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PONTE STRETTO

Ponte Stretto, un sì da 13,5 mld che divide l’Italia. Governo esulta, sindacati all’attacco

Il CIPESS dà il via libera definitivo al Ponte sullo Stretto da 13,5 miliardi, plaude la maggioranza ma la CGIL insorge definendola una scelta sbagliata che ignora le vere e più urgenti priorità infrastrutturali del Sud.

Arriva il via libera definitivo al Ponte sullo Stretto di Messina: il CIPESS ha approvato il progetto da 13,5 miliardi di euro, con cantieri al via entro l’anno. L’opera strategica, destinata a diventare il ponte a campata unica più lungo del mondo, entra così nella sua fase operativa per collegare la Sicilia alla Calabria entro il 2032.

VIA LIBERA DEFINITIVO DAL CIPESS: IL PONTE SULLO STRETTO È REALTÀ

Nella seduta odierna, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), presieduto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha approvato il progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Si tratta di una svolta storica per un’infrastruttura attesa da decenni, riavviata ufficialmente dal Governo nel 2022 dopo la sospensione decisa nel 2012.

UN’OPERA DA RECORD: 13,5 MILIARDI PER IL PONTE PIÙ LUNGO DEL MONDO

Il costo complessivo dell’opera è di 13,532 miliardi di euro, interamente coperto con finanziamenti pubblici già stanziati nelle leggi di bilancio 2024 e 2025. Il progetto darà vita al ponte a campata unica più lungo del mondo, con una luce centrale di 3.300 metri e una lunghezza totale di 3.666 metri, sostenuta da due imponenti torri alte 399 metri. L’impalcato ospiterà tre corsie stradali per senso di marcia (inclusa una di emergenza) e due binari ferroviari, con una capacità massima di 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno.

L’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina ha riguardato un’ampia documentazione, in particolare il progetto definitivo aggiornato con la Relazione del progettista che include il programma anticipato di opere e servizi; i risultati della Conferenza di servizi condivisi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; le conclusioni positive della Commissione tecnica di Verifica dell’impatto ambientale – VIA VAS del MASE sulla Valutazione di impatto ambientale (VIA) e di Incidenza ambientale (VINCA); il Piano economico finanziario; la relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e l’elenco delle opere compensative.

MATTEO SALVINI MINISTRO CON IL IL PLASTICO DEL PROGETTO DEL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA MODELLINO

NON SOLO UN PONTE: 40 KM DI RACCORDI E LA “METROPOLITANA DELLO STRETTO”

Il progetto va ben oltre la singola infrastruttura di attraversamento. Sono previsti circa 40 chilometri di raccordi viari e ferroviari, per l’80% sviluppati in galleria, per connettere il ponte alle grandi arterie autostradali e ferroviarie su entrambe le sponde. Come sottolineato dal ministro Matteo Salvini, l’opera creerà di fatto una “metropolitana dello Stretto”, con nuove stazioni che collegheranno quotidianamente le due rive per studenti, pendolari e turisti.

I PROSSIMI PASSI: CANTIERI AL VIA ENTRO L’ANNO, CONCLUSIONE NEL 2032

Con l’approvazione del CIPESS, che dichiara la pubblica utilità dell’opera, il progetto entra nella sua fase realizzativa. L’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha confermato che, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prevista entro l’estate, partirà immediatamente il programma delle “opere anticipate”, propedeutiche alla cantierizzazione (bonifiche, indagini geologiche, predisposizione dei campi base). Questo consentirà l’avvio degli espropri e l’apertura dei primi cantieri entro quest’anno, con il completamento dei lavori previsto per il 2032.

LA SODDISFAZIONE DEL GOVERNO: “UNA SFIDA VINTA PER UN’ITALIA PIÙ CONNESSA”

“È un investimento sul presente e sul futuro dell’Italia, e ci piacciono le sfide difficili quando sono sensate”, ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Lo facciamo per dare lavoro e opportunità oggi e per lasciare alle generazioni future un’eredità concreta: un’Italia più connessa, più competitiva, più coesa”. La premier ha definito il Ponte un “simbolo ingegneristico di rilevanza globale”, ringraziando il ministro Salvini per “il coraggio e la determinazione”.

