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Agsm

Agsm-Aim: Dolomiti torna a chiedere di entrare nella partita

La Procura di Verona avvia accertamenti dopo due esposti sull’operazione con Agsm, Aim e A2a

“Raffica d’incontri e riunioni sul futuro di Agsm: da Trento, intanto, arrivano nuove ‘disponibilità’ ad entrare nell’operazione ma restano da sciogliere diversi nodi politici, anche all’interno della maggioranza”. È quanto riferisce il Corriere di Verona dando conto dell’incontro di ieri tra i consiglieri comunali di maggioranza con gli uomini di Roland Berger per ascoltare una relazione sull’operazione con A2A e Aim “condita con numerose slide piene zeppe di cifre e dati, anche se il vero problema da risolvere resta quello politico”.

LE PERPLESSITÀ

“Lega, Fratelli d’Italia e Verona Domani hanno espresso nelle ultime settimane una serie di perplessità, che al momento non paiono essere rientrate e che potrebbero trovare eco nel dibattito che questo pomeriggio si svolgerà (per via telematica) nel consiglio comunale straordinario chiesto dalla minoranza sulla grande aggregazione tra la stessa Agsm, Aim Vicenza e il colosso lombardo A2A – ha precisato il quotidiano -. Il più aggrovigliato di questi nodi rimane quello sulla ‘gara pubblica’ per scegliere il nuovo partner. Agsm e Aim hanno annunciato un mese di incontri con gli altri big del settore interessati: le lettere d’invito a questi incontri sono partite, e la prima risposta è già arrivata da Trento: Dolomiti Energia holding (Deh) torna infatti a chiedere di entrare nella partita con una proposta messa nero su bianco. A differenza di un anno fa, l’altoatesina Alperia non l’ha invece fatto, almeno sinora”.

LE DUE CONDIZIONI IRRINUNCIABILI

“L’ipotesi di aggregazione tra Agsm, Aim e A2A pone peraltro 2 condizioni definite ‘irrinunciabili»’: l’apporto di nuovi asset (tra cui un termovalorizzatore, che nel caso di A2A sarebbe quello in provincia di Pavia) e l’impegno affinché la nuova nascente multiutility (MuVen) diventi il punto di riferimento ‘in via esclusiva’, da parte di tutti gli aderenti, per tutte le operazioni di sviluppo in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Secondo Agsm, nessun’altra possibile concorrente all’aggregazione potrebbe portarle in dote entrambe. Ma gli oppositori insistono sull’obbligo di verificarlo con una gara”.

L’ANAC E LA PROCURA DI VERONA

“La lettera dell’Anac è della settimana scorsa, ma ad essa si aggiungono adesso sussurri e grida sul fronte giudiziario. Di fronte alle tante illazioni, l’unica voce autorevole che può dire con ragion veduta come stiano realmente le cose è il procuratore di Verona Angela Barbaglio. ‘Al momento – dichiara il capo della Procura al Corriere di Verona – confermo unicamente l’avvio di una serie di accertamenti preliminari ad ampio raggio in merito all’iter e ai passaggi finora seguiti dell’ambito del procedimento amministrativo per la fusione’. Una sorta di atto dovuto, quello della magistratura scaligera, dopo la presentazione in Procura di due esposti firmati dall’ex sindaco Flavio Tosi e dall’ex presidente di Agec Michele Croce”, ha concluso il quotidiano

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