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Oil&gas

Al via accordi per i campi di Dunga e Abay in Kazakhstan

Interessate la francese Total e l’italiana Eni che vedranno estesi i termini della condivisione della produzione del campo per 15 anni dal 2024 al 2039

L’accordo sull’estensione dei termini della condivisione della produzione dei campi di Dunga e Abay in Kazakhastan per altri 15 anni – dal 2024 al 2039 – è stato siglato dal governo kazako e dalle compagnie francese e italiana Total ed Eni nel corso di una cerimonia a Nur-Sultan. Grazie all’intesa sarà possibile produrre ulteriori 9 milioni di tonnellate di petrolio.

CONCORDATA L’ATTUAZIONE DELLA FASE 3 DI SVILUPPO DEL GIACIMENTO

eniLe parti hanno concordato anche l’attuazione della fase 3 di sviluppo del giacimento, in base al quale le società investiranno circa 300 milioni di dollari, che aumenteranno il livello massimo della produzione di petrolio dagli attuali 600 mila a 850 mila tonnellate all’anno. Fra le principali condizioni dell’accordo figurano gli obblighi delle imprese di fornire parte del petrolio estratto al mercato interno del Kazakhstan e finanziare progetti di infrastrutture sociali per almeno un milione di dollari all’anno.

INTESA SULLO SFRUTTAMENTO DEL MAR CASPIO

Firmato anche un protocollo sulla licenza di sfruttamento del sottosuolo per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi nel quadro delle attività congiunte del settore offshore di Abay nel Mar Caspio tra il primo viceministro dell’energia Makhambet Dosmukhambetov, il vicepresidente del consiglio di amministrazione di KazMunayGaz Kurmangazy Iskaziyev e il vicepresidente esecutivo di Eni per la regione centroasiatica Luca Vignati. Il progetto sosterrà gli investimenti in esplorazione e produzione di idrocarburi nel settore kazakho del Mar Caspio. Eni e KMG deterranno entrambe una quota del 50% del blocco di Abay ed Eni si farà carico della quota dei costi di KazMunayGas durante il periodo esplorativo. Il blocco sarà operato dalla “Isatay Operating Company”, una joint venture equamente partecipata da Eni e KMG e grazie alla quale le due società, che operano anche nel blocco di Isatay, riusciranno a massimizzare ulteriormente le sinergie e l’efficienza operativa.

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