CIUCCI (AD STRETTO DI MESSINA): “RISULTATO STORICO”. SCHIFANI: “UN SOGNO DI BERLUSCONI”

“È un risultato storico ottenuto grazie all’impegno dell’intero Governo”, ha affermato l’AD Pietro Ciucci. Grande soddisfazione anche dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “L’approvazione rappresenta una svolta storica. Non posso non ricordare con orgoglio che il Ponte è stato un sogno di Silvio Berlusconi e una battaglia storica di Forza Italia”. Un concetto ribadito anche dal vicepremier Antonio Tajani, che ha ripostato su X una card del partito con la foto del Presidente Berlusconi.

COMPLETATO L’ITER: DAI PARERI AMBIENTALI AL RINNOVO DEI CONTRATTI

L’approvazione del CIPESS si basa su un’ampia e complessa documentazione, che include la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) con esito positivo, il Piano economico-finanziario e la relazione che attesta la completa copertura dei costi. L’efficacia della delibera riattiverà inoltre i contratti con il Contraente generale Eurolink, guidato da Webuild, e con gli altri partner internazionali e nazionali, completando così l’articolato sistema definito dalla società Stretto di Messina per la realizzazione dell’opera.

UN’OPPORTUNITÀ PER IL PAESE: IMPRESE DA TUTTA ITALIA E LAVORO PER IL SUD. AVVIO CANTIERI TRA SETTEMBRE E OTTOBRE. SALVINI: DUAL USE? DECIDERANNO GIORGETTI E CROSETTO

Il ministro Salvini ha sottolineato che nella realizzazione dell’opera “saranno coinvolte aziende di tutta Italia”, con la Lombardia come prima regione per partecipazione. Ha però aggiunto: “Ovviamente conto che la formazione professionale e l’acquisizione di personale partano da Sicilia e Calabria, due fra le regioni a più alto tasso di disoccupazione giovanile a livello continentale”.

“L’avvio del cantiere del Ponte sullo Stretto di Messina ci sarà tra settembre e ottobre” ha aggiunto Salvini durante la conferenza stampa del Ponte sullo Stretto di Messina a Palazzo Chigi. I cantieri preliminari avranno il via libera subito dopo il passaggio con la Corte dei Conti (Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che potrebbe avvenire entro la fine dell’estate, dopo la registrazione della Corte dei conti, la delibera del Cipess sara’ efficace e il progetto del ponte entrerà nella fase realizzativa, ndr). Mentre per quanto riguarda il possibile inserimento del Ponte nelle opere militari il numero uno del Carroccio ha chiarito: “Che possa essere un dual-use, che dunque ci sia uso multiplo anche per motivi di sicurezza, è evidente, è nelle cose. Non mi faccia entrare nel campo di lavoro dei colleghi Giorgetti e Crosetto saranno loro a decidere cosa rientra in quell’aumento di spese. Se vorranno inserirlo, l’utilizzo anche per scopi non solo civili, turistici e di lavoro c’è. Sono 6 corsie stradali, due corsie ferroviarie, può essere utilizzato per tutto quello per cui viene costruito”.

CGIL E FILLEA, SCELTA SBAGLIATA, PAESE E SUD HANNO ALTRE PRIORITÀ

“Con le dichiarazioni euforiche della Presidente del Consiglio e del Ministro dei Trasporti si consuma l’ennesimo atto arrogante e irrispettoso dei veri bisogni della Sicilia, della Calabria, del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Il Ponte sullo Stretto rappresenta una scelta sbagliata e pericolosa. Le priorità dell’Italia sono altre, a cominciare dal completamento del piano di infrastrutturazione avviato dal precedente governo e grazie ai fondi del PNRR, che prevede opere ferroviarie e autostradali moderne, potenziamento dei porti e interventi per il rifornimento idrico, ma che registra ritardi e riduzioni di finanziamenti, soprattutto al Sud”. È quanto dichiarano il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo e il segretario generale della Fillea Antonio Di Franco.

“Tale piano di infrastrutture, come abbiamo già denunciato, non ha ricevuto adeguate attenzioni da parte del Ministro dei Trasporti”. In particolare, i dirigenti sindacali sottolineano che “la Corte dei Conti ha evidenziato i ritardi nell’elettrificazione delle reti ferroviarie del Mezzogiorno e delle reti ferroviarie regionali, fondamentali per lo sviluppo territoriale. L’Osservatorio sulle opere strategiche della Camera dei Deputati (SILOS) ha recentemente pubblicato un rapporto che denuncia il taglio di 11,4 miliardi di euro per la realizzazione di opere strategiche nel Mezzogiorno. Per quelle della Calabria mancano ad esempio: la Statale Ionica 106 (€ 5.198 milioni), il completamento e la messa in sicurezza della A2 Salerno-Reggio Calabria (€ 2.950 milioni), e l’adeguamento e la velocizzazione della linea ferroviaria ionica – tratta Sibari (€ 466 milioni, dati aggiornati a maggio 2025). Inoltre, più di tre milioni di cittadini siciliani che non hanno l’acqua non avranno risposta alcuna a questa necessità vitale. Quindi le stesse opere necessarie per collegare Calabria e Sicilia al resto del Paese e che rappresentano un’idea di sviluppo e potrebbero invertire i processi di spopolamento, subiscono ritardi e mancanza di finanziamenti, mentre il Governo destina 13,5 miliardi di euro al progetto del Ponte sullo Stretto”.

“Noi – continuano Gesmundo e Di Franco – rappresentiamo migliaia di lavoratori e lavoratrici impegnati quotidianamente nei cantieri per la costruzione e la manutenzione delle infrastrutture, e i comparti delle manutenzioni stradali e ferroviari soffrono perché il Governo non investe abbastanza e non chiarisce quale è il suo ruolo nelle società dove nella compagine azionaria c’è lo Stato”.

Per quanto riguarda il Ponte, “l’ANAC, ignorato dall’Esecutivo, ha mosso numerosi rilievi sull’iter seguito: ai sensi della direttiva europea sugli appalti si sarebbe dovuto ricorrere a una nuova gara, dato che l’adeguamento dei costi supera il 50% del prezzo originario, e la mancanza di un progetto esecutivo completo non permette di quantificare i costi”.

“Preoccupa e rammarica l’approccio più elettorale che politico e responsabile nella gestione di ingenti risorse pubbliche, particolarmente grave in un momento in cui emergono con chiarezza le difficoltà di trovare risorse future per l’economia infrastrutturale del Paese. Come Cgil – concludono Gesmundo e Di Franco – continueremo, da un lato, a rivendicare il rispetto delle norme e delle regole per la realizzazione delle grandi opere, e, dall’altro, rafforzeranno il nostro impegno nel monitorare l’avanzamento dei progetti infrastrutturali nel Mezzogiorno, coinvolgendo lavoratori e cittadini, per favorire la realizzazione delle opere già programmate e avviate, nel rispetto del lavoro e della legalità. E – annunciano infine – per illustrare le nostre posizioni contro la realizzazione del ponte, l’11 settembre prossimo saremo auditi dalla Commissione europea a Bruxelles”.

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DI ASSOLOMBARDA ALVISE BIFFI

“Ho appreso con soddisfazione del via libera, da parte del Cipess, al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Un’opera strategica per il nostro Paese, unica nel suo genere, la cui realizzazione, nei prossimi anni, avrà ricadute positive sull’economia nazionale. Questa grande infrastruttura rivoluzionerà i collegamenti da e per la Sicilia, implementando una rete di trasporto europea e coniugando il meglio dell’ingegneria internazionale con la capacità industriale italiana. Sono convinto che Webuild e tutte le imprese coinvolte saranno capaci di contribuire al compimento di uno dei progetti più ambiziosi al mondo dimostrando, ancora una volta, l’eccellenza delle competenze italiane. Il Ponte sullo Stretto di Messina renderà l’Italia più unita e connessa, moltiplicando, con un effetto domino, le opportunità di business per l’intero tessuto produttivo”. Lo ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Alvise Biffi.

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