Andrea Zaghi in Commissione Finanze ne ha parlato nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dell’ auto elettrica
“L’auto elettrica è in forte crescita e ha margini di espansione ampi. Il Pniec va nella giusta direzione e crediamo che gli obiettivi, se accompagnati da adeguati politiche pubbliche, possano essere raggiunti. Anche il disegno di legge è un valido punto di partenza e accogliamo con favore i suoi contenuti ma con qualche suggerimento per migliorarlo”. È quanto ha detto il direttore generale di Elettricità Futura Andrea Zaghi in Commissione Finanze nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica. Un tema che sarà affrontato anche nelle commissioni Industria del Senato e Trasporti e Attività produttive della Camera.
UN 2019 IN CRESCITA
“Si tratta di un tema di attualità che nei prossimi anni sarà sempre più parte importante delle nostre vite di cittadini e consumatori – ha esordito Zaghi -. Il 2019 ha registrato una forte crescita delle vendita di auto elettriche, circa il 76% in più rispetto al 2018, vicini alle 18mila unità immatricolate, con un parco auto circolante, in virtù di questo aumento, a +242% nel nostro paese. La percentuale rispetto alle vendite si sta avvicinando all’1% ma ci aspettiamo che nel 2020 e nel 2021, anni in cui i soggetti, le imprese e le compagnie di automotive dovranno andare incontro a limiti più stringenti, verranno messi in commercio molti più modelli, questi numeri possano aumentare ulteriormente”.
SI VENDONO PIU’ FULL ELECTRIC
“A livello di composizione delle vetture elettriche vendute registriamo per il 2019 una netta preponderanza di auto full electric con una fetta di mercato del 62%. Il restante 38% sono plug in hybrid. Questa ripartizione è coerente con il trend globale, in cui il 69% aè totalmente elettrico”, ha spiegato Zaghi.
AUMENTANO LE INFRASTRUTTURE DI RICARICA MA ANCORA LONTANI DAI PAESI PIU’ GRANDI
“Per quanto riguarda le infrastrutture pubbliche e private di ricarica elettrica ne abbiamo circa 11 mila ad oggi in Italia, con un incremento molto importante del 300% rispetto al 2018. Tuttavia i punti di ricarica ‘fast’ sopra i 44kW di potenza ad oggi rappresentano solo il 3% del totale, quelli ‘Quick’ sopra i 21KW sono intorno al 75% del totale. La distribuzione geografica non è omogenea: c’è una maggiore diffusione nel nord ovest, con una diffusione che si sta incrementando nel Lazio e anche nelle principali, in termine della popolazione, regioni del Sud”, ha evidenziato Zaghi.
Per quanto riguarda le prospettive per i prossime anni, il direttore generale di Elettricità Futura si aspetta un “proseguo della crescita del mercato della auto elettriche. Il Bnef dice che da qui al 2040 avremo circa il 55% di auto vendute elettriche”
CALANO I COSTI DELLE BATTERIE
“Per quanto riguarda le batterie c’è stata una riduzione dell’80% del costo negli ultimi anni. Da 1000 dollari a kWh a 200. I principali soggetti che si occupano della questione prevedono un’ulteriore riduzione del 50% del prezzo di oggi. Si tratta di un fattore fondamentale per far si che le auto elettrica possano avere un costo più che competitivo. Queste sono le premesse perché tra massimo di 4-5 anni il costo dell’auto elettrica sia competitivo e anche più conveniente rispetto all’auto tradizionale”, ha ammesso Zaghi.
BENE IL PNIEC
La quota delle rinnovabili nei trasporti dovrebbe raggiungere il 22% rispetto al 5,5% attuale con la Ue che ci chiede di raggiungere il 14%. Tuttavia, “il governo, a nostro avviso lungimirante, ha fissato l’asticella al 22% garantito non solo da auto elettriche ma anche da biocarburanti avanzati – ha aggiunto Zaghi -. In generale Elettricità Futura valuta positivamente l’obiettivo di 6 mln di auto elettriche circolanti al 2030, nell’ultima versione del Pniec è stato ribaltato il rapporto rispetto alla prima versione di 3:1 veicoli plug in rispetto agli elettrici, in scia al trend che sta mostrando il mercato: di questi 4 mln full electric e 2 plug in”.
ALCUNE PROPOSTE DI ELETTRICITÀ FUTURA
“Bisognerà dare in generale una spinta allo sviluppo della mobilità elettrica privata attraverso, ad esempio, obiettivi chiari e vincolanti per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, una semplificazione a livello nazionale per la loro installazione e una armonizzazione delle normative locali per agevolazioni a parcheggi e accessi ztl. Per facilitare poi uno sviluppo anche lato vendita, tramite riduzione costi gestione auto elettriche, si potrebbe pensare di ridurre le componenti regolate delle tariffe per i punti di ricarica pubblici, equipararlo magari a quello che è il costo dell’energia – trasporto oneri sistema – nei privati residenti. Equipararlo o avvicinarlo in modo da abbattere il costo dell’energia elettrica per i trasporti e favorirne uno sviluppo più rapido”, ha precisato Zaghi.
“Altra misura che potrebbe aiutare lo sviluppo del settore potrebbe essere quella della cessione a terzi della detrazione fiscale per il punto di ricarica. Altro elemento su cui lavorare riguarda i fondi assegnati per la realizzazione del Pnire: abbiamo un montante di risorse pubbliche cofinanziato anche della regioni che al momento non sono state utilizzate appieno e ci sono alcune criticità”.
“Siamo assolutamente d’accordo con la volontà del disegno di legge di avere incentivi fiscali per lo sviluppo della mobilità elettrica ma pensiamo che il sostegno economico possa essere ulteriormente rafforzato: abbiamo fatto qualche conteggio e notato che la dotazione pari a 15 mln di euro” per le agevolazioni fiscali per favorire la diffusione dei veicoli alimentati ad energia elettrica “possa arrivare a oltre 30 milioni nel 2021 andando fuori budget”.
“Altro elemento che aiuterebbe è meccanismo cessione detrazione fiscale per chi non è capiente dal punto di vista dell’Irpef. La possibilità cioè di cederlo a soggetti aziendali concessionari o operatori automotive potrebbe dare una spinta ancor maggiore. Nella discussione sulla norma ci permettiamo di proporre due emendamenti, uno per valutare l’estensione dell’esenzione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico o la previsione di un azzeramento per almeno tre anni per incentivare operatori in fase avvio mercato. Infine, un ulteriore suggerimento è estendere credito imposta esistente anche a pmi che vogliono installare colonnine ricarica”, ha concluso Zaghi.