Advertisement Skip to content
Acqua

Acqua, ecco le innovative strategie di gestione dei mercati emergenti

Grazie a nuove strategie governative, iniziative pubblico-private e miglioramenti nelle tecnologie di monitoraggio, i mercati emergenti stanno modernizzando le proprie reti di gestione e distribuzione dell’acqua

Con gli eventi meteorologici estremi come la siccità o le inondazioni che stanno diventando sempre più comuni a causa del cambiamento climatico, i Paesi di tutto il mondo sono alla ricerca di soluzioni innovative per la gestione dell’acqua.

LA SICCITÀ DELL’ESTATE 2022

La scarsità d’acqua ha conquistato i titoli dei giornali globali la scorsa estate, quando l’Europa ha vissuto la peggiore siccità degli ultimi 500 anni e il fiume Yangtze in Cina ha raggiunto livelli record, facendo deragliare le operazioni di energia idroelettrica. Altrove, delle inondazioni diffuse hanno colpito la Nigeria, l’India, il Pakistan e altre parti del mondo.

A causa della crescita della popolazione, dei cambiamenti climatici e dell’aumento delle tecnologie energetiche pulite ad alta intensità idrica, secondo la banca d’investimento americana Morgan Stanley si prevede che entro il 2030 il divario tra l’offerta e la domanda di acqua rinnovabile raggiungerà il 40%. Le Nazioni Unite stimano che, entro il 2050, la siccità potrebbe colpire oltre i tre quarti della popolazione mondiale.

L’ACCESSO ALL’ACQUA POTABILE

Tuttavia, si stanno compiendo dei progressi, con la percentuale della popolazione mondiale con accesso all’acqua potabile gestita in modo sicuro a casa che tra il 2016 e il 2020 è passata dal 70% al 74%. Si stima inoltre che, solo nel 2020, abbiano avuto accesso all’acqua 107 milioni di persone.

Grazie a nuove strategie governative, iniziative pubblico-private e miglioramenti nelle tecnologie di monitoraggio, i mercati emergenti stanno modernizzando le proprie reti di gestione e distribuzione dell’acqua, lavorando per limitare gli sprechi e conservare ed aumentare le fonti esistenti.

TECNOLOGIE DI MONITORAGGIO

Nelle aree con limitazioni idriche, la riduzione della perdita idrica – nota anche come acqua non redditizia (non-revenue water – NRW) in genere è più conveniente rispetto all’aumento dell’offerta. Nuove tecnologie – come i contatori intelligenti e le reti di sensori – possono aiutare a limitare le perdite e mitigare la potenziale contaminazione.

I contatori intelligenti (smart meters) offrono una soluzione IoT alla NRW, monitorando la distribuzione e l’utilizzo dell’acqua e aiutando ad identificare inefficienze e casi di perdite e furti. La società di analisi di mercato Transforma Insight stima che entro il 2030  saranno implementati a livello globale 700 milioni di contatori d’acqua intelligenti.

Fondata nel 2017, la startup egiziana Pylon offre dei servizi di misurazione intelligente su abbonamento alle società idriche ed energetiche in Egitto e nelle Filippine, con piani di espansione in Africa e nel sud-est asiatico. La società – che lo scorso anno ha raccolto 19 milioni di dollari in un round di finanziamento iniziale – sfrutta l’infrastruttura della rete intelligente per aiutare i suoi clienti a ridurre le perdite d’acqua di circa il 22%, abbastanza per servire 40 milioni di persone al giorno. I sensori possono svolgere anche un ruolo fondamentale nel migliorare gli sforzi di risanamento, identificando i potenziali contaminanti.

La società di tecnologia di monitoraggio dell’acqua con sede negli Stati Uniti Virridy, ad esempio, mira ad utilizzare gli investimenti di un round di finanziamento di serie A da 5,5 milioni di dollari del giugno 2022 per sviluppare nell’acqua dei sensori E-coli. La società gestisce già una rete di monitor dell’acqua da pozzo collegati via satellite per aumentare la resistenza alla siccità in Etiopia, Kenya, Nigeria, Ruanda, Sierra Leone e Uganda.

Le infrastrutture obsolete o insufficienti sono una delle principali cause della NRW, con i mercati emergenti che, secondo la Banca mondiale, perdono circa 45 milioni di metri cubi al giorno a causa di perdite da reti di distribuzione obsolete.

Nel 2022 Manila Water, la società di servizi idrici responsabile della capitale filippina, ha ridotto la NRW al 12,7%, ben al di sotto dello standard della Banca mondiale del 25% e alla pari con i livelli NRW di Giappone e dell’Europa occidentale. L’azienda ha utilizzato un mix di misurazione moderna e riparazione delle infrastrutture, con solide reti di comunicazione con le parti interessate locali che consentono delle risposte rapide a perdite o furti.

Oltre a limitare la NRW municipale, affrontare le inefficienze nei sistemi di irrigazione è un passo importante per garantire la sicurezza idrica globale. Con circa il 70% dell’utilizzo globale di acqua dedicato all’agricoltura, il miglioramento del monitoraggio e le pratiche agricole più sostenibili nei mercati emergenti stanno contribuendo a rafforzare la sicurezza alimentare in tutto il mondo.

STRATEGIE DI CONSERVAZIONE

Garantire l’accesso universale e la gestione sostenibile dell’acqua pulita e dei servizi igienico-sanitari entro il 2030 è al centro dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite 6 (SDG 6). Per aiutare ad organizzare gli sforzi globali per la gestione sostenibile dell’acqua in impegni attuabili, nel marzo scorso a New York si è tenuta la prima conferenza delle Nazioni Unite sull’acqua in 50 anni.

Su scala nazionale, negli ultimi anni un certo numero di Paesi ha dato la priorità alla gestione dell’approvvigionamento idrico, con piani governativi e nuovi accordi di finanziamento volti a garantire un migliore accesso all’acqua.

Nel dicembre 2022 il primo ministro del Vietnam ha approvato uno schema di pianificazione delle risorse idriche per il 2021-2030 che include gli obiettivi di ridurre al 10% le perdite idriche nelle attività di approvvigionamento e aumentare i tassi di accesso all’acqua pulita al 95-100% per le aree urbane e al 65% per le zone rurali zone entro il 2025.

L’Arabia Saudita – che ha il terzo più alto consumo di acqua pro capite al mondo dopo Stati Uniti e Canada – mira a ridurne l’utilizzo del 43% entro la fine del decennio, in linea con la Saudi Vision 2030. All’inizio del 2023 il Paese arabo ha annunciato la gara d’appalto di 6 progetti di trattamento delle acque reflue nell’ambito di schemi di partenariato pubblico-privato (PPP) per aiutare a migliorare le infrastrutture del Paese e ridurre la NRW.

Al fine di migliorare l’accesso all’acqua, Paesi come l’Arabia Saudita hanno investito in impianti di desalinizzazione, soprattutto perché l’industria tenta di ridurre la propria impronta di carbonio e mercificare le acque reflue. Il finanziamento è fondamentale per il successo dei progetti di gestione idrica, con l’OCSE che stima i costi di 1 trilione di dollari all’anno (l’1,21% del PIL globale) per raggiungere l’obiettivo SDG 6. Oltre alla spesa pubblica, i contratti basati sulle prestazioni offrono un’opportunità di finanziamento chiave, incentivando società in base al loro record di riduzione della NRW.

Ho Chi Minh City – l’area urbana più popolosa del Vietnam, a rischio di inondazioni e scarsità di acqua dolce – ha utilizzato questo modello di appalto per migliorare la sua distribuzione idrica e le infrastrutture igienico-sanitarie, risparmiando alla città circa 122 milioni di litri di acqua al giorno.

Nel marzo 2023 la società di investimento globale Metito e British International Investment, l’istituto finanziario per lo sviluppo del Regno Unito, hanno annunciato il lancio della piattaforma Africa Water Infrastructure Development, che mira a finanziare progetti idrici sostenibili in tutta l’Africa e ad aumentare la sicurezza idrica complessiva del continente. Il primo asset della piattaforma – un impianto di trattamento delle acque superficiali da 40.000 metri cubi al giorno a Kigali, in Ruanda – fornisce il 25% dell’approvvigionamento di acqua potabile della città ed è il primo impianto gestito da PPP nell’Africa subsahariana al di fuori del Sudafrica.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su