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Auto, il comparto continua a chiedere aiuto al governo

Le vendite di auto elettriche hanno più che raddoppiato la loro quota di mercato anno su anno in tutta Europa nel primo trimestre, raggiungendo il 6,8%

Il mondo dell’auto continua a chiedere con forza al governo incentivi per la rottamazione e l’acquisto di auto e veicoli commerciali. L’appello riunisce ormai tutta la filiera dell’automotive, dalle associazioni ai sindacati. Ieri, per l’ennesima volta, è arrivato l’appello di Unrae alle istituzioni.

UNRAE: LA DISATTENZIONE DEL GOVERNO LASCIA DISARMATI

“Dopo il disastro improvviso nel mese di marzo (-85%) e quello preannunciato di aprile, con l’azzeramento (-98%) delle immatricolazioni di autovetture nel nostro Paese, il mese di maggio stenta a ripartire. Dai dati raccolti nei primi 12 giorni di maggio, gli ordinativi registrano un -70%, e le immatricolazioni un -52%, leggermente migliore grazie a due mesi di arretrati, ma non per questo meno drammatico – ha sottolineato l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri -. Tutti gli altri comparti del settore automotive versano in condizioni ugualmente catastrofiche, nessuno escluso: veicoli commerciali, veicoli industriali, rimorchi e semirimorchi, autobus.La riapertura dei concessionari, a partire dallo scorso 4 maggio, non è bastata a fare riprendere quota a un mercato in profonda crisi. Assistiamo ad una gravissima situazione socio-economica per un intero settore che sostenta oltre 160mila famiglie ed è un asset fondamentale per il PIL italiano (oltre il 10%). La disattenzione del Governo lascia disarmati. Occorre intervenire con urgenza per un rilancio della domanda, prima che sia troppo tardi”.

GLI APPELLI DI ACI, ANFIA E SINDACATI

Due giorni fa era stato il turno di Aci, Anfia e delle organizzazioni sindacali della metalmeccanica Fim-Cisl, Uilm e Fiom a chiedere alle istituzioni l’adozione di misure per superare la crisi causata dal coronavirus e rilanciare il settore automobilistico. In particolare, la richiesta verte sull’adozione di misure “in grado di coniugare le esigenze ambientali e commerciali con quelle industriali e di tutela dei lavoratori della filiera, prevedendo, fra gli altri interventi, anche il sostegno al mercato attraverso incentivi per la rottamazione e l’acquisto di auto e veicoli commerciali eco-compatibili e per lo sviluppo infrastrutturale”.

NEL DL RILANCIO NESSUNA TRACCIA DI INCENTIVI

Per il momento nel Dl Rilancio non c’è traccia di incentivi: si aspettano, probabilmente, indicazioni da Bruxelles per un’azione coordinata in tutta Europa visto che anche negli altri paesi, Germania e Francia in testa, il comparto ha presentato le medesime richieste.

VEICOLI ELETTRICI RADDOPPIANO LA QUOTA DI MERCATO

Nel frattempo le vendite di veicoli elettrici hanno più che raddoppiato la loro quota di mercato anno su anno in tutta Europa nel primo trimestre, raggiungendo il 6,8%, pari a 167.132 autovetture, sullo sfondo di un calo complessivo delle immatricolazioni, secondo i dati dell’associazione dei costruttori ACEA.
“In realtà, le statistiche sono influenzate dal calo delle vendite dei tradizionali motori a combustione interna a causa di COVID-19 – ha detto un trader a S&P Global Platts -. Una volta che le vendite dei produttori tradizionali ricominceranno a salire, quando l’Europa uscirà dai rispettivi lockdown, allora si potrà realmente verificare la quota di mercato”.

COME VANNO LE COSE IN CINA

Come esempio di un paese che sta uscendo dal blocco, la produzione e le vendite di veicoli in Cina ad aprile sono state di 2,102 milioni di unità e 2,07 milioni, rispettivamente in crescita del 46,6% e del 43,5% mese su mese e del 2,3% e del 4,4% rispetto all’anno precedente. Si tratta della prima crescita su base annua del 2020 secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers.
Analogamente, la produzione di aprile e i volumi di vendita di veicoli a nuove tipologie di energia sono aumentate rispettivamente del 60% e del 36% da marzo, ma sono scesi del 22,1% e del 26,5% su base annua a 80.000 unità e 72.000 unità.

DIESEL E BENZINA A PICCO

ACEA ha riferito invece che il numero di auto diesel registrate in tutta l’Ue è sceso del 32,6% nel primo trimestre a 738.392, portando la quota di mercato al 29,9% dal 33,2% di un anno fa. “Tutti i mercati della regione sono andati in declino, in particolare i quattro più grandi: Italia (-49,8%), Francia (-36,6%), Spagna (-33,8%) e Germania (-23,0%). Con la grande maggioranza delle concessionarie europee chiuse a marzo a seguito delle misure di contenimento, anche la domanda di auto a benzina è crollata”, riferisce S&P Global Platts.
Le vendite di auto a benzina sono scese del 32,2% a 1,3 milioni nel primo trimestre. Con l’eccezione di Cipro e della Lituania, tutti i mercati dell’Ue hanno dovuto affrontare cali a due cifre quest’anno, ha detto ACEA.

GLI IBRIDI I PIU’ VENDUTI

Sempre secondo le statistiche, i veicoli elettrici ibridi sono rimasti i più venduti nel segmento dei veicoli a propulsione alternativa, rappresentando il 9,4% del mercato automobilistico totale dell’Ue. Nel primo trimestre sono state registrate circa 232.525 unità, con un incremento del 45,1% rispetto all’anno precedente.

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