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Accumulo energetico, Italia davanti alla Germania nel 2021

Il nostro paese dovrebbe strappare lo scettro ai tedeschi nel settore domestico “behind the meter”. È quanto emerge dal rapporto European Market Monitor on Energy Storage di Delta-ee realizzato per conto dell’Associazione Europea per lo Stoccaggio dell’ Energia

L’Italia potrebbe superare la Germania subito dopo la fine del decennio come primo mercato europeo nel settore dell’energy storage a livello domestico. È la previsione contenuta nel rapporto European Market Monitor on Energy Storage di Delta-ee realizzato per conto dell’Associazione Europea per lo Stoccaggio dell’ Energia (EASE). Dallo studio emerge che dopo il 2021 il numero degli impianti italiani behind the meter – cioè quelle soluzioni energetiche che tolgono i consumi dalla rete elettrica portandoli ‘dietro il contatore’ – potrebbe salire vertiginosamente. Il mercato sarà guidato da sussidi a livello locale, accoppiati a un forte mercato del solare, ha detto l’autore del rapporto Valts Grintals, product manager per lo Storage research service di Delta-ee. “La Germania rimane il mercato chiave in Europa per lo stoccaggio a batterie, ma assistiamo a una rapida crescita in altri paesi – ha proseguito Grintals – È un momento entusiasmante per l’industria dello storage, con costi in calo, una crescente consapevolezza dei clienti e nuove proposte che entrano nel mercato. Mentre l’attenzione generale si concentra sulle batterie, la nostra ricerca mostra come lo stoccaggio termico abbia un significativo potenziale ancora non sfruttato”.

USAPer i paesi nordici domanda concentrata su stoccaggi commerciali e industriali

A differenza delle precedenti relazioni, che tendevano a concentrarsi sui singoli mercati europei di accumulo e stoccaggio dell’energia, il monitoraggio di mercato proposto da Delta-ee ha una portata paneuropea che copre Germania, Regno Unito, Italia, Francia, penisola iberica, paesi Nordici, Europa centrale e orientale e il resto del continente. Il rapporto mostra, ad esempio, che i paesi nordici potrebbero concentrare la domanda soprattutto su sistemi di stoccaggio di energia commerciale e industriale, assieme alla crescita di data center nella regione.

In Gran Bretagna il mercato decolla anche senza sussidi

La ricerca confronta, inoltre, i mercati basati sulle sovvenzioni e quelli non orientati alle sovvenzioni. Nel primo caso, Germania e Italia sono buoni esempi di mercati basati su sussidi alle rinnovabili. L’alternativa è rappresentata dal Regno Unito che invece ha ridimensionato i costi di stoccaggio dell’energia e ha un mercato orientato verso l’uscita completa dal sistema feed-in-tariffs sul solare. Oltremanica i sistemi di accumulo behind-the-meter sembrerebbero quindi, in teoria, non avere molto senso dal punto di vista economico. Ma il mercato sta iniziando a decollare ugualmente, anche grazie alle offerte già pronte per la vendita, come quella lanciata da Ikea in agosto. Il colosso svedese ha infatti inaugurato una nuova linea di prodotti proprio in Gran Bretagna che comprende batterie agli ioni di litio per l’accumulo dell’energia prodotta da celle fotovoltaiche offerte in partnership con la britannica SolarCentury. L’azienda scandinava stima che i nuovi sistemi consentiranno ai proprietari delle case di risparmiare fino a 741 dollari all’anno o circa il 67% in più di quanto farebbero con i soli pannelli solari, consentendo loro un ritorno dei costi in 12 anni per un cliente tipico e comunque un rendimento di circa il 6% l’anno degli investimenti.

La tendenza europea è verso installazioni behind-the-meter

L’aumento dello stoccaggio energetico behind-the-meter in Gran Bretagna riflette una tendenza comune in Europa, vale a dire il declino delle installazioni front-of-meter, cioè sostanzialmente i sistemi centralizzati (cosiddetti ‘prima del contatore’). Il risultato conferma una tendenza emersa anche in studi precedenti, come la ricerca del 2016 condotta da Bloomberg New Energy finance secondo la quale, tra il 2020 e il 2021, le previsioni a livello mondiale per lo stoccaggio behind-the-meter avrebbero superato le installazioni utility-scale. Lo stesso andamento è in atto anche in America. GTM Research prevede che entro il 2021 i sistemi di questo tipo rappresenteranno la metà del mercato statunitense dello storage.

In Irlanda e Norvegia i accumulo saranno legati ai veicoli elettriciauto elettriche

Quello che emerge dalla ricerca, è dunque, una tendenza del mercato dello stoccaggio di energia a crescere indipendentemente dai meccanismi di sussidio. Germania, Italia e Regno Unito, che sono i primi tre mercati per il solare in Europa (e il quarto, quinto e sesto a livello mondiale) per capacità installata alla fine del 2016, secondo il Global Market Outlook 2017-2021 di SolarPower Europe, mostrano segnali inequivocabili. Legare le batterie al solare sui tetti si sta rivelando una forza trainante per l’adozione di meccanismi di stoccaggio energetico in questi paesi. Ma in futuro, l’Europa vedrà molta capacità installata anche in paesi come Irlanda e Norvegia dove la penetrazione del fotovoltaico è inferiore. Qui, Delta-ee crede che l’adozione di strumenti di accumulo di energia sarà favorita dalla diffusione dei veicoli elettrici. I veicoli elettrici, infatti, possono potenzialmente funzionare da soli come accumulatori. Tuttavia, fino a quando la vehicle-to-grid technology non sarà matura, Delta-ee prevede che i proprietari di case acquisteranno batterie aggiuntive per avere una maggiore flessibilità nella ricarica del veicolo. Già ora comunque, ha detto Grintals, il behind-the-meter storage e la ricarica del veicolo elettrico cominciano ad essere considerati come elementi inscindibili. “I players del settore storage offrono sul mercato caricabatterie oltre alla batteria stessa, quindi fa parte del pacchetto. Lavorano entrambi all’interno della stessa famiglia”.

Transizione sempre più legata alla proprietà di veicoli o pannelli

Dal rapporto emerge, dunque, come sia in atto una transizione sempre più evidente dei mercati: da quelli legati ai sussidi al solare a quelli sempre meno dipendenti dal sostegno governativo e dove fattori come la proprietà di un veicolo elettrico o di un impianto fotovoltaico sorreggono l’adozione di batterie. Questa seconda ondata di boom del mercato europeo dello stoccaggio energetico dovrebbe iniziare a partire dal 2021 in poi, ha detto Grintals. Prima di allora, ci sono “alcune questioni normative che vanno ancora risolte”.

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