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ACER lancia l’allarme sui mercati dell’energia: sorveglianza debole e scarsa conformità al Remit

L’Ue ha fatto passi importanti sul REMIT nel Q3, ma bisogna rafforzare sorveglianza e trasparenza dei mercati all’ingrosso dell’energia. Il monito dell’ACER

Nell’ultimo trimestre sono stati fatti passi avanti importanti sull’implementazione del nuovo REMIT, ma restano non pochi problemi di conformità sulla divulgazione delle informazioni privilegiate. Al tempo stesso, è fondamentale rafforzare e professionalizzare la funzione di sorveglianza dei PPAET per garantire. È quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia dell’Unione Europea per la Cooperazione fra i Regolatori dell’Energia (ACER) sulle attività svolte nel terzo trimestre del 2025. A che punto è l’implementazione del nuovo Regolamento sull’integrità e la trasparenza dei mercati all’ingrosso dell’energia? Quali sono le criticità?

QUANTO SONO TRASPARENTI I MERCATI ALL’INGROSSO DELL’ENERGIA?

C’è ancora strada da fare per raggiungere gli obiettivi di trasparenza della Regulation on Wholesale Energy Market Integrity and Transparency (REMIT). Infatti, i dati del Centralised European Registry of Wholesale Energy Market Participants (CEREMP) del terzo semestre del 2025 mostrano importanti problemi di conformità sulla divulgazione delle informazioni privilegiate (Inside Information). Infatti, su oltre 20.000 partecipanti al mercato registrati nel CEREMP, solo il 21% ha indicato di utilizzare una o più Piattaforme di Informazione Privilegiata (IIPs) elencate sul Portale REMIT. Inoltre, il 35% dei partecipanti ha dichiarato di utilizzare il proprio sito web per la divulgazione di informazioni privilegiate, contrariamente a quanto prevede la guida ACER. Risultati che evidenziano la necessità di una maggiore adozione delle IIPs approvate per raggiungere gli obiettivi di trasparenza di REMIT. Il prossimo rapporto, previsto per maggio 2026, si concentrerà non solo sulla verifica della conformità di arrangements, sistemi e procedure, ma valuterà anche l’efficacia di queste misure.

ACER: SORVEGLIANZA PPAET DA RINFORZARE

È necessario rafforzare e professionalizzare la funzione di sorveglianza dei PPAET. È il messaggio che emerge dal primo rapporto ACER sui Sistemi e Procedure di Sorveglianza del Mercato per le Persone che Organizzano o Eseguono Professionalmente Transazioni (PPAETs) evidenzia, infatti, che le procedure sono il punto forte del sistema, mentre i sistemi informatici sono il tallone d’Achille. Solo circa un terzo dei PPAET che hanno risposto al questionario inviato dall’Autorità dispone di un’unità di sorveglianza dedicata, la maggior parte del personale addetto non è assegnato esclusivamente a questi compiti. Il terzo problema è che solo un terzo degli operatori utilizza sistemi di sorveglianza professionali, mentre la maggioranza si serve di strumenti sviluppati internamente.

A questo si aggiunge il fatto che solo il 60% degli intervistati ha procedure chiare e formalizzate che coprono l’intero ciclo di sorveglianza: rilevamento, analisi, notifica e deterrenza. Infine, i sei PPAET più grandi gestiscono circa il 90% dei volumi scambiati su base non bilaterale, evidenziando una concentrazione di mercato.

I DATI DELLA SORVEGLIANZA DEL TERZO TRIMESTRE

Il volume totale degli scambi sui mercati organizzati nel terzo trimestre 2025 è stato di 61.264 TWh, in aumento dell’11,83% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (54.781 TWh). La crescita è stata spinta principalmente dai mercati forward del gas naturale, che hanno totalizzato 51.270 TWh, circa l’83,69% del volume totale scambiato. Il numero di partecipanti attivi, invece, ha raggiunto quota 2.645, in aumento rispetto ai 2.442 dell’anno scorso.

LE SANZIONI DELL’ACER

Alla fine del terzo trimestre 2025, ACER aveva 444 casi REMIT sotto revisione, relativi a potenziali violazioni. Inoltre, nel periodo compreso tra ottobre 2024 e settembre 2025, sono state notificate alle NRA competenti 31 istanze di comportamento sospetto. Tra le decisioni sanzionatorie pubblicate dalle NRA negli ultimi quattro trimestri figurano: l’accordo tra ARERA ed Enel per rimediare alle violazioni dell’Articolo 4 (Decisione finale senza sanzione pecuniaria), 8.000.000 euro a Danske Commodities A/S per violazione dell’Articolo 5 (attualmente in appello), 4.000.000 euro a Equinor ASA per violazione dell’Articolo 5 (attualmente in appello), 6.000.000 euro a Gesternova S.A. e 1.500.000 euro a Axpo Iberia S.L. per violazione dell’Articolo 5 (entrambe in appello). Nel Q3 2025, 22 RRM diversi hanno aperto 34 rapporti di contingenza per questioni relative alla segnalazione dei dati, in particolare la capacità di segnalare, ma senza soddisfare tutti i requisiti RRM (come completezza o accuratezza).

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