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Auto

Auto Ue, per l’Acea la ripresa del mercato nel secondo semestre 2021

L’ACEA chiede una strategia europea realistica sull’accesso alle forniture e alle materie prime necessarie per veicoli all’avanguardia

Dopo un anno che ha visto il più forte calo di sempre nelle vendite di auto dell’Ue a causa della pandemia Covid-19, l’Associazione dei costruttori europei di automobili (ACEA) prevede che il 2021 segnerà un primo passo sulla via della ripresa, con un aumento delle vendite di circa il 10% rispetto al 2020. Le ricadute del Covid dovrebbero persistere nel primo trimestre del 2021, ma il mercato dell’auto dovrebbe riprendersi nella seconda metà dell’anno con i progressi dei programmi di vaccinazione.

ZIPSE: DOBBIAMO LAVORARE CON I RESPONSABILI POLITICI UE

“Ora più che mai è fondamentale lavorare mano nella mano con i responsabili politici dell’Ue per rafforzare la competitività dell’industria automobilistica europea sulla scena globale – ha dichiarato il nuovo presidente dell’ACEA, Oliver Zipse, che è anche CEO di BMW -. Grazie al modello di business globale delle case automobilistiche europee e alla domanda internazionale di veicoli prodotti nell’Ue, l’anno scorso gli impianti di produzione in Europa hanno potuto beneficiare di una più rapida ripresa dei mercati, in particolare quelli asiatici – ha osservato Zipse -. Tuttavia, la ripresa economica sostenibile dell’Unione europea e la domanda locale sono vitali per il nostro ritorno al periodo pre-crisi”.

CRESCE LA QUOTA DI MERCATO DELLE ELETTRICHE

Stimolata dai crescenti investimenti dell’industria e dalle misure di sostegno nazionali per stimolare la domanda durante la crisi Covid, la quota di mercato delle auto a ricarica elettrica è cresciuta fortemente l’anno scorso, con dati provvisori per il 2020 che mostrano una quota di mercato a livello di Ue del 10,5% (dal 3% nel 2019).

“Con il giusto sostegno politico, compreso un massiccio ramp-up delle infrastrutture di ricarica e rifornimento per i carburanti alternativi in tutti gli Stati membri dell’Ue, questo trend positivo può continuare – ha sottolineato Zipse -. Nonostante le pressioni economiche causate dalla pandemia, la nostra industria rimane pienamente impegnata nella sua trasformazione in corso verso la neutralità del carbonio”.

SERVE STRATEGIA EUROPEA PER ACCESSO ALLE MATERIE PRIME

La decarbonizzazione, insieme alla digitalizzazione, sta anche cambiando la natura delle tecnologie nei veicoli. Per questo l’ACEA chiede una strategia europea realistica sull’accesso alle forniture e alle materie prime necessarie per veicoli all’avanguardia. Infatti, le recenti carenze di microchip illustrano quanto possa essere dirompente un’improvvisa interruzione di forniture cruciali per l’industria, con le sue complesse catene di approvvigionamento e un modello di business just-in-time che è già sotto pressione a causa della Brexit.

Zipse: “Il nostro settore sta lavorando duramente per recuperare e affrontare le sfide future. Perché un’industria automobilistica europea che sia forte – sia a livello nazionale che globale – non solo contribuirà a rafforzare l’economia europea, ma anche a raggiungere le sue ambizioni climatiche”.

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