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Proxigas

Perché secondo Dell’Orco (Proxigas) l’Italia ha bisogno di prezzi stabili e di sbloccare gli investimenti sul gas

“Il differenziale è il risultato delle tariffe di transito e esiste anche in altri paesi del sud Europa. Se l’intento è armonizzare i prezzi, va perseguito a livello comunitario, non nazionale”, ha chiarito il presidente di Proxigas

Con l’arrivo dell’autunno, la domanda di gas in Italia e in Europa è destinata a crescere, ma il settore si trova ad affrontare sfide cruciali: la necessità di garantire prezzi stabili attraverso contratti a lungo termine, la difficoltà di elettrificare un parco immobiliare obsoleto e l’urgenza di sbloccare gli investimenti nelle reti di distribuzione, oggi frenati da una “narrativa sfavorevole” e da un sistema di gare bloccato.

A fare il punto sulla situazione è Pier Lorenzo Dell’Orco, presidente di Proxigas, l’associazione che rappresenta l’industria del gas, e amministratore delegato di Italgas Reti, in un’intervista si Affari & Finanza de La Repubblica. In un’analisi approfondita, Dell’Orco ha delineato le priorità per un settore che rimane il pilastro del riscaldamento e dell’industria nazionale, nonostante lo sprint delle rinnovabili.

UNA DOMANDA IN CRESCITA E LA SFIDA DELL’ELETTRIFICAZIONE

“Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento della domanda di metano, in Europa come in Italia, e non vediamo segnali strutturali che possano indicare un’inversione di rotta nella prossima stagione”, ha affermato Dell’Orco. Sebbene lo stallo economico e l’efficienza energetica abbiano ridotto i consumi assoluti, “il processo di elettrificazione stenta a decollare, perché in Italia gli obiettivi di Bruxelles si scontrano con problemi pratici”.

Il riferimento è al parco residenziale italiano, in gran parte datato e con vincoli architettonici. Un recente studio di Proxigas mostra che, delle 16,6 milioni di abitazioni in classe F e G, solo il 10% ha la possibilità tecnica ed economica di installare pompe di calore, rendendo il gas una fonte ancora indispensabile.

IL NUOVO SCENARIO GLOBALE: IL BOOM DEL GNL E LA COMPETIZIONE MONDIALE

Con una produzione nazionale minima, l’Italia dipende dalle importazioni, sempre più via mare sotto forma di Gas Naturale Liquefatto (GNL). Nei primi sei mesi del 2025, il nostro paese ha quasi eguagliato il numero di carichi di GNL ricevuti in tutto il 2024, con una quota crescente proveniente dagli Stati Uniti.

Questa svolta, comune a tutta l’Europa per ridurre la dipendenza dalla Russia, ha però esposto il continente a una competizione su scala mondiale. Secondo Dell’Orco, per navigare in questo nuovo scenario, l’Italia deve continuare a investire in infrastrutture, dai rigassificatori alla distribuzione, e promuovere contratti di lungo periodo per stabilizzare i prezzi, come stanno già facendo Edison ed Eni.

PREZZI, STOCCAGGI E LA MOSSA DEL GOVERNO: “ARMONIZZARE, MA A LIVELLO UE”

Con gli stoccaggi italiani pieni quasi al 90% (78% la media UE), la stabilità dei prezzi è una priorità. Il governo starebbe lavorando a una misura per ridurre il differenziale tra il prezzo all’ingrosso italiano (PSV) e quello europeo (TTF). Tuttavia, Proxigas solleva delle perplessità: “Il differenziale è il risultato delle tariffe di transito e esiste anche in altri paesi del sud Europa. Se l’intento è armonizzare i prezzi, va perseguito a livello comunitario, non nazionale”, ha spiegato Dell’Orco, sottolineando che lo spread ha un peso marginale sul prezzo finale rispetto al costo della materia prima.

INVESTIMENTI BLOCCATI E LA CORSA AL CONSOLIDAMENTO

Sul fronte degli investimenti nelle reti di distribuzione, la situazione è critica. “Il settore sconta una narrativa sfavorevole che tende a demonizzare il gas”, ha proseguito il manager. “Senza certezze sulle concessioni, gli operatori sono poco incentivati a investire. È necessario sbloccare il sistema delle gare, anche riducendo il numero di Ambiti territoriali (Atem) dagli attuali 177”. Di fronte a questo stallo, il mercato si sta muovendo in autonomia attraverso il consolidamento, come dimostra la recente acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas.

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