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Al via la procedura per la comunicazione delle modifiche su CER e autoconsumo

Come si legge sul sito del GSE, “le modifiche effettuate saranno tenute in considerazione ai fini del calcolo del conguaglio con decorrenza dalla data più recente tra quella in cui le modifiche sono effettivamente avvenute e la data di invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso”

Da oggi è possibile inviare le richieste per le modifiche apportate alle Configurazioni di autoconsumo diffuso. Le richieste – si legge sul sito del GSE – possono essere effettuate dai referenti delle configurazioni con contratto attivo compilando i seguenti modelli:

– aggiunta impianti/UP ed eventuali punti in prelievo con relative tabelle dati

– aggiunta soli punti in prelievo e relativa tabella dati

“La documentazione – spiega ancora il sito web del GSE – va inviata alla casella di posta elettronica certificata acce@pec.gse.it, seguendo le indicazioni riportate nei modelli indicati. Le modifiche effettuate saranno tenute in considerazione ai fini del calcolo del conguaglio con decorrenza dalla data più recente tra quella in cui le modifiche sono effettivamente avvenute e la data di invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso sul Portale SPC. Nel caso di invio della comunicazione oltre 120 giorni da oggi, sarà considerata come data di effettiva modifica quella di invio della comunicazione.

Per le modifiche alle configurazioni qualificate ai sensi del meccanismo transitorio è invece già possibile inviare la richiesta di modifica tramite il Portale SPC, effettuando una nuova richiesta di accesso al Servizio per l’Autoconsumo Diffuso nell’ambito della quale dovranno essere indicati tutti gli impianti e i punti di connessione della configurazione, sia quelli già comunicati nell’ambito del meccanismo transitorio sia quelli nuovi”.

COSA SONO LE CER – COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI

Una CER – Comunità Energetica Rinnovabile è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali (incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale) che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità.

In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia. L’obiettivo principale di una CER è quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai propri membri o soci e alle aree locali in cui opera, attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile.

LE NOVITÀ PER ACCEDERE AGLI INCENTIVI PER LE CER

Ad inizio marzo, partecipando al Key Energy di Rimini, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, aveva dichiarato che la data ultima per inviare la domanda viene spostata dal 31 marzo al 30 novembre. Pichetto aveva spiegato che “un provvedimento è già stato firmato, si sta lavorando all’innalzamento da 5mila a 30mila abitanti la dimensione dei comuni nei cui territori possono sorgere gli impianti incentivati. Infine, abbiamo ridefinito la platea, includendo i soggetti giuridici che non erano bene inquadrati nel documento iniziale, come consorzi ed enti di bonifica”.

Finora il contributo a fondo perduto del 40%, derivante da fondi PNRR, poteva essere erogato solo per impianti in progetto in comuni al di sotto dei 5mila abitanti, mentre ora la potenziale platea di richiedenti si allarga. Il ministro Pichetto ha comunicato anche l’inserimento dell’autoconsumo a distanza come ulteriore stimolo allo sviluppo delle comunità, parlando di “flessibilità al traguardo di giugno 2026, che è la data di chiusura: se a quella scadenza io ho finito e ho comunicato il fine lavori, va bene”.

IN ITALIA GIÀ 400 COMUNITÀ ENERGETICHE

Alla cerimonia di apertura di Key Energy è intervenuto anche il presidente del GSE, Paolo Arrigoni, che ha spiegato: “da gennaio 2024 sono arrivate oltre 2.000 domande per il contributo in conto capitale (per impianti in Comuni sotto i 5.000 abitanti) e oltre 750 domande di qualifica di CER, 400 delle quali sono state approvate”.

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