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Mercato CO2, per l’ESMA nessun problema ma i prezzi crollano e la finanza domina

Dieci colossi si aggiudicano il 90% delle aste. Il prezzo medio delle quote è sceso del 22% nel 2024 a causa della debole domanda e della maggiore offerta legata a REPowerEU.

Il mercato europeo del carbonio (EU ETS) funziona senza intoppi, garantendo integrità e trasparenza. Nonostante un contesto complesso, il sistema facilita in modo efficace il flusso di quote di emissione dagli intermediari finanziari alle imprese che ne hanno bisogno per i loro obblighi di conformità. Questa è la conclusione principale che emerge dal nuovo rapporto annuale pubblicato oggi dall’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, che ha analizzato l’andamento del mercato per tutto il 2024.

IL PREZZO CROLLA DEL 22%: DOMANDA DEBOLE E PIÙ OFFERTA SUL MERCATO

Sebbene il sistema sia sano, il 2024 è stato caratterizzato da un netto calo dei prezzi. Il rapporto evidenzia che il prezzo medio annuo delle quote di emissione (EUA) è sceso del 22%, attestandosi a 65 euro per tonnellata di CO2, con un minimo toccato a febbraio a 51 €/tCO2. Questa dinamica è stata innescata da due fattori principali: una domanda debole, dovuta alla continua decarbonizzazione del settore energetico (le emissioni sono diminuite del 5%), e un aumento del 15% delle quote messe all’asta per finanziare il programma REPowerEU. Per gran parte dell’anno, inoltre, i prezzi della CO2 hanno mostrato un’elevata correlazione con quelli del gas naturale.

UN MERCATO PER POCHI: 10 “BIG” SI AGGIUDICANO IL 90% DELLE ASTE

L’analisi delle aste primarie rivela un mercato fortemente concentrato. Nel 2024 sono state messe all’asta 599 milioni di quote, per un valore complessivo di 39 miliari di euro (in calo dell’11% a causa dei prezzi più bassi). Sebbene tutte le aste siano state sottoscritte in eccesso, a dominare sono stati pochissimi attori: quasi il 90% di tutte le quote è stato acquistato da appena 10 partecipanti. A livello geografico, sono state le entità domiciliate in Germania ad aggiudicarsi la fetta più grande, con oltre la metà del totale.

LA FINANZA DOMINA GLI SCAMBI: IL TRADING CRESCE DEL 35%

Sul mercato secondario, l’attività di negoziazione è cresciuta in modo significativo, con un aumento del 35% dei volumi scambiati, per un totale di 13,7 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti. A trainare questa crescita sono state le negoziazioni sulle piattaforme borsistiche, mentre il mercato over-the-counter (OTC) è rimasto stabile. I veri protagonisti degli scambi sono stati gli operatori finanziari: banche d’investimento e istituti di credito hanno rappresentato il 63% dei volumi totali, segnando un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2023, con i contratti futures che si confermano lo strumento predominante.

UN SISTEMA CHE FUNZIONA: I DERIVATI AL SERVIZIO DELL’INDUSTRIA

Secondo l’ESMA, questa struttura di mercato non è un segnale di anomalia, ma la prova del suo corretto funzionamento. I mercati dei derivati svolgono un ruolo chiave, permettendo alle imprese soggette a obblighi di conformità (che si posizionano come acquirenti, detenendo posizioni “net long”) di acquistare le quote di cui hanno bisogno dagli intermediari finanziari (che agiscono come venditori, detenendo posizioni “net short”). Questo flusso garantisce liquidità e permette all’industria di coprire le proprie necessità.

LA SFIDA RESTA L’IDENTIFICAZIONE: ESMA CHIEDE PIÙ CODICI LEI

Nonostante il quadro complessivamente positivo, l’autorità di vigilanza ha ribadito una criticità già sollevata in passato: la mancanza di un identificativo standardizzato per i titolari dei conti nel Registro dell’Unione. L’assenza di codici LEI (Legal Entity Identifiers) per una larga parte dei partecipanti (solo il 16% dei nuovi conti aperti dal 2023 ne è dotato) rappresenta una sfida chiave per il monitoraggio del mercato. Per questo, l’ESMA ha rinnovato con forza la sua raccomandazione di accelerare l’adozione di questi codici per migliorare la trasparenza e la supervisione.

ESMA50-481369926-30552_Carbon_Markets_Report_2025

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