Infrastrutture gas essenziali per soddisfare l’aumento della domanda di gas e per porre le basi per una produzione di energia elettrica più efficiente e l’integrazione con gas rinnovabili
Il 26 gennaio 2019, una commissione nominata dal governo tedesco ha concluso un accordo storico che influenzerà il ruolo dei gas e delle infrastrutture del gas nel dibattito internazionale sul cambiamento climatico. La Commissione per la crescita, i cambiamenti strutturali e l’occupazione (la cosiddetta “Commissione carbone”) ha raccomandato di abbandonare la produzione di energia elettrica dal carbone entro il 2038 e di colmare il divario con il gas. All’interno delle discussioni sono state concordate anche le misure provvisorie di sostituzione delle capacità di produzione di carbone (lignite e carbon fossile) di 12,5 GW entro il 2022 e di oltre 25 GW entro il 2030. Ciò si aggiunge all’impegno di ridurre di 9 GW la produzione di elettricità da energia nucleare entro il 2023.
CONSEGUENZE PER L’INDUSTRIA DEL GAS NATURALE SONO POSITIVE E DI AMPIA PORTATA
Secondo Gie, l’associazione che rappresenta gli interessi di chi opera nel settore delle infrastrutture del gas naturale come gli operatori dei sistemi di trasmissione, i gestori dei sistemi di stoccaggio e gli operatori dei terminali Gnl, “le conseguenze per l’industria del gas naturale sono positive e di ampia portata, non da ultimo per il fatto che la decisione relativa ad uno dei maggiori mercati energetici europei innescherà un incentivo positivo affinché i gasdotti di trasporto del gas in Europa soddisfino l’aumento della domanda”.
RUOLO E IMPORTANZA DEI GASDOTTI MA ANCHE DEGLI IMPIANTI DI STOCCAGGIO E DEL GNL VENGONO VISIBILMENTE RAFFORZATI
Secondo il presidente di Gas Transmission Europe Harald Stindl “il ruolo e l’importanza dei gasdotti ma anche degli impianti di stoccaggio e del Gnl vengono visibilmente rafforzati dal fatto che sono un modo efficace e flessibile di trasportare energia. La futura politica energetica europea e nazionale e le iniziative di regolamentazione dovrebbero tenerne conto e creare un clima favorevole agli investimenti”.
L’IMPATTO DELLE DECISIONI IN GERMANIA: AL VIA LA RIATTIVAZIONE DELLE CENTRALI A GAS
Per rispettare l’impegno, saranno riattivate le centrali elettriche a gas disponibili attualmente in stand-by e sarà accelerato il processo di approvazione di nuove centrali sempre a gas. L’efficienza energetica – con un impatto diretto sulla riduzione delle emissioni – sarà migliorata in quanto le unità di cogenerazione saranno installate nell’ambito dell’ammodernamento degli impianti. Inoltre, le centrali a gas esistenti saranno in grado di garantire migliori margini di profitto grazie al maggior numero di ore di funzionamento. Le ex regioni carbonifere riceveranno un finanziamento di 40 miliardi di euro per costruire centri ad alta tecnologia. Inoltre, la Commissione del carbone ha anche raccomandato di rivedere il sistema di tasse e imposte nel settore energetico per sostenere la flessibilità offerta dal Power to Gas, dall’idrogeno e dallo stoccaggio delle energie rinnovabili attraverso il gas.
DA CINQUE ANNI L’ASSOCIAZIONE TEDESCA DEL GAS E DELL’ACQUA CERCA DI CONVINCERE IL GOVERNO SULLA BONTÀ DEL GAS
Negli ultimi cinque anni l’Associazione tedesca del gas e dell’acqua (DVGW), con il sostegno di altre associazioni tedesche, ha promosso nei confronti del governo tedesco e delle parti interessate l’idea che il gas può essere verde e ha accolto con favore le posizioni della Commissione del carbone che raccomanda il Power to Gas come “tecnologia chiave” per consentire l’accoppiamento del settore con l’elettricità.