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Austria

L’Austria perde la causa contro la tassonomia Ue su gas e nucleare

Il governo austriaco aveva contestato la decisione della Commissione europea di includere il gas e il nucleare nella tassonomia Ue degli investimenti che possono essere etichettati e commercializzati come sostenibili in Europa

Oggi l’Austria ha perso un ricorso legale contro le norme dell’Unione europea che classificano l’energia nucleare e il gas naturale come investimenti ecosostenibili, poiché la seconda Corte di appello d’Europa si è schierata dalla parte dell’Unione europea. Come spiega l’agenzia Reuters, nella causa dinanzi alla Corte di Giustizia del Tribunale dell’Unione europea, il governo austriaco aveva contestato la decisione della Commissione europea di includere il gas e il nucleare nella tassonomia Ue degli investimenti che possono essere etichettati e commercializzati come sostenibili in Europa.

LA CORTE D’APPELLO UE RIGETTA IL RICORSO DELL’AUSTRIA

La Corte si è schierata dalla parte di Bruxelles, in una sentenza in cui ha affermato che la Commissione europea “aveva il diritto di ritenere che determinate attività economiche nei settori dell’energia nucleare e del gas fossile possano, a determinate condizioni, contribuire in modo sostanziale alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Il Ministero dell’Ambiente austriaco ha dichiarato che la sentenza è molto deplorevole. Eravamo e restiamo dell’opinione che l’energia nucleare non soddisfi i criteri di sostenibilità ambientale. Il gas fossile avrà solo un ruolo temporaneo nella transizione energetica”. Ha aggiunto che esaminerà ora la sentenza e deciderà poi su eventuali ulteriori passi, “inclusa l’opportunità di presentare ricorso”.

LE DIVERSE POSIZIONI DEI PAESI UE SULLA TASSONOMIA EUROPEA

L’inclusione del gas e del nucleare nella tassonomia da parte Ue, nel 2022, ha evidenziato profonde divergenze tra i Paesi sulle fonti energetiche da utilizzare per raggiungere gli obiettivi climatici: Stati come Spagna e Danimarca avevano sostenuto che non fosse credibile etichettare il gas – un combustibile fossile che emette CO2 – come rispettoso del clima, mentre Polonia e Bulgaria erano tra coloro che chiedevano norme a sostegno degli investimenti nel gas, per aiutarli ad abbandonare il carbone, più inquinante.

L’AUSTRIA È DA TEMPO CONTRARIA AL NUCLEARE

L’azione legale dell’Austria, presentata al Tribunale generale dell’Unione europea da un precedente governo di coalizione, in cui i Verdi erano a capo del Ministero dell’Ambiente, sosteneva che Bruxelles avrebbe dovuto annullare le norme, tra cui il fatto che l’energia nucleare non può soddisfare il requisito di “non arrecare danni significativi” all’ambiente a causa delle preoccupazioni relative ai rifiuti radioattivi.

L’Austria ha una politica di lunga data contro l’uso dell’energia nucleare. La Commissione europea non ha risposto ad una richiesta di commento.

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