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Ucraina

Guerra energetica totale: Ucraina colpisce Belgorod, 40.000 russi senza luce

La risposta di Mosca non si fa attendere: pioggia di oltre 100 droni e missili sulle città ucraine. Zelensky: “Vogliono distruggere le nostre infrastrutture prima dell’inverno”.

Un attacco ucraino ha messo in ginocchio la rete elettrica della regione russa di Belgorod, al confine con l’Ucraina, lasciando circa 40.000 persone senza corrente. La notizia, secondo Reuters, è stata confermata dal governatore locale, Vyacheslav Gladkov, che ha parlato di “danni significativi” agli impianti energetici in sette comuni a seguito di un bombardamento notturno. Sebbene i servizi di emergenza siano riusciti a ripristinare la fornitura a circa 34.000 utenti, ha precisato il governatore, circa 5.400 persone in 24 aree municipali restano ancora al buio, preannunciando un “volume di lavori significativo” per la riparazione completa.

LA RISPOSTA RUSSA: BERSAGLIATE LE INFRASTRUTTURE UCRAINE

L’escalation della guerra sulle infrastrutture critiche è immediata e su entrambi i fronti. In una rappresaglia quasi simultanea, le forze russe hanno sferrato un attacco contro un impianto energetico nella regione di Chernihiv, nell’Ucraina settentrionale. Questo raid si inserisce in una strategia più ampia e sistematica denunciata dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ha condannato l’ondata di attacchi del fine settimana. Secondo il leader di Kiev, Mosca sta deliberatamente cercando di distruggere le infrastrutture del gas e dell’elettricità del paese in vista dell’imminente arrivo dell’inverno.

BILANCIO DI SANGUE: VITTIME E FERITI SOTTO LE BOMBE

Gli attacchi russi della notte hanno avuto anche un pesante costo in termini di vite umane. Le autorità militari ucraine hanno reso noto un bilancio tragico: nella regione di Zaporizhzhia si contano un morto e undici feriti. Altri quattro civili sono rimasti feriti a Kharkiv a causa di attacchi con droni che hanno danneggiato case e magazzini. Nella regione di Kherson, i bombardamenti hanno provocato il ferimento di due uomini nel distretto di Dniprovsky e di altre tre persone nella località di Chornobaivka.

L’OFFENSIVA UCRAINA SI ESTENDE: COLPITA UNA RAFFINERIA SUL MAR NERO

L’azione militare di Kiev non si limita alle zone di confine. Un attacco con droni ha preso di mira la città di Tuapse, una località turistica russa sul Mar Nero, colpendo una raffineria di petrolio. L’impatto ha causato un incendio e, secondo il capo del distretto municipale Sergei Boyko, due persone sarebbero rimaste ferite. Questo episodio dimostra la capacità ucraina di colpire obiettivi strategici e infrastrutture critiche per lo sforzo bellico russo anche a grande distanza dal fronte.

GUERRA NEI CIELI: KIEV RIVENDICA L’ABBATTIMENTO DI 83 DRONI

La notte è stata teatro di un’intensa battaglia aerea. Secondo quanto comunicato dall’aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato un totale di 116 droni d’attacco di vario tipo contro il territorio ucraino. Le difese aeree di Kiev affermano di essere riuscite ad abbattere o neutralizzare 83 di questi velivoli senza pilota su diverse regioni del paese. Dal lato russo, il governatore dell’Oblast di Nižnij Novgorod ha dichiarato che le proprie forze hanno respinto un attacco di 20 droni sulla zona industriale di Dzerzhinsk, dove la caduta di detriti avrebbe causato un ferito e alcuni incendi di lieve entità.

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