Il Ministro Salvini ne firma la prefazione, sottolineando l’impegno del Governo verso gli obiettivi strategici europei e internazionali. Il rapporto, strumento fondamentale per le future decisioni, è ora disponibile online.
È stata resa pubblica sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) la 53ª edizione del “Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (CNIT) – Anni 2023-2024”. Questo documento si conferma come il principale e più autorevole strumento di analisi e monitoraggio dello stato del sistema infrastrutturale e dei trasporti del Paese.
IL GOVERNO PUNTA AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI
L’edizione di quest’anno si apre con una prefazione del Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Nella sua introduzione, il Ministro sottolinea l’importanza cruciale del CNIT per la programmazione del Dicastero. Viene evidenziato il costante lavoro del MIT e dell’intero Governo, “proiettato verso il completo raggiungimento degli obiettivi strategici e degli impegni assunti per il prossimo futuro, a livello europeo e internazionale”. Il CNIT si qualifica, quindi, come un riferimento essenziale per monitorare il sistema nazionale, grazie a un approccio multidimensionale e integrato, sviluppato in sinergia con amministrazioni ed enti di ricerca. Si tratta di un contributo fondamentale per una programmazione sempre più efficace e per supportare le decisioni strategiche a livello governativo e industriale, anche in relazione a grandi piani di investimento come il PNRR e le reti TEN-T.
UNA FOTOGRAFIA DEL PAESE IN MOVIMENTO
Dal rapporto emerge un quadro dettagliato della mobilità in Italia. Il trasporto merci nel 2024 continua a essere dominato dalla strada, che assorbe il 62,42% del traffico, seguita dalle vie d’acqua (21,24%), dagli impianti fissi come ferrovie e oleodotti (15,72%) e dalla navigazione aerea (0,61%). Anche per i passeggeri, la modalità stradale resta prevalente: degli 897.874 milioni di passeggeri-km stimati per il 2024 con origine e destinazione in Italia, ben 807.725 milioni si muovono su strada. Un dato che riflette le dinamiche sociali del settore è quello relativo agli scioperi: nel 2024, a fronte di 9.793 ore di sciopero proclamate, ne sono state effettuate 6.860 (il 70,1%), principalmente a causa di rivendicazioni economiche. Il quadro infrastrutturale include anche la rete di oleodotti, che al 31 dicembre 2023 si estendeva per 3.983 km.
SPESA PUBBLICA E INVESTIMENTI PRIVATI: LE CIFRE
Il Conto analizza in profondità anche la spesa per il settore, che nel 2023 ha visto lo Stato investire 32.176,468 milioni di euro a prezzi correnti (28.989,8 milioni a prezzi costanti 2020). A questo si aggiunge la spesa impegnata dagli enti territoriali: 15.637,4 milioni di euro da Regioni e Province Autonome, 3.719,3 milioni dalle Città Metropolitane e 4.514,0 milioni dai Comuni Capoluogo di Provincia. Il volume, inoltre, prende in esame la spesa sostenuta dalle imprese private operanti nel settore.
IL DOMINIO DELLA STRADA E LA CRESCITA DEL PARCO VEICOLARE
La rete stradale primaria italiana, esclusa quella comunale, al 31 dicembre 2023 si estendeva per 168.837 km, di cui 7.561 km di autostrade. Su queste ultime, il traffico medio giornaliero nel 2023 è stato di 40.670 milioni di veicoli teorici. Il mercato dell’auto continua a mostrare segni di vitalità, con 1.558.716 immatricolazioni nel 2024. Il parco veicolare complessivo al 31 dicembre 2024 raggiunge la cifra di 58.617.182 unità, con le autovetture che rappresentano il 70,5% del totale. L’indice di motorizzazione si attesta a 94 veicoli (esclusi ciclomotori) ogni 100 abitanti, a fronte di 39.632.198 patenti attive a febbraio 2025.
IL TRASPORTO FERROVIARIO E SU IMPIANTI FISSI
La rete ferroviaria gestita da RFI nel 2023 si estende per 16.832 km, di cui il 38,4% sono linee fondamentali. Su questa rete, nel 2023, le Grandi Imprese hanno trasportato quasi 800 milioni di passeggeri e circa 36 milioni di tonnellate di merci. Il settore ferroviario, nel suo complesso, conta su 42.906 addetti e ha visto investimenti per oltre 2,1 miliardi di euro nel 2023. Completano il quadro degli impianti fissi i 232 km di linee metropolitane e i 23 impianti funicolari per una lunghezza di 21,4 km.
NAVIGAZIONE MARITTIMA E INTERNA: UN SETTORE STRATEGICO
L’Italia, con la sua vasta costa, conta su 280 porti con 2.486 accosti, per una lunghezza complessiva di quasi 510 chilometri. La flotta mercantile e da pesca nazionale (con stazza superiore a 100 tonnellate) è composta da 1.420 unità. Nel 2023, i porti italiani hanno movimentato 488.888 migliaia di tonnellate di merci. Il settore della nautica da diporto offre 161.547 posti barca, con la Liguria come regione leader. La navigazione interna, concentrata nel Sistema Idroviario Padano-Veneto, ha visto transitare quasi 150 milioni di passeggeri nel 2023 e 26.875 migliaia di tonnellate di merci nel 2024.
IL TRASPORTO AEREO IN PIENA RIPRESA
Il 2024 si conferma un anno di forte crescita per il trasporto aereo, con un totale di 218.386.485 passeggeri, segnando un aumento del 13,62% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. L’aeroporto di Roma Fiumicino si conferma leader per numero di passeggeri (48.684.001) e movimenti, mentre Milano Malpensa domina il settore cargo (731.307 tonnellate). I vettori Low Cost continuano a trainare il mercato, trasportando oltre 137 milioni di passeggeri.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E MOBILITÀ URBANA
Nel 2023, il settore delle autolinee conta 807 operatori attivi, con una netta prevalenza nel Mezzogiorno. Economicamente, il rapporto tra proventi e costi si attesta al 65,1%. Nei Comuni Capoluogo, l’offerta media di Trasporto Pubblico Locale (TPL) è di 4.623 posti-km per abitante, con Milano che registra il valore più elevato. Nonostante il dominio dell’automobile (64,7% degli spostamenti), la mobilità pedonale (18,6%) e il mezzo pubblico (8,6%) conservano quote importanti. Le infrastrutture ciclabili sono in crescita, con 5.758,9 km di piste, ma oltre il 70% di queste si concentra nel Nord Italia.
SICUREZZA, SOSTENIBILITÀ E L’IMPULSO DEL PNRR
Una sezione significativa del rapporto è dedicata all’incidentalità e alla mobilità sostenibile. Nel 2023 si sono registrati 75 morti in incidenti ferroviari, mentre l’incidentalità stradale mostra un andamento in calo dal picco del 2002. Sul fronte ambientale, nel 2024 si stima un consumo energetico di 38 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio per i trasporti (+2,4% sull’anno precedente), con emissioni di gas serra pari a 111,6 milioni di tonnellate di CO2. In questo scenario, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo chiave. La Missione 3 “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile” dispone di 23,74 miliardi di euro, con investimenti massicci nello sviluppo del trasporto rapido di massa, nel potenziamento del parco autobus e nei collegamenti ferroviari ad alta velocità, specialmente nel Sud Italia, segnando un passo decisivo verso una mobilità più moderna e sostenibile.


