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La von der Leyen lancia il Patto per il Mediterraneo: “Un futuro comune di pace e prosperità”

Presentata anche la nuova strategia globale per l’energia pulita, con l’obiettivo di conquistare il 15% del mercato tecnologico mondiale e mobilitare investimenti privati attraverso il “Clean Industrial Deal”.

L’Unione Europea lancia il Patto per il Mediterraneo, una nuova ambiziosa strategia per creare uno “Spazio Mediterraneo Comune” basato su una progressiva integrazione economica, culturale e di sicurezza con i dieci Paesi della sponda meridionale. La proposta, definita “chiara” e basata su un dialogo intenso, è stata approvata oggi dal Collegio dei Commissari e annunciata dalla Presidente Ursula von der Leyen.

UN PATTO TRA PARTNER PER UN MARE COMUNE

Frutto di quasi un anno di dialogo, il Patto si fonda su tre pilastri fondamentali: le persone, l’economia e il nesso tra sicurezza, preparazione e migrazione. Il progetto si articola in oltre 100 iniziative concrete, un piano d’azione da concordare con i partner meridionali per produrre cambiamenti tangibili.

Tra le idee sul tavolo figurano la creazione di un’Università Mediterranea per connettere gli studenti di entrambe le sponde, la costruzione di fabbriche di intelligenza artificiale, una nuova iniziativa per le start-up, la gestione congiunta delle migrazioni e l’istituzione di un nuovo Polo europeo antincendio a Cipro. “Le azioni parlano più forte delle parole”, ha affermato von der Leyen, citando un proverbio condiviso nella regione.

STRATEGIA GLOBALE PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA

Parallelamente al Patto, la Commissione e l’Alto Rappresentante hanno presentato una nuova visione globale per il clima e l’energia, che rappresenta la dimensione esterna del “Clean Industrial Deal” europeo. L’obiettivo è consolidare la posizione dell’Europa come potenza industriale leader nella fornitura di tecnologie pulite e soluzioni per l’adattamento climatico a livello mondiale.

La strategia mira a portare la capacità produttiva dell’UE fino a raggiungere il 15% del mercato tecnologico globale, potenziando la competitività e creando nuove opportunità commerciali per le imprese europee in un settore in rapida espansione.

INVESTIMENTI, PARTENARIATI E DIPLOMAZIA CLIMATICA

Per raggiungere questi obiettivi, l’Unione mobiliterà i propri strumenti finanziari con un approccio “Team Europa”, puntando a sbloccare ingenti investimenti privati e a intensificare la cooperazione triangolare, in particolare con i Paesi del Golfo, essenziale per progetti strategici come il corridoio India-Medio Oriente-Europa.

La strategia prevede di sfruttare appieno il Global Gateway Investment Hub per sostenere progetti congiunti e di ampliare la rete di partenariati per creare catene del valore pulite e resilienti. L’UE si impegna inoltre a promuovere a livello globale il “carbon pricing” (la fissazione del prezzo del carbonio) attraverso una task force dedicata, ritenendolo uno strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici e accelerare l’abbandono dei combustibili fossili.

UN CONTESTO GEOPOLITICO IN TRASFORMAZIONE

L’iniziativa giunge in un momento definito “molto speciale” dalla Presidente von der Leyen, che ha collegato il Patto al nuovo scenario geopolitico. La fine della guerra a Gaza, ha sottolineato, segna un “momento cruciale” in cui il futuro della regione viene riscritto. In un’economia globale sempre più contesa, i legami tra l’Europa e i suoi vicini meridionali si sono già rafforzati, con un aumento degli scambi commerciali di oltre il 60% in soli cinque anni.

“L’Europa e il Mediterraneo non possono esistere l’uno senza l’altro”, ha concluso la Presidente, ribadendo l’impegno dell’UE a plasmare un futuro di pace e prosperità per quella che ha definito “la nostra regione comune”.

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