Modello d’asta diverso rispetto a quello implementato per le microimprese, nell’ottica di favorire esiti di gara per quanto possibile concorrenziali
Arera ha posto in consultazione – fino al 12 giugno – un documento per il Servizio a tutele graduali per i clienti domestici non vulnerabili del settore dell’energia elettrica. Gli orientamenti dell’Authority riguardando le condizioni di erogazione del servizio a tutele graduali destinato ai clienti finali domestici non vulnerabili e alle modalità di assegnazione di detto servizio.
SERVIZIO A TUTELE GRADUALI RICALCA SISTEMA DESTINATO A MICROIMPRESE
Nel primo caso “gli orientamenti formulati ricalcano sostanzialmente la disciplina del servizio a tutele graduali destinato alle microimprese di cui alla deliberazione 208/2022/R/eel anche in considerazione delle similarità (sotto il profilo dei livelli di consumo individuali) con tale tipologia di imprese. Si pensi ad esempio come il consumo medio annuo delle microimprese servite in maggior tutela fino a marzo 2023 era di 2.800 kWh mentre quello dei clienti domestici è di circa 2.000 kWh. Rispetto alla totalità delle microimprese circa il 62% ha una potenza impegnata fino a 3 kW mentre nel caso dei clienti domestici tale valore si attesta intorno a circa l’88%”.
PROCEDURE CONCORSUALI CON MODELLO D’ASTA CHE FAVORISCE CONCORRENZA
In relazione alla linea di intervento sulle modalità di assegnazione del servizio di tutele graduali, “l’Autorità intende disporre l’assegnazione del servizio attraverso procedure concorsuali, in continuità con quanto fatto finora, ma ricorrendo a un diverso modello d’asta rispetto a quello implementato per le microimprese, nell’ottica di favorire esiti di gara per quanto possibile concorrenziali stante l’attuale contesto caratterizzato da un numero di punti di prelievo da acquisire in un’unica soluzione molto elevato rispetto al numero di operatori potenzialmente attivi nell’asta e alla loro dimensione media di molti dei maggiori operatori di mercato”.
Anche con riferimento alle regole di ammissione alle procedure concorsuali nonché ai criteri di identificazione delle aree di assegnazione del servizio Arera intende “replicare in generale quanto già implementato per le precedenti aste valutando tuttavia la revisione di taluni aspetti proprio nell’ottica di contemperare al meglio la duplice esigenza, da un lato, di selezionare soggetti affidabili e dall’altro di promuovere un’adeguata partecipazione in considerazione del numero di clienti finali di gran lunga superiore (circa 5 milioni e mezzo) rispetto a quello delle precedenti aste (circa 1 milione e mezzo)”.
TRE MESI PER ESPLETARE TUTTE LE ATTIVITA’ OPERATIVE AGLI ESERCENTI IL SERVIZIO
Infine, con riferimento al periodo intercorrente tra l’esecuzione di dette procedure e il trasferimento dei punti di prelievo ai nuovi esercenti selezionati tramite asta, l’Autorità “intende identificare un arco temporale di tre mesi, come per le precedenti procedure concorsuali relative alle microimprese, in modo da accordare agli operatori un tempo congruo per l’espletamento di tutte le attività necessarie a permettere l’operatività degli esercenti”.