Skip to content
Urso

Ex Ilva e auto, Urso annuncia la svolta: “Asse con Berlino e scudo UE sull’acciaio”

La decarbonizzazione di Taranto è “irrevocabile”, mentre si stringe l’alleanza con la Germania per rivedere lo stop ai motori termici del 2035 e difendere l’industria europea.

L’Unione Europea predisporrà uno scudo per frenare l’invasione di acciaio che sta inondando il continente, con un dimezzamento delle quote e il raddoppio dei dazi sui volumi in eccesso. Contemporaneamente, si consolida l’asse tra Italia e Germania per chiedere una revisione dello stop alla vendita di auto a benzina e diesel fissato per il 2035.
A delineare questa doppia svolta strategica per l’industria italiana è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo a una serie di interrogazioni durante il Question Time alla Camera.

SVOLTA SULL’ACCIAIO: “ACCOLTA LA NOSTRA PROPOSTA”

“Poco fa è giunta la notizia che una delle nostre proposte è stata accolta dal Commissario Séjourné”, ha annunciato Urso. L’iniziativa, presentata in un non paper congiunto con Francia e Germania, porterà all’attivazione di uno scudo a protezione della siderurgia europea. “Questa è politica industriale”, ha commentato il Ministro, sottolineando l’importanza di un’azione comune per tutelare la competitività delle imprese energivore.

EX ILVA: DECARBONIZZAZIONE “IRREVOCABILE” E 10 OFFERTE SUL TAVOLO

Per quanto riguarda l’ex Ilva, Urso ha ribadito che la via della piena decarbonizzazione è “definitiva e irrevocabile”, diventando un vincolo e un criterio di preferenza nella gara per la cessione. Ha confermato l’arrivo di dieci offerte, di cui due per l’intero complesso aziendale, che prevedono il passaggio dai forni a caldo ai forni elettrici. Il ministro non ha nascosto le difficoltà, citando il sequestro dell’altoforno Afo1 da parte della Procura di Taranto e l’opposizione del Comune alla nave rigassificatrice, che preclude la realizzazione del Polo DRI.

AUTOMOTIVE: ALLEANZA CON LA GERMANIA CONTRO LO STOP DEL 2035

Sul fronte dell’auto, il Ministro ha confermato la profonda crisi del settore a livello europeo, citando il caso Bosch, e ha spiegato che la crisi di Atessa deriva da normative europee che il Governo è determinato a cambiare. “La nostra offensiva ha fatto breccia”, ha affermato Urso, annunciando un’intesa di ampio respiro con Berlino. “Il Cancelliere Merz porrà la questione al prossimo Consiglio europeo informale, perché ritiene necessario come noi rivedere l’obiettivo del 2035. Questo passaggio segna un punto di svolta”. Mentre in Italia, grazie al Piano Italia con Stellantis, si preservano gli stabilimenti, all’estero, secondo Urso, è un “bollettino di guerra”.

LE ALTRE MISURE: TRANSIZIONE 5.0, DAZI E PIÙ FONDI PNRR

Nel suo intervento, il Ministro ha toccato anche altri temi cruciali. Ha annunciato il successo di Transizione 5.0, che ha superato i 2,2 miliardi di crediti prenotati, e ha anticipato che si sta valutando un intervento con risorse nazionali per assicurarne la continuità. Ha poi affrontato il tema dei dazi, spiegando che la situazione risente di effetti stagionali e che si sta lavorando a nuovi accordi commerciali. Infine, ha sottolineato l’aumento delle risorse PNRR destinate alle imprese, salite complessivamente di oltre 18 miliardi di euro.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

ads
Torna su