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“La speculazione è fisiologica, niente crociate”. Benedettini sfata le fake news sulla benzina

“La speculazione è fisiologica. Ogni intervento del Governo in favore della trasparenza del mercato dei carburanti è benvenuto, ma senza crociate”, spiega Simona Benedettini (Race Consulting) sfatando le fake news sulla benzina

Il caro benzina fa tornare lo spettro della speculazione. Il calo del prezzo del petrolio ha scatenