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Auto, crisi per il Covid-19: Fi chiede al governo interventi

L’interrogazione del forzista Sestino Giacomoni chiede un robusto aumento dei fondi per la rottamazione dei veicoli, allargando l’incentivo non solo alle auto elettriche e ibrideSettore auto in crisi e drammatico calo delle vendite in Italia a causa del coronavirus. Da queste premesse è partita l’interrogazione del forzista Sestino Giacomoni al governo che ha chiesto al governo se “sia a conoscenza della drammatica situazione che sta investendo il settore automobilistico e quali iniziative urgenti e non più procrastinabili intenda assumere, alla luce di quanto evidenziato in premessa, per provare a rilanciare una filiera che dà lavoro a oltre 160.000 persone nel nostro Paese e a tutto il suo indotto”.

-85% a MARZO

Giacomoni ha premesso, infatti, che secondo “i dati diffusi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, a marzo 2020 diminuiscono dell’85 per cento le immatricolazioni di autovetture; ciò rappresenta il più grave calo di sempre nel mercato dell’automotive che rappresenta una delle filiere più strategiche del sistema Paese”.

SENZA INTERVENTI -500 MILA IMMATRICOLAZIONI NEL 2020

“La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da Covid-19, con gli effetti che si stanno abbattendo sull’economia nazionale e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, che ne potrebbe seguire, porterà verosimilmente nei mesi di aprile e maggio 2020 a un sostanziale azzeramento delle immatricolazioni di veicoli in Italia – ha aggiunto il forzista -. Secondo l’Unrae, in assenza di profondi e significativi interventi di sostegno sul settore auto, il 2020 potrebbe chiudersi con meno 500 mila immatricolazioni di veicoli, lasciando sul campo quasi 1 punto di prodotto interno lordo e un ulteriore aggravamento dello stato di anzianità del mercato circolante, uno dei più vecchi e pericolosi d’Europa; l’impatto sull’economia del lavoro sulla filiera è stimato dagli operatori in una perdita di circa il 15-20 per cento della forza lavoro”.

NECESSARI INCENTIVI

“Oltre alle ancora non chiare misure di sostegno finanziario per proteggere la liquidità delle imprese ed evitare il crollo dell’intero sistema, si rendono necessari un robusto aumento dei fondi per la rottamazione dei veicoli, allargando l’incentivo non solo ai veicoli elettrici e ibridi, e l’allineamento della fiscalità delle auto aziendali ai principali Paesi europei – ha concluso Giacomoni -. Appare chiaro che la situazione di crisi in cui versa il mercato dell’automotive produrrà degli effetti a catena che si estenderanno a tutto il suo indotto, senza considerare la necessità di avviare un percorso di sostituzione, con appositi incentivi e strumenti di sostegno nei confronti dei soggetti economicamente più deboli, di tutto il parco automobilistico inquinante presente in Italia”.

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