Il Governo pensa a una task force con i player dell’energia per abbassare le bollette di 50 euro a famiglia. Tutti i dettagli
Il governo Meloni sta cercando di abbassare in maniera strutturale il costo dell’energia in bolletta per le famiglie. Un tema, quello energetico, che è stato spesso centrale al tavolo dei dossier. L’idea, secondo quanto riporta Il Foglio, sarebbe quella di intervenire in maniera strutturale su uno dei coefficienti che determinano il costo in bolletta. Per realizzare l’obiettivo, il Governo punta a creare una vera e propria task force con i principali player dell’energia per predisporre un intervento strutturale. L’obiettivo sarebbe una diminuzione di 50 euro a bolletta per le famiglie.
IL DECRETO PRECEDENTE
A fine febbraio con un decreto ad hoc, il Consiglio dei ministri aveva approvato il provvedimento “per le famiglie e le imprese” che raccoglieva una serie di misure per sostenere famiglie e imprese nel fronteggiare l’aumento dei costi energetici, tra cui bonus sociali per l’energia elettrica e il gas: 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000, oltre i 500 euro per le famiglie con ISEE fino a 9.530 euro. Per le imprese invece era previsto un finanziamento da 600 milioni di euro attraverso il Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Lo stanziamento del governo era di circa 3 miliardi di euro per contrastare il caro energia (1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese). Il decreto bollette stabiliva anche il rinvio di due anni per l’obbligo del mercato libero per vulnerabili e l’obbligo di trasparenza per gestori.
LA NUOVA PROPOSTA
Della nuova proposta non se ne occuperà più il ministro dell’Ambiente, ma il capo di gabinetto Gaetano Caputi e il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. Attualmente stanno ricevendo proposte dai protagonisti del mercato dell’energia (manager di aziende di settore), in un’operazione che secondo il Foglio vede coinvolto anche il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, che quattro mesi fa lanciò l’allarme nel corso dell’assemblea nazionale della sua associazione a Bologna, proprio davanti a Meloni: “E’ una situazione insostenibile. Occorre agire con urgenza. La componente più urgente è quella dei sovraccosti energetici; un vero dramma che si compie ogni giorno: per le famiglie, per le imprese e per l’Italia intera”.
L’operazione vedrà il coinvolgimento anche dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Area) che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale, dei servizi idrici, del ciclo dei rifiuti e del telecalore. C’è chi si aspetta contributi anche da Pietro Putti, a capo del Gestore dei mercati energetici (Gme), il contendente principale di Dell’Acqua per la presidenza di Arera.
LA CONFERMA DI PICHETTO FRATIN
A confermare il piano è stato il ministro Gilberto Pichetto Fratin che ieri intervenendo all’evento del quotidiano la Verità ha detto: “Per avere una bolletta molto più bassa dobbiamo avere l’energia a costi più bassi. I francesi ce l’hanno, perché hanno il nucleare”. Pichetto Fratin ha spiegato: “Abbassare la bolletta per decreto è complicato perché i costi delle bollette sono frutto dei 30 anni di scelte fatte in un certo modo. Noi stiamo tentando di incidere sul meccanismo per la determinazione del prezzo”.
“Stiamo ragionando su alcuni interventi puntuali, sotto forma di un decreto che uscirà nelle prossime settimane, che devono tentare di agevolare qualcosa”, ha aggiunto Pichetto.