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John_Elkann

Per Elkann (Stellantis) serve flessibilità e un piano di rottamazioni per l’auto Ue

ll presidente di Stellantis in un’intervista a Politico, chiede alla Commissione Europea più flessibilità sui target delle emissioni verso il 2035 e l’apertura di un confronto tra Bruxelles e il settore

Il presidente di Stellantis, John Elkann, chiede alla Commissione Europea più flessibilità sui target delle emissioni verso il 2035 e l’introduzione di un programma di rottamazione per eliminare le auto più vecchie.

GLI OBIETTIVI DEL 2035

Dal 2035 stop ai motori a combustione le case chiedono di salvare le ibride plug in, auto che combinano un motore a combustione interna con un motore elettrico, con una batteria che può essere ricaricata collegandola a una fonte esterna di energia elettrica. La settimana scorsa anche l’ACEA, Associazione dei Costruttori Europei di Automobili ha chiesto a Bruxelles un approccio normativo più intelligente e flessibile per la transizione ecologica, sostenendo che i target dell’Ue per la riduzione delle emissioni di CO2 di auto e furgoni entro il 2030 e il 2035 non sono raggiungibili né realistici. Anche perché il ritmo di crescita del mercato dei veicoli elettrici è drammaticamente insufficiente. Tra i motivi del mancato raggiungimento degli obiettivi sono legati principalmente al supporto esterno all’industria.

PIU’ PRAGMATISMO

Anche il presidente di Stellantis è in linea. Secondo quanto riporta Repubblica, Elkann sostiene che all’auto europea serva maggior pragmatismo per restare competitiva. Le case automobilistiche rimangono appese all’interrogativo di come la Commissione riformulerà le norme al 2035. John Elkann ribadisce che sono necessari «numerosi cambiamenti politici» al piano che l’esecutivo europeo presenterà il prossimo 10 dicembre. Da quella data dovrebbe aprirsi una nuova fase nel confronto tra Bruxelles e il settore.

FLESSIBILITA’ PER AUTO E VEICOLI COMMERCIALI

In un’intervista a Politico, il presidente di Stellantis precisa che il gruppo non sta chiedendo una modifica dell’obiettivo fissato per il 2035, ma maggior flessibilità sui target delle emissioni. E che dopo questa data siano consentiti veicoli ibridi plug-in, range extender e i combustibili alternativi. «Anziché fissare un obiettivo intermedio per il 2030 il settore dovrebbe poter calcolare la media delle emissioni su cinque anni, dal 2028 al 2032» sostiene. L’auspicio è che tale modifica valga sia per le autovetture, sia per i veicoli commerciali leggeri, su cui però la pressione è maggiore. Elkann spinge affinché la normativa sugli Lcv sia separata da quella delle autovetture e gli obiettivi modificati «immediatamente».

RAPPORTO DRAGHI

Anche il Rapporto Draghi pubblicato un anno fa puntava a guidare l’Europa verso una decarbonizzazione del settore automobilistico attraverso un approccio flessibile e pragmatico. Tra i punti principali, la vendita di auto a zero emissioni entro il 2035 e il potenziamento della rete di ricarica elettrica. Ma gli obiettivi green includevano anche lo sviluppo coordinato della produzione di veicoli elettrici, batterie e chip, allo scopo di ridurre la dipendenza da fornitori esteri e stimolare il mercato. Con l’intento di combinare sostenibilità ambientale, crescita industriale e competitività europea. Inoltre la relazione dell’ex direttore della Banca Centrale Europea suggeriva un approccio tecnologicamente neutro e la coordinazione della regolamentazione, delle infrastrutture e dello sviluppo industriale, per aumentare la diffusione dei veicoli a zero emissioni e sostenere un settore che impiega oltre 13 milioni di persone.

ROTTAMAZIONE DEL PARCO AUTO

L’età media del parco circolante in Europa è ancora troppo datata: dai 17 anni della Grecia, ai 9 della Danimarca. In Italia è 12. La proposta di Elkann per la Commissione è «introdurre un programma di rottamazione per eliminare le auto più vecchie dalle strade», contribuendo così a ridurre le emissioni, sostenere la crescita e «affrontare una delle questioni più importanti emerse in Europa, quella dei prezzi». Il presidente mostra apprezzamento per l’iniziativa Ue sulle small car a prezzi accessibili. Bruxelles le immagina elettriche, il ministro Urso le vorrebbe più flessibili, ma Elkann non si sbilancia: «Oggi è solo un concetto, i dettagli non sono stati definiti». Ma il monito del presidente di Stellantis è che non rimangano pie illusioni, senza un cambio di norme.

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