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Net Zero

AIE: ecco come potremo raggiungere il net zero entro il 2100

L’Agenzia Internazionale dell’Energia ha delineato quattro scenari di politiche e investimenti immediati che sono necessari per prevenire il riscaldamento globale più pericoloso entro il 2100

L’energia pulita è diventata così poco costosa e gli obiettivi di politica climatica così comuni che, insieme, potenzialmente possono abbassare il riscaldamento globale previsto a 1,7°C rispetto ai livelli preindustriali entro il 2100. Ad affermarlo è l’Agenzia Internazionale per l’Energia che, in una nota di ricerca pubblicata oggi, ha sottolineato che il tempo per evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico sta per scadere.

LE EMISSIONI DI CO2 NEL 2022 E L’IMPEGNO DI BIDEN

Nonostante un calo temporaneo al culmine della pandemia Covid nel 2020, lo scorso anno le emissioni globali di anidride carbonica legate all’energia sono salite ad un livello record di 36,8 miliardi di tonnellate. “La finestra su un percorso credibile per limitare il riscaldamento a 1,5°C nel 2100 si sta rapidamente chiudendo”, hanno scritto gli autori, riferendosi all’obiettivo dell’accordo di Parigi per contenere l’aumento della temperatura globale.

La pubblicazione del rapporto coincide con il Major Economies Forum di Washington, a cui parteciperanno i Paesi responsabili dell’80% del prodotto interno lordo globale e delle emissioni di gas serra. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha utilizzato la piattaforma per aumentare l’ambizione di tagli all’inquinamento più aggressivi e maggiori finanziamenti per aiutare i Paesi in via di sviluppo a costruire delle infrastrutture pulite.

 L’AIE ha delineato quattro scenari di politiche e investimenti immediati che sono necessari per prevenire il riscaldamento globale più pericoloso entro il 2100. Le principali conclusioni presumono che i governi rispetteranno completamente tutti i loro impegni sul clima in tempo, anche se “finora sono state messe in atto delle politiche limitate”, ha scritto di recente un gruppo scientifico delle Nazioni Unite.

PIÙ ELETTRICITÀ DA FONTI PULITE

In primo luogo, il settore energetico deve generare più elettricità con fonti pulite, aumentare l’efficienza ed elettrificare i consumatori di gas, come i veicoli e le caldaie domestiche. Entro il 2030, le installazioni di energia rinnovabile devono triplicare rispetto al record di 275 terawattora distribuito nel 2022. Le auto elettriche – che lo scorso anno hanno rappresentato il 14% delle vendite – entro la fine del decennio devono conquistare il 60% della quota di mercato.

ELIMINARE LA DEFORESTAZIONE ENTRO IL 2030

I Paesi devono eliminare la deforestazione entro il 2030, come 145 di loro si sono impegnati a fare ai vertice dell’ONU sul clima a Glasgow nel 2021. L’agricoltura, la silvicoltura e altri usi del suolo costituiscono circa un quinto dell’inquinamento da gas serra, principalmente da metano e protossido di azoto.

DIMINUZIONE DEI GAS SERRA DIVERSI DALLA CO2

I gas serra diversi dalla CO2 dell’industria e dell’agricoltura devono diminuire almeno tanto velocemente quanto previsto dal patto ONU del 2016 raggiunto in Ruanda, che riguarda i gas refrigeranti che intrappolano il calore nell’atmosfera.

I SISTEMI DI CATTURA E STOCCAGGIO DI CARBONIO

Infine, l’AIE ha affermato che i Paesi devono muoversi più rapidamente per installare infrastrutture di cattura e stoccaggio del carbonio per impianti industriali inquinanti e costruire operazioni per catturare la CO2 direttamente dall’aria. Nello scenario net zero più aggressive dell’AIE, i 300 milioni di tonnellate di CO2 che si prevede di catturare nel 2030, entro il 2100 dovranno quadruplicare.

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