Bruxelles punta a riequilibrare le relazioni commerciali transatlantiche con un secondo pacchetto di dazi, mentre si intensifica il dialogo con la Cina sulle terre rare.
La Commissione Europea è pronta a presentare un secondo pacchetto di contromisure commerciali del valore di 72 miliardi di euro nei confronti degli Stati Uniti, in risposta ai dazi imposti da Washington. Lo ha annunciato il Commissario UE al Commercio, Maros Sefcovic, al termine di una riunione straordinaria del Consiglio Affari Esteri. Queste nuove misure si andrebbero ad aggiungere al primo pacchetto da 21,5 miliardi di euro, attualmente sospeso fino all’inizio di agosto, portando il totale delle contromisure europee a superare i 90 miliardi di euro. “Dobbiamo essere pronti a tutti gli esiti, incluse, se necessario, misure ben ponderate e proporzionate per ristabilire l’equilibrio nella nostra relazione transatlantica”, ha dichiarato Sefcovic, sottolineando che “tutti gli strumenti restano sul tavolo” compreso il bazooka commerciale europeo
CONTATTI PROSEGUONO A TUTTI I LIVELLI
Bruxelles ribadisce la volontà di trovare una soluzione negoziata con gli Stati Uniti per garantire stabilità e cooperazione nella relazione transatlantica, e il Commissario Sefcovic ha confermato che i contatti con le controparti statunitensi, inclusi dialoghi con il Presidente Donald Trump, proseguono a tutti i livelli. Nonostante la vicinanza a un potenziale accordo, l’Unione Europea non esclude nuove azioni qualora necessario.
TENSIONI ANCHE CON PECHINO: RICHIESTA DI PARITÀ DI CONDIZIONI E CONTROLLI SULLE ESPORTAZIONI DI TERRE RARE
Parallelamente alle trattative con gli USA, l’UE sta cercando di rafforzare il proprio rapporto commerciale e d’investimento con la Cina, chiedendo un “riequilibrio della relazione assicurando parità di condizioni”. Una delle questioni più urgenti riguarda i controlli sulle esportazioni di terre rare da parte di Pechino, che hanno creato rallentamenti e incertezze per le industrie europee. Sefcovic ha definito “urgente” la necessità di una soluzione sistemica, evidenziando i progressi nel dialogo tecnico ma sottolineando la necessità di un’apertura reciproca dei mercati. Il prossimo vertice UE-Cina sarà un’occasione cruciale per discutere questi temi.
La dichiarazione di Sefcovic fa seguito alle restrizioni cinesi sulle esportazioni di terre rare, introdotte in risposta alle politiche commerciali statunitensi sui beni high-tech. Queste misure hanno già avuto un impatto significativo sulla produzione europea, con alcune fabbriche costrette a interrompere le operazioni.
IL CONTESTO DELLA GUERRA COMMERCIALE E LE PAROLE DI TRUMP
Le dichiarazioni di Sefcovic si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni commerciali a livello globale. Da parte sua, l’ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente affermato su Truth Social che gli Stati Uniti sono stati “derubati sul Commercio” per decenni, auspicando un maggiore “gioco corretto” da parte degli alleati. Questo sottolinea ulteriormente la complessità delle relazioni commerciali internazionali e la volontà di diverse potenze di rivedere gli accordi esistenti.