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Eolico

L’Asia-Pacifico è il centro della crescita dell’eolico

Secondo il GWEC, l’Asia-Pacifico vale il 60 per cento della nuova capacità eolica installata a livello globale

Secondo il Global Wind Energy Council (GWEC), associazione di categoria che rappresenta l’industria dell’energia eolica, nel 2020 la Cina ha installato la cifra record di 52 gigawatt di nuova capacità eolica. Il numero delle installazioni è stato doppio rispetto al 2019, con un focus geografico sull’entroterra del paese e una concentrazione temporale delle installazioni verso la parte finale dell’anno, prima della scadenza dei sussidi per l’eolico onshore.

IL RUOLO DELLA CINA

Nel 2020 la Cina ha rappresentato da sola oltre il 90 per cento della capacità eolica installata nell’intera regione dell’Asia-Pacifico. Trainata da Pechino, la crescita delle installazioni eoliche a livello regionale è stata del 78 per cento, per un totale di 56 GW.

QUANTO VALE L’ASIA-PACIFICO

L’Asia-Pacifico, scrive il GWEC, vale il 60 per cento della nuova capacità eolica installata a livello globale.

La regione dispone ora, nel complesso, di quasi 347 GW di capacità eolica, la quota più grande al mondo. Solo la Cina ha più capacità dell’intera Europa, Africa, Medio Oriente e America latina messe insieme.

IL CALO DEI COSTI DELL’ENERGIA EOLICA

La crescita dell’energia eolica è trainata sia dal calo dei costi, sia dagli impegni presi dai vari governi per la neutralità carbonica o comunque per il taglio delle emissioni inquinanti. Secondo una stima della società di consulenza americana Lazard, il costo livellato dell’elettricità – il costo medio necessario a mantenere un impianto nel corso della sua vita utile, in rapporto alla quantità di energia generata – per l’eolico onshore va dai 26 ai 54 dollari per megawattora, meno del carbone (65-159 dollari per MWh) e del gas naturale (44-73 MWh).

LA CRESCITA IN CINA

Il GWEC sostiene che la capacità eolica in Cina continuerà a crescere, nonostante la fine dei sussidi per l’eolico a terra. Il paese si è impegnato ad azzerare le proprie emissioni nette entro il 2060, e l’associazione prevede pertanto che nel 2021 le installazioni non scenderanno al di sotto dei 40 GW. Per quanto riguarda invece l’eolico offshore, il GWEC sostiene che rappresenteranno almeno il 10 per cento del totale delle nuove installazioni nei prossimi anni.

LA SITUAZIONE IN INDIA

Dopo la Cina, il paese dell’Asia-Pacifico che ha installato più impianti eolici nel 2020 è stato l’India, con 1,1 GW di nuova capacità. Rispetto agli anni precedenti, tuttavia, c’è stato un rallentamento delle installazioni, che l’anno scorso sono scese al livello più basso dal 2004. Il calo è dovuto principalmente alla pandemia di coronavirus: secondo BloombergNEF, per il 2020 era prevista l’entrata in funzione di parchi eolici per circa 2 GW, che è stata tuttavia rimandata fino al 2021.

AUSTRALIA, GIAPPONE E COREA DEL SUD

Dopo la Cina e l’India, viene l’Australia con 1 GW di nuove installazioni; poi il Giappone, con 449 megawatt, e la Corea del sud, con 160 MW. Sia Tokyo che Seul hanno annunciato di voler raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e hanno fissato target ambiziosi per l’aumento della capacità eolica. Il Giappone, ad esempio, vuole installare 45 GW di capacità eolica offshore entro il 2040; la Corea del sud, invece, ha intenzione di costruire il più grande parco eolico offshore entro il 2030, dalla capacità di 8,2 GW.

IL SUD-EST ASIATICO: UN MERCATO PROMETTENTE

Il GWEC considera il Vietnam – con 125 MW di capacità aggiunta nel 2020 – uno dei mercati più promettenti della regione. Rimanendo nel Sud-est asiatico, l’associazione menziona anche le potenzialità di Thailandia, Indonesia e Filippine.

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