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Agsm, parte il toto-nomi per la presidenza: Montagna in pole

Le forze politiche prendono posizione: la Lega esulta per l’addio di Finocchiaro da Agsm. Il Pd parla di danno alla città

“Uragano di reazioni politiche dopo le dimissioni di Daniele Finocchiaro da presidente di Agsm. E’ già partito l’inevitabile tam tam sul possibile successore, e se alcuni davano per scontato che fosse un esponente della Lega, così potrebbe non essere, e tra i nomi che circolano, al momento, c’è in primo piano quello di Alessandro Montagna (Battiti) attuale presidente di Megareti. Il sindaco ha detto che la nomina arriverà nelle prossime settimane, ma intanto le forze politiche prendono posizione”. È quanto si legge sul Corriere di Verona.

COSA DICONO LEGA, PD E FDI

La Lega “esulta dopo essere stata, negli ultimi mesi, la ‘nemica numero uno’ di Finocchiaro. Ed il commento del leader del Carroccio, Nicolò Zavarise, conferma quella linea. (…) Dal fronte opposto il Pd afferma che ‘le dimissioni erano inevitabili, non avendo più maggioranza in Cda già da giugno, ma rappresentano un grave danno per la città, in quanto bloccano un percorso di rafforzamento della nostra principale multiutility’. (…) Massimo Giorgetti, anch’egli di FdI, sostiene peraltro che ‘le dimissioni di Finocchiaro sono una sconfitta per Verona, un duro colpo alla credibilità della città’ aggiungendo che ‘l’errore strategico è del sindaco’”, prosegue il quotidiano.

GLI ALTRI PARTITI

“Secondo Tommaso Ferrari (Traguardi) ‘le dimissioni di Finocchiaro sono l’ennesima sconfitta per Sboarina’ mentre Orietta Salemi (Italia Viva), sostiene che ‘questa amministrazione doveva uscire dalla miopia di una non scelta, ma il coraggio, se uno non ce l’ha, mica se lo può dare, così i professionisti se ne vanno e la città è sempre più povera’”, conclude il quotidiano.

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