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Arena

La seconda vita delle batterie d’auto

Le batterie dismesse delle auto elettriche utilizzate per l’accumulo di energia elettrica

 

Tra qualche mese, all’inizio del 2018, lo stadio Amsterdam Arena ospiterà un’istallazione originale: 280 batterie di Nissan LEAF saranno utilizzate per l’accumulo di energia per i sistemi di stoccaggio di elettricità.

“Alimentate dai pannelli solari, queste batterie di seconda generazione rimpiazzeranno i gruppi elettrogeni per evitare problemi di elettricità” spiega Brice Fabry, direttore dei veicoli elettrici di Nissan Europa.

I produttori di auto riutilizzano le batterie usate dei veicoli elettrici per l’immagazzinamento elettrico. “Dopo 6-8 anni le batterie hanno spesso perso il 20% della loro capacità: non sono abbastanza buone per le automobili, ma possono essere utilizzate per altri scopi”, spiega l’esperto automobilistico Sébastien Amichi presso Accenture. Nissan, uno dei pionieri dell’elettricità, utilizza anche quelli del LEAF nel sistema xStorage Home commercializzato in Europa da Eaton o in un data center dell’operatore di telecomunicazioni Webaxys in Normandia.

Amsterdam ArenaIl riciclaggio di batterie (obbligatorio) è ancora costoso, inquinante e potenzialmente pericolose, le batterie riutilizzate possono massimizzare il valore residuo dei veicoli e fluidificare il mercato di seconda mano. “Questo è un problema economico molto importante per loro”, continua Amichi. Toyota ha usato le batterie dalla Prius per accumulare energia solare in Yellowtone Park. Da Daimler, si usano quelle di Smart per stabilizzare la rete elettrica vicino a Lünen, in Germania. Renault, che partecipa con Nissan e Bouygues Energies and Services nel consorzio ELSA finanziato dall’Unione Europea, ha distribuito batterie di seconda mano in sei edifici pilota, come la sede della filiale immobiliare di Sogeprom.

“Abbiamo anche lanciato un test con la startup inglese Powervault per distribuire i sistemi all’interno delle abitazioni”, dice Nicolas Schoettey, responsabile di questo programma da Renault. Sono stati installati 50 di questi sistemi, “per il 30% meno cari rispetto alle batterie convenzionali” a detta Schoettey. L’azienda ha collaborato con un’altra società britannica, Connected Energy, per fornire due stazioni di ricarica ad alta velocità sulle autostrade, in Germania e in Belgio, utilizzando batterie rigenerate.

Tuttavia, sono solamente dei primi test. “I produttori stanno esplorando diversi modi per utilizzare le loro batterie usate, ma è stimato che i volumi necessari per costruire canali reali non saranno presenti prima del 2025 o del 2030”, conclude Amichi.

 

Giovanni Malaspina

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