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Automotive, Urso: Confermo investimenti Stellantis, regole Green Deal paradossali

A Pomigliano la piattaforma Small sulla quale è prevista la produzione di due nuove ipotesi di compatte così come l’estensione da 4 a 7 dei modelli prodotti nonché l’elettrificazione delle produzioni di Atessa

“Confermo che tutti gli investimenti produttivi previsti dal Piano Italia di Stellantis presentata al Ministero nel tavolo conclusivo del 17 dicembre, saranno finanziati interamente con risorse proprie dell’azienda. Una svolta significativa rispetto al passato. Tutte le risorse pubbliche saranno pertanto destinate al sostegno della filiera, cioè alle piccole e medie imprese: oltre un miliardo di euro già in campo in questo anno 2025 tra accordi per l’innovazione, contratti di sviluppo tradizionale e nuovi mini contratti di sviluppo più alla portata delle imprese della componentistica italiana”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso rispondendo a un’interrogazione al Senato nel corso del Question Time.

DA STELLANTIS IMPEGNI SIGNIFICATIVI IN CONTROTENDENZA RISPETTO AL RESTO DELL’UE

“Il piano presentato da Stellantis corrisponde a quanto sollecitato dal Parlamento in apposite mozioni condivise dal governo – ha proseguito Urso -. Esso prevede un ruolo chiaro per ciascun stabilimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali, avviando al contempo un processo di ricambio generazionale. Impegni tanto più significativi perché vanno in netta controtendenza rispetto a quando accade nel resto d’Europa in cui le case automobilistiche annunciano chiusure di stabilimenti e licenziamento di decine di migliaia di operai. Quest’anno Stellantis investirà circa due miliardi di euro in Italia e destinerà 6 miliardi di euro in acquisti da fornitori operanti nel nostro paese: il piano prevede l’integrazione dell’attuale gamma di modelli sia elettrici che ibridi che consentirà l’incremento del 50% rispetto agli attuali livelli produttivi già nel prossimo anno, con una dinamica di investimenti e quindi di crescita anche degli anni successivi”.

IN ITALIA I CENTRI DIREZIONALI STELLANTIS, A POMIGLIANO ARRIVANO LE COMPATTE

“Inoltre verranno portati in Italia alcuni centri direzionali: Torino diventa la sede della Regione Europa, Modena il polo di alta gamma e Atessa il Centro europeo dei veicoli commerciali. A Mirafiori oltre le 500 ibride arriveranno la nuova versione della 500 elettrica. Tra le novità del piano c’è anche la decisione di istallare a Pomigliano la piattaforma Small sulla quale è prevista la produzione di due nuove ipotesi di compatte così come l’estensione da 4 a 7 dei modelli prodotti nonché l’elettrificazione delle produzioni di Atessa. Siamo riusciti a porre sulla strada giusta l’auto italiana, ora dobbiamo cambiare la politica europea”, ha osservato il ministro delle Imprese.

CON MULTE MILIARDARIE SI STA VERIFICANDO PARADOSSO, RIDUZIONE PRODUZIONE ENDOTERMICHE E ACQUISTO CREDITI EMISSIONI CO2 DA USA E CINA

“Il nostro documento strategico di riforme ha ricevuto il consenso di 15 Stati e il supporto delle associazioni industriali europea e della maggioranza dei gruppi parlamentari nel Parlamento Europeo. Recentemente si è mosso anche in tal senso il cancelliere tedesco Scholz, ma dobbiamo fare in fretta perché le ultime notizie sono drammatiche, emblematiche. Per evitare le multe miliardarie in vigore dal primo gennaio le case automobilistiche hanno prima ridotto in modo drastico la produzione di auto endotermiche con la chiusura di interi stabilimenti e ora si affrettano a comprare i crediti per le emissioni CO2 da case automobilistiche straniere americane o cinesi: il rischio paventato da me anche in quest’aula e denunciato in più sedi sta avvenendo. Comprare i crediti CO2 delle case automobilistiche straniere per finanziare proprio i produttori extraeuropee. Siamo al paradosso, alla follia, alla tempesta perfetta. Dobbiamo da subito cambiare le regole del Green Deal per salvare l’industria Europea. L’Italia è in prima fila”, ha concluso Urso.

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