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Scannapieco (Cdp) prevede al 2027 un piano da 81 miliardi

Nel piano di Cdp al 2027, l’ad Dario Scannapieco, annuncia una messa in campo di 81 miliardi a sostegno dell’economia. L’ad ribadisce il ruolo di Cdp: un centro di servizi sul territorio no cassaforte dello Stato

Intervistato dal Sole 24 Ore Dario Scannapieco, Ad di Cdp, annuncia che il nuovo piano metterà in campo 81 miliardi di euro con investimenti da 170 miliardi, incorporando anche Simest.

CASSA VICINA AL TERRITORIO

La nuova visione dell’ad Scannapieco è di una Cdp non statica ma vicina al territorio, lo testimonia anche l’accordo fatto con Anci la settimana scorsa. Un modo di lavorare molto più vicino ai Comuni perché spesso è lì che si scontano carenze di personale. Il problema è proprio di competenze: «Le pubbliche amministrazioni hanno un’ampia dotazione di risorse finanziarie ma non dispongono delle competenze interne necessarie per una programmazione di qualità di progetti attuabili e finanziabili», ribadisce il numero uno di Cdp.

FONDI UE E LA RETE DI CDP EUROPEE

Cdp è “implementing partner” di InvestEu, il programma europeo che rilancia la competitività e la crescita in Europa. Ed è tra le banche promozionali che hanno avuto un maggiore accesso alle risorse europee, con 1,3 miliardi di garanzie. Inoltre la regolamentazione del nuovo quadro finanziario pluriennale europeo consente alle banche promozionali di accedere in modo diretto al budget Ue, che è un grande riconoscimento del ruolo di Cassa depositi e prestiti. In Europa c’è una rete di Cdp che condivide strategie e obiettivi. Lo conferma Scannapieco: «Abbiamo creato diversi gruppi di lavoro in ambito Elti per parlare lo stesso linguaggio e definire una metrica unica su temi comuni. Lo abbiamo fatto quando è scoppiata la guerra in Ucraina, con un gruppo di lavoro ad hoc tra i nostri chief technology officer per definire strategie condivise di difesa dai cyber attacks, ma i fronti di collaborazione sono diversi».

PIANO DA 81 MILIARDI PER IMPRESE

L’attività di Cdp ha diviso il portafoglio crediti al 50% tra la missione storica della Cdp, il supporto alla Pa, e il sostegno alle imprese. E poi il nuovo piano, che prevede di impegnare risorse per 81 miliardi di euro attivando investimenti per circa 170 miliardi, incorporando Simest. In questo modo sarà seguito l’intero ciclo vita delle imprese, dalla fase di incubazione attraverso Cdp Venture Capital fino al successivo sviluppo e all’internazionalizzazione attraverso Simest che le accompagna nell’apertura di nuovi mercati.

AGRICOLTURA, ROBOTICA E IT: SETTORI CHIAVE

I settori chiave per l’Italia per eventuali investimenti in equity per Scannapieco sono l’agricoltura al food, la robotica e l’energia, le costruzioni & real estate, l’It & Tech. «L’abbiamo valutato sulla base di tre macroparametri: innovatività tecnologica dei settori, potenziale economico e di mercato della filiera italiana, della rilevanza sociale e industriale del settore». Oltre a essere azionisti di Terna e Snam, Cdp è presente nei settori dell’efficienza energetica con Renovit insieme a Snam, e in quello delle rinnovabili attraverso GreenIT, la joint venture con Plenitude.

PER L’EX ILVA NON C’E’ INTERVENTO DI CDP

Riguardo la questione ex Ilva e il soccorso pubblico chiesto dai sindacati Scannapieco sostiene di aver erogato del credito in passato e di seguire la vicenda, ma le regole di Cdp non consentono di investire in società in perdita o senza chiare prospettive di redditività.

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