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Russia

Perché è difficile che l’Ue si affranchi dall’energia russa entro il 2027

Nei primi quattro mesi del 2025 l’Unione europea ha acquistato gas dalla Russia per un valore di circa 5,4 miliardi di euro, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024

L’Unione europea si trova ad affrontare delle sfide significative per eliminare completamente le risorse energetiche russe entro il 2027, secondo il sito Euractiv, che ha osservato come le forniture energetiche russe continuino ad affluire al mercato europeo.

LA DIPENDENZA DEI PAESI UE DALL’ENERGIA RUSSA

Secondo i dati di Euractiv, diversi Paesi dell’Unione europea – tra cui Finlandia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria – stanno ancora importando uranio russo per le loro centrali nucleari. Una dipendenza che deriva non solo dalle infrastrutture esistenti, ma anche da fattori politici, poiché Slovacchia e Ungheria stanno anche bloccando l’adozione di un nuovo pacchetto di sanzioni.

Euractiv ha inoltre osservato che lo scorso anno l’Ue ha speso quasi 22 miliardi di euro per le importazioni di combustibili fossili russi, solo l’1% in meno rispetto all’anno precedente. Una cifra che supera i 18,7 miliardi di euro di aiuti finanziari che, nello stesso periodo, l’Ue ha fornito all’Ucraina.

IL GAS RUSSO E IL RUOLO DEL GNL

Nel maggio 2022 l’Unione europea ha lanciato il programma REPowerEU, volto ad eliminare la dipendenza dal gas russo entro il 2027. Tuttavia, negli ultimi tre anni il costo degli acquisti di GNL russo da parte dell’Ue è aumentato di quasi 4,6 volte a causa dell’aumento dei prezzi. Prima del 2022 il gas di Mosca rappresentava il 40% delle importazioni totali di gas dell’Unione europea, scendendo a circa il 15% entro il 2023, ma aumentando nuovamente nel 2024 a quasi il 19%, suscitando preoccupazione a Bruxelles.

NEL 2025 GLI ACQUISTI UE DI GAS RUSSO SONO AUMENTATI

Nei primi quattro mesi del 2025 l’Unione europea ha acquistato gas dalla Russia per un valore di circa 5,4 miliardi di euro, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024. Durante questo periodo, gli acquisti di GNL russo sono ammontati a 3,3 miliardi di euro, rispetto ai 2,5 miliardi di euro dello scorso, mentre le importazioni di gas tramite gasdotto sono state pari a 2,1 miliardi di euro, in leggero calo rispetto ai 2,2 miliardi di euro del 2024.

Nel complesso, da gennaio ad aprile 2025 la quota della Russia nelle importazioni di gas Ue si è attestata al 16,5%, rendendo Mosca il secondo fornitore dell’Unione dopo gli Stati Uniti.

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