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Eolico offshore, progetto Agnes bloccato: Ravenna chiede al governo di sbloccare aste FER2. Interrogazione al Ministro Pichetto

L’ostacolo principale è la mancata calendarizzazione delle aste previste dal decreto FER2, il regime di incentivazione pensato per promuovere le tecnologie rinnovabili più innovative o con costi di generazione elevati, come l’eolico offshore

Il progetto “Agnes Romagna”, un maxi-investimento da due miliardi di euro per un hub di energia verde al largo di Ravenna, è bloccato a un passo dalla sua realizzazione. Nonostante abbia già superato la Valutazione di Impatto Ambientale, l’iniziativa che prevede 75 pale eoliche offshore, fotovoltaico galleggiante e idrogeno verde è ferma in attesa delle aste del decreto FER2, che il governo avrebbe intenzione di rinviare o sospendere. Per questo, il consiglio comunale di Ravenna ha votato all’unanimità per sollecitare l’esecutivo a sbloccare la situazione e a garantire un percorso certo per un’infrastruttura strategica per la transizione energetica del Paese.
A portare il caso all’attenzione del governo è la deputata Ouidad Bakkali, che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta (4/05960) al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. L’atto ispettivo, depositato alla Camera il 22 settembre, chiede conto delle intenzioni del governo e sollecita iniziative urgenti per garantire tempi brevi e certi per l’avvio delle aste.

UN PROGETTO STRATEGICO FERMO AL PALO

Il progetto Agnes, sviluppato dalla società ravennate Qint’x dell’ingegnere Alberto Bernabini in partnership con colossi come Saipem e F2i Sgr, è una delle iniziative più ambiziose nel panorama delle rinnovabili italiane. L’hub integrato sarebbe in grado di coprire il fabbisogno energetico di circa 500.000 famiglie, l’equivalente dell’intera popolazione della Romagna.

Tuttavia, l’ostacolo principale è la mancata calendarizzazione delle aste previste dal decreto FER2, il regime di incentivazione pensato per promuovere le tecnologie rinnovabili più innovative o con costi di generazione elevati, come l’eolico offshore.

LE INCERTEZZE DEL GOVERNO E LE PAROLE DEL MINISTERO

Secondo quanto risulta alla deputata Bakkali, il governo avrebbe intenzione di rinviare o sospendere le aste per l’eolico offshore, motivando la decisione con le “attuali incertezze tecnologiche e i costi elevati” dei progetti galleggianti, senza però distinguere tra questi e i più maturi progetti su fondazione fissa, come Agnes.

Questa incertezza era già emersa dalle parole dello stesso ministro Pichetto Fratin al Meeting di Rimini, il quale aveva dichiarato: “Sul progetto Agnes a Ravenna non ci sono ancora state le aste, serve una valutazione che riguarda l’equilibrio tra prezzi degli impianti galleggianti e quelli su pali”.

A complicare il quadro, le dichiarazioni di Alessandro Noce, direttore generale del MASE, che durante un convegno a luglio aveva affermato: “Quando arriverà il tempo delle aste Fer2 per l’eolico offshore dovranno essere competitive, perché sennò non è un’asta, è una fissazione di una tariffa”. Una posizione che, secondo l’interrogazione, genera ulteriore incertezza e rischia di compromettere lo sviluppo di progetti già maturi.

LE RICHIESTE AL GOVERNO: CHIAREZZA E TEMPI CERTI

Di fronte a questa situazione di stallo, l’interrogazione parlamentare chiede al Ministro Pichetto Fratin di confermare le dichiarazioni del suo direttore generale e, soprattutto, di chiarire “se e quali urgenti iniziative intenda adottare per garantire tempistiche brevi e certe di avvio delle citate aste”.

La necessità di un percorso autorizzativo e di gara “chiaro e rapido”, si legge nel testo, è resa ancora più evidente “dall’urgenza di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e di rispettare gli obiettivi europei di decarbonizzazione”. Il futuro di Agnes e di altri progetti simili dipende ora dalla capacità del governo di superare le incertezze e di dare un segnale forte e chiaro a un settore strategico per la transizione energetica del Paese.

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