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Bortoni

Autorità energia: il bilancio del settennato di Bortoni

Più energia rinnovabile ed efficienza energetica, ma anche aumento dei consumi di gas

 

Sette anni alla guida dell’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico, Guido Bortoni ha visto trasformarsi il mondo dell’energia grazie all’innovazione tecnologica, alla crisi economico che ha colpito l’Italia e l’Europa, grazie ai diversi impegni a favore della sostenibilità e dell’efficienza, grazie agli impegni di Cop21 e agli impulsi e norme europee.

Ed è per questo che nella sua ultima relazione annuale, illustrata davanti al Presidente della Repubblica e, fra gli altri, dinanzi ai presidenti delle omologhe autorità di regolazione francesi e tedesche, più che presentare i bilanci e gli obiettivi raggiunti, Guido Bortoni ha raccontato il mondo attuale dell’energia, di “dove vanno e come vanno” gas, elettricità, telecalore e acqua. Andiamo per gradi.

Italiani sempre più efficienti

efficienza energeticaPartiamo da una buona notizia. Gli italiani , in questi ultimi sette anni, sono diventati più efficienti e parsimoniosi. Hanno imparato ad evitare gli sprechi e quando possibile a prodursi da soli l’energia necessaria, attraverso l’uso di fonti rinnovabili. È per questo che in questi ultimi anni si è assistito a un forte calo dei prelievi dalla rete di elettricità ed ancor più di gas.

Dunque, “il calo della domanda non è solo figlio della crisi economica: esso è anche il risultato della benefica trasformazione dell’utenza a seguito della transizione energetica. Maggiore efficienza energetica, maggiore produzione domotica e decentralizzata (25% del totale prodotto nazionale), maggiore autoconsumo”, ha spiegato il Presidente Bortoni.

Le energie rinnovabili

Un forte impulso alle energie pulite e all’efficienza è arrivato, in questi anni, anche dall’Autorità, che si è impegnata “affinché le fonti rinnovabili cessassero di essere trattate come ‘forestiere’ al sistema, non senza proteste dei relativi operatori che vedono aumentare i propri doveri”.

Il gas naturale

L’impegno dell’Autorità si è concentrato anche sul settore gas, dove ha provato ad allargare la partecipazione dei diversi attori.

Cresce il consumo di questa risorsa: dopo i cali del periodo 2011-2014, anche nel 2016 come nel 2015 il consumo interno lordo di gas e’ aumentato, con una crescita di 3,4 miliardi di metri cubi, portandosi a 70,9 miliardi di metri cubi (+5%). A soddisfare la domanad sono le fonti estere:  la produzione nazionale risulta ancora in calo (-14,6%), scesa a circa 5,8 miliardi di metri cubi.

L’elettricità

Un uomo che maneggia una presa elettricaPassando al fronte elettrico, l’Autorità, ha comunicato che nel 2016, la produzione elettrica nazionale lorda ha registrato un +2,2% rispetto al 2015, raggiungendo i 289,3 TeraWattora. (283 TWh nel 2015) e coprendo una quota del fabbisogno complessivo nazionale pari al 93%.

All’aumento della produzione ha contribuito il termoelettrico, che e’ cresciuto di circa il 4% rispetto all’anno precedente (180 TWh contro i 173 TWh del 2015), coprendo di fatto il 62% della produzione totale.

Il settore idrico

L’inizio del settennato di Guido Bortoni a Presidente dell’Autorità è coinciso anche con l’ampliamento dei settori di competenza dell’Autorità, che ha iniziato ad occuparsi anche del settore idrico. Negli ultimi anni, dunque, “sono state affrontate in modo organico le diverse aree di intervento: la regolazione tariffaria, la regolazione degli assetti del servizio e la regolazione della qualità del servizio”.

Guido Bortoni ha anche ricordato come gli investimenti sul territorio per il settore idrico vedano cifre annuali in progressivo aumento: “erano circa 900 milioni di euro nel primo anno, passati a 1,6 miliardi nel 2015 con una stima di raggiungimento di 3,2 miliardi per ogni anno del quadriennio 2016-2019”.

Il telecalore

Il Presidente ha anche sottolineato l’importanta del telecalore: secondo l’Autorità è importante promuoverne lo sviluppo “attraverso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e del calore di scarto, disponibili localmente”.

Distorsioni nelle politiche pubbliche?

In occasione della relazione annuale, Bortoni ha comunicato di aver ravvisato “visibili distorsioni” in alcune politiche pubbliche, “talvolta eccessive”. Nel settore elettrico, per esempio, “si è generato un gap rilevante tra i prezzi pagati dai consumatori finali nei mercati al dettaglio e i corsi delle relative commodity sui mercati all’ingrosso”.

Il mercato libero

efficienza energeticaCresce il mercato libero dell’energia. Nel 2016, le imprese che hanno dichiarato all’Autorità per l’Energia di svolgere l’attività di vendita nel mercato libero sono 542, ma 48 sono rimaste inattive nel corso dell’anno.

Il numero di venditori nel 2016 è quindi cresciuto di 61 unità. L’operatore dominante in termini di quantità vendute dell’intero mercato elettrico italiano resta il gruppo Enel, con una quota in risalita per il 2016 al 35,3% (33,4% nel 2015). Segue Edison, per il quale nel 2016 si è registrata una quota in calo del 2% rispetto al 2015, fermandosi al 4,7%.

Terzo il gruppo Eni con il 4,3% (all’incirca la stessa percentuale dello scorso anno).

Anche rifiuti urbani?

Guardando al futuro, Guido Bortoni ha affermato che sono oggi mature le premesse perchè l’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico, includa “fra i settori di competenza dell’Autorità anche l’altro grande servizio ambientale, quello dei rifiuti urbani”.

Il Presidente invita anche ad affrontare “da oggi, l’iter per la successione del collegio dell’Autorità, con personalità nuove, evitando soluzione di continuità”.

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