“Interventi di bilancio temporanei e calibrati con attenzione possono contenere i rincari dei beni energetici e sostenere il reddito delle famiglie italiane”
Evitare una “vana rincorsa tra prezzi e salari”, in un contesto di inflazione che resterà alta più a lungo del previsto. È quanto ha chiesto il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, parlando all’assemblea annuale di Via Nazionale, dove Visco ha chiesto anche alla BCE di procedere “con gradualità” sul rialzo dei tassi di interesse.
“Possiamo considerare chiusa la stagione dei tassi negativi – ha spiegato Visco – ma, considerando l’incertezza sulle prospettive di crescita e i livelli dei prezzi, bisognerà procedere per gradi. Un primo ritocco è previsto già questa estate, ma bisognerà valutarlo in base agli sviluppi della crisi in Ucraina.
PERCHÉ L’ITALIA È UNO DEI PAESI PIÙ A RISCHIO
L’Italia è tra i Paesi più a rischio perché da un lato è più esposta ai rincari dei prezzi dell’energia, dall’altro perché, in quanto Paese con un debito alto, è più vulnerabile ad un rialzo dei tassi”. Per il governatore di Bankitalia però “gli intermediari italiani oggi sono in condizione di destinare capacità e risorse efficaci per affrontare le sfide legate alla digitalizzazione e alla transizione ecologica”.
Dalla relazione di Visco emerge che una virata in negativo della guerra in Ucraina potrebbe comportare alla chiusura dei rubinetti del gas, e ciò porterebbe l’Italia in recessione sia nel 2022 che nel 2023, facendo aumentare ulteriormente l’inflazione.
SUI PREZZI: “INTERVENTI BILANCIO POSSONO CONTENERE I RINCARI DEI BENI ENERGETICI”
Per quanto riguarda la questione prezzi, l’aumento dell’energia determinerebbe un forte rialzo dell’inflazione, che nel corso di quest’anno arriverebbe al 7,8%, oltre 4 punti percentuali oltre i livelli previsti a gennaio, per scendere poi al 2,3% nel 2023.
Visco ha chiesto anche di non innescare una spirale prezzi-salari, poiché “la politica monetaria può assicurare la stabilità dei prezzi, preservando l’ancoraggio delle aspettative di inflazione e contrastando delle vane rincorse tra prezzi e salari”. In questo, un ruolo importante può averlo il governo: “Interventi di bilancio temporanei e calibrati con attenzione possono contenere i rincari dei beni energetici e sostenere il reddito delle famiglie italiane, riducendo le pressioni per incrementi salariali”.