Il gruppo prenderà parte a 41 progetti su generazione di idrogeno, celle a combustibile, stoccaggio, trasporto e distribuzione di idrogeno e applicazioni per utenti finali, in particolare nel settore della mobilità.
In tutto partecipano 15 paesi europei e 35 aziende del calibro di Alstom e Daimler, e per l’Italia di Ansaldo, Enel e Fincantieri (e tra gli altri Bosh, Orstede Plastic Omnium solo per citarne alcune) al progetto da 5,4 miliardi di euro approvato dalla Commissione Ue sull’idrogeno.
IL PROGRAMMA IPCEI HY2TECH
L’obiettivo di IPCEI Hy2Tech, questo il nome del nuovo programma, è quello di rafforzare la competitività europea nel settore attirando investimenti privati per almeno altri 8,8 miliardi di euro.
I 27 negli ultimi anni ha dato il via libera a progetti finanziati congiuntamente in batterie, microelettronica e infrastrutture, etichettando tali schemi come importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI) soggetti a norme più flessibili sugli aiuti di Stato.
41 PROGETTI
Il gruppo prenderà parte a 41 progetti nell’ambito dello schema dell’idrogeno. Il progetto riguarderà la generazione di idrogeno, celle a combustibile, stoccaggio, trasporto e distribuzione di idrogeno e applicazioni per utenti finali, in particolare nel settore della mobilità.
VESTAGER: IDROGENO HA ENORME POTENZIALE
“L’idrogeno ha un enorme potenziale per il futuro. È una componente indispensabile per la diversificazione delle fonti energetiche e la transizione verde – ha affermato in una nota la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager -. Investire in tali tecnologie innovative può tuttavia essere rischioso per uno Stato membro o per una sola azienda”.
BRETON: CONSENTE DI AUMENTARE LA NOSTRA INDIPENDENZA DAI FOSSILI
Il progetto sottolinea anche l’allontanamento del blocco dai combustibili fossili, ha affermato il capo dell’industria dell’UE Thierry Breton: “Consente la transizione pulita delle industrie ad alta intensità energetica e aumenta la nostra indipendenza dai combustibili fossili”.