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Emissioni CO2

Mercato del carbonio, emissioni in calo del 50% dal 2005: Ets Ue centra l’obiettivo 2030

Il nuovo rapporto della Commissione certifica il crollo del carbone e l’espansione al settore marittimo. Nel 2024 raccolti 38,8 miliardi di euro per finanziare la transizione energetica.

Il sistema di scambio di quote di emissione dell’Unione Europea (EU ETS) si conferma uno strumento cruciale per la decarbonizzazione del continente. È quanto emerge dal Carbon Market Report 2025, adottato oggi dalla Commissione europea, che traccia un bilancio positivo per il 2024 e delinea le prospettive future. I dati parlano chiaro: le emissioni di gas serra provenienti dagli impianti energetici e industriali coperti dal sistema sono crollate di circa il 50% rispetto ai livelli del 2005, mettendo l’UE sulla buona strada per raggiungere l’ambizioso target di riduzione del 62% entro il 2030. Un risultato trainato dal settore energetico e dall’espansione del meccanismo a nuovi comparti strategici come il trasporto marittimo.

CROLLO DELLE EMISSIONI NEL SETTORE ELETTRICO

Il cuore della riduzione risiede nella trasformazione del mix energetico. Nel 2024, le emissioni degli impianti di produzione elettrica sono diminuite di quasi l’11% rispetto all’anno precedente, portando il calo complessivo della combustione di combustibili fossili (inclusa l’industria) al 9%. Il merito va alla crescita inarrestabile delle fonti rinnovabili, in particolare eolico e solare, e alla progressiva sostituzione del carbone con il gas naturale. Un dato storico sottolinea questa tendenza: la quota di emissioni derivanti dalla combustione di carbone fossile ha toccato il minimo assoluto nel 2024, segnando un punto di non ritorno per i combustibili più inquinanti. Anche l’industria ha registrato una lieve flessione delle emissioni, pur in un contesto di produzione stabile ma con segnali di ripresa in settori energivori come acciaio e chimica.

AVIAZIONE E TRASPORTO MARITTIMO: LE NUOVE FRONTIERE

Il 2024 ha segnato una svolta epocale con l’inclusione del trasporto marittimo nel sistema ETS. Le compagnie di navigazione hanno risposto positivamente, restituendo quote per oltre il 99% dei loro obblighi entro la scadenza di settembre, coprendo il 40% delle emissioni verificate (percentuale destinata a salire). Il sistema copre ora il 50% delle emissioni per le tratte extra-SEE e il 100% per quelle intra-SEE. Sul fronte dell’aviazione, si registra invece un aumento delle emissioni del 15% rispetto al 2023, complice la ripresa del settore e l’estensione del monitoraggio ai voli verso le regioni ultraperiferiche. Bruxelles ha risposto riducendo le quote gratuite e incentivando l’uso di carburanti sostenibili (SAF), oltre a introdurre, prima al mondo, il monitoraggio degli effetti non-CO₂ del trasporto aereo.

UN TESORETTO PER LA TRANSIZIONE VERDE

L’ETS non è solo uno strumento di regolazione, ma una formidabile leva finanziaria. Nel solo 2024, il sistema ha generato entrate per 38,8 miliardi di euro, portando il totale raccolto dalla sua istituzione a oltre 250 miliardi. Queste risorse sono state redistribuite agli Stati membri per finanziare progetti chiave: dall’eolico offshore in Danimarca all’efficientamento energetico in Lituania, fino al potenziamento del trasporto pubblico in Portogallo e Slovenia. I fondi alimentano anche strumenti strategici come il Fondo per l’innovazione, il Fondo per la modernizzazione e il piano REPowerEU, sostenendo investimenti in tecnologie pulite, reti energetiche e mobilità sostenibile.

PROSPETTIVE AL 2026: NUOVI TAGLI E GAS SERRA

Il rapporto guarda anche al futuro immediato, delineando gli adeguamenti previsti per il 2026. Il tetto massimo delle emissioni consentite subirà un ribasamento una tantum per allinearsi agli obiettivi climatici. Inoltre, il sistema estenderà la sua copertura includendo metano e protossido di azoto provenienti dal trasporto marittimo, chiudendo ulteriormente le maglie sulle emissioni nocive. Parallelamente, verrà aggiornato l’elenco dei piccoli emettitori esclusi dal sistema, ottimizzando l’efficacia amministrativa dell’ETS. Un pacchetto di misure che conferma la centralità del mercato del carbonio nella strategia europea per la neutralità climatica.

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