Prevista una forte accelerazione su elettrificazione ed energie rinnovabili, con nuove zone idonee, incentivi e bonus per le colonnine di ricarica e i veicoli elettrici.
Una stangata sul diesel e un alleggerimento sulla benzina. A questo si affianca una forte accelerazione sull’elettrificazione e le energie rinnovabili, insieme a nuove misure per la gestione dei rischi climatici, dei rifiuti e delle risorse idriche. Sono queste le principali novità in materia di energia e ambiente contenute nel Documento Programmatico di Bilancio (DPB) per il 2026, presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, al Consiglio dei Ministri il 14 ottobre 2025 e inviato ieri alla Commissione europea e al Parlamento italiano.
ACCISE, LA REVISIONE PESA SUL DIESEL
Il DPB prevede una “Revisione delle disposizioni in materia di accise” che modificherà il costo dei carburanti alla pompa. Nello specifico, il testo delinea un aumento di 1,5 centesimi di euro al litro dell’accisa sul diesel, a cui farà da contraltare una diminuzione simmetrica dell’aliquota di accisa sulla benzina. L’intervento è previsto nell’ambito di un decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
ACCELERAZIONE SU RINNOVABILI ED ELETTRIFICAZIONE
Il governo punta a intensificare in modo deciso la diffusione delle energie rinnovabili e l’elettrificazione del Paese. La manovra introduce la pianificazione di nuove “zone di accelerazione” e l’istituzione di una “Piattaforma delle Aree Idonee” per semplificare le procedure autorizzative per l’installazione di nuovi impianti.
Verrà inoltre aggiornato il meccanismo di incentivazione FERX. Forte impulso anche alla mobilità elettrica, con il potenziamento del bonus per l’installazione di colonnine di ricarica domestiche e nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Vengono infine previste modifiche alle modalità attuative per le Comunità energetiche.
LOTTA AI RISCHI CLIMATICI E ALL’INQUINAMENTO
Affrontare i rischi legati al cambiamento climatico è un’altra priorità della manovra. Viene introdotto un “Piano sociale per il Clima”, pensato per proteggere famiglie e imprese vulnerabili durante la transizione energetica. A questo si aggiunge un “Piano di Azione Nazionale per il Miglioramento della Qualità dell’Aria”, con disposizioni specifiche per il contenimento dell’inquinamento atmosferico. È inoltre previsto un supporto mirato per le imprese energivore.
INFRASTRUTTURE, FOCUS SU RETI IDRICHE E TRASPORTI
Sul fronte delle infrastrutture, il documento stanzia “risorse aggiuntive per le reti di distribuzione dell’acqua”, con l’obiettivo di colmare le lacune e le inefficienze esistenti nel settore. Grande attenzione anche alla mobilità e alla logistica, con disposizioni per il “miglioramento del sistema ferroviario e stradale” e per il “potenziamento della mobilità delle merci”, attraverso investimenti mirati alla costruzione di nuove infrastrutture strategiche che connettano porti, ferrovie e strade.
PIÙ TUTELE PER L’AMBIENTE E GESTIONE DEI RIFIUTI
La manovra interviene anche sul fronte della tutela ambientale e della gestione dei rifiuti. Il governo intende introdurre misure urgenti volte ad ampliare le fattispecie dei reati ambientali e a inasprire le relative sanzioni. Nel mirino, in particolare, ci sono gli abusi relativi ai rifiuti pericolosi e alle discariche abusive, per contrastare le attività illecite e proteggere il territorio.