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Ferrovie, svolta Ue: nasce Enim. Via libera a più treni e meno ritardi transfrontalieri

Nasce l’ENIM, la nuova rete dei gestori europei delle ferrovie che armonizzerà le regole. L’obiettivo è creare uno spazio ferroviario unico, superando le complesse procedure nazionali per la gestione della capacità.

Accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento Europeo per rivoluzionare la gestione della rete ferroviaria dell’Unione, con l’obiettivo di garantire più treni, più frequenti e più affidabili, sia per i passeggeri che per le merci. A renderlo noto è un’intesa provvisoria siglata oggi dai negoziatori delle due istituzioni, che mira a semplificare e razionalizzare l’utilizzo dell’infrastruttura esistente. Secondo il Ministro danese per i Trasporti, Thomas Danielsen, questo accordo “contribuisce a un uso più efficiente dell’infrastruttura ferroviaria europea attraverso l’armonizzazione della gestione della capacità e una più forte cooperazione transfrontaliera”.

IL CAOS DELLE RETI NAZIONALI

Finora, la capacità ferroviaria è stata gestita su base annuale e nazionale da ogni singolo gestore. Si tratta di un compito complesso, dato che treni passeggeri e merci, con velocità e schemi di fermata diversi, condividono gli stessi binari. Con il traffico transfrontaliero in costante aumento, la programmazione dei servizi internazionali è diventata una vera sfida, con ogni gestore nazionale che applica il proprio quadro normativo e i propri orari, creando spesso colli di bottiglia e inefficienze.

PIANIFICAZIONE A LUNGO TERMINE E FLESSIBILITÀ DELLE FERROVIE

L’accordo aggiorna il quadro normativo UE per la gestione della capacità, introducendo una pianificazione dei servizi a più lungo termine che va oltre l’attuale rigidità dell’orario annuale. Allo stesso tempo, le nuove regole, che tengono conto della crescente digitalizzazione del settore, renderanno più semplice e rapido inserire treni aggiuntivi con breve preavviso, aumentando la flessibilità della rete.

IL RUOLO CHIAVE DI ENIM, LA NUOVA REGIA EUROPEA

Sebbene i gestori nazionali manterranno la guida dei processi di coordinamento e pianificazione per le proprie reti, un ruolo centrale sarà svolto dalla Rete Europea dei Gestori dell’Infrastruttura (ENIM). A questo nuovo organismo sarà affidato lo sviluppo di tre quadri europei fondamentali: uno per la gestione della capacità, che fungerà da guida per gli operatori nazionali; uno per il coordinamento del traffico transfrontaliero, la gestione delle interruzioni e delle crisi; e un ultimo per la valutazione delle performance, al fine di monitorare gli sviluppi del trasporto ferroviario.

EQUILIBRIO TRA STATI E UE

L’intesa provvisoria consente agli Stati membri di fornire orientamenti strategici per tenere conto delle circostanze uniche di ogni rete nazionale. Tuttavia, impone loro di coordinarsi e garantire la coerenza delle priorità, specialmente con i Paesi vicini. Questo approccio aiuterà anche a stabilire i criteri sociali, economici e ambientali da utilizzare per gestire le situazioni di conflitto quando troppe richieste di tracce orarie insistono sulla stessa tratta di rete.

VERSO L’ADOZIONE FORMALE

L’accordo provvisorio raggiunto oggi dovrà ora essere confermato formalmente dai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e dal Parlamento Europeo. Una volta ottenuta questa doppia approvazione, le nuove regole saranno adottate ufficialmente da entrambe le istituzioni per diventare pienamente operative.

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