissione Ue, la spagnola Teresa Ribera è chiara nel ricordare che l’Ue ha preso una direzione e non cambierà idea. Lo fa in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
RIBERA: “POSSIAMO MIGLIORARE CIO’ CHE NON HA FUNZIONATO SUL GREEN DEAL”
“Altra cosa è essere umili su come raggiungerli. Possiamo verificare ciò che ha funzionato bene e ciò che non funziona e che va migliorato”, ha comunque ammorbidito i toni Ribera. Che si è detta “sorpresa” del “silenzio in difesa dell’agenda per il clima”. “Chi sostiene che se ci liberiamo dell’agenda verde, le cose torneranno al passato, sta mentendo. So che molte persone, lavoratori e consumatori, possono dire: non riesco a sostenere questi obiettivi. A loro va prestata molta più attenzione”, ha sottolineato in un altro passaggio dell’intervista.
“DOBBIAMO CONTARE SULLE NOSTRE RISORSE PER PRODURRE ENERGIA VERDE E RINNOVABILE, BASTA CON LA RUSSIA”
Ribera ha poi parlato nuovamente di energia e di Russia spiegando che ormai l’Unione europea ha capito che non può “fare affidamento su ciò che non” produce. “L’economia è sempre più armata. Dobbiamo contare sulle nostre risorse per produrre energia. Energia verde e rinnovabile”. Come? “Con la rivoluzione industriale. Dobbiamo gestire l’intero sistema in modo diverso. Nel frattempo, potremmo ancora richiedere i combustibili tradizionali, compreso il gas naturale. E quindi dobbiamo fare attenzione a chi è il fornitore. Se c’è un unico fornitore, siamo deboli. Ora siamo riusciti a ridurre molto l’importazione dalla Russia. Bisogna sbarazzarcene”.
“VA INCREMENTATO IL MERCATO UNICO, DEI CAPITALI DELLE TLC E DELL’ENERGIA. I SOLDI? PENSIAMO COME POSSIAMO UTILIZZARE I RISPARMI”
Invece sul rilancio della competitività europea “vorrei intanto ringraziare due grandi italiani, Enrico Letta e Mario Draghi. Va incrementato il mercato unico. Quello dei capitali, delle Tlc, dell’energia. Servono investimenti iniziali con denaro pubblico e privato”, ha proseguito Ribera che per quanto riguarda i fondi per finanziare tutte queste misure ha ammesso che la discussione “è in corso”, “in particolare su come possiamo utilizzare i risparmi. Finanziare la transizione deve essere conveniente anche in termini finanziari”. Anche attraverso il debito comune? “È un’opzione, difesa da alcuni Stati membri e respinta da altri”, ha concluso Ribera sul quotidiano romano.