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A2A, Camerano chiede la pace a Ascopiave: Occorre uno sviluppo industriale congiunto

“L’interesse di A2A è proporre e costruire con Ascopiave, insieme ai nostri possibili partner Agsm e Aim, ipotesi di sviluppo industriale congiunto che determinino mutui benefici, per esempio sulle reti gas”

Dopo la battaglia si cerca la pace nei rapporti tra A2A e Ascopiave. “Sembrano puntare in questa direzione le dichiarazioni rilasciate ieri sera alle agenzie dall’amministratore delegato della utility di Milano e Brescia, Valerio Camerano. Il tutto avviene dopo il blitz di A2a che aveva acquistato dal fondo Amber il 4,1% di Ascopiave, in una mossa giudicata ostile a Pieve di Soligo, dopo le critiche sull’operazione A2a-Agsm Verona-Aim Vicenza avvenuta senza gara. Mossa a cui Ascopiave aveva replicato la scorsa settimana prendendo dalla Praude sgr dell’avvocato Massimo Malvestio il 3,67% dell’alleata lombarda di A2a, Acsm Agam, quota che le dava il controllo sulle minoranze”, sottolinea il Corriere di Verona.

LE PAROLE DI CAMERANO

“Forse per questo ora Camerano fa balenare accordi sulle reti in Veneto: ‘Il nostro interesse – dice -, è proporre e costruire con Ascopiave, insieme ai nostri possibili partner Agsm e Aim, ipotesi di sviluppo industriale congiunto che determinino mutui benefici, per esempio sulle reti gas’. E ancora: ‘Ritengo che gli azionisti di Acsm Agam sarebbero aperti a ricevere e valutare proposte da Ascopiave di creazione di valore per la propria società’. Una formula che potrebbe richiamare la disponibilità a mettere sul piatto, per la pace, la Serenissima gas di Acsm, che gestisce la distribuzione intorno a San Donà di Piave”, ha evidenziato il Corriere di Verona.

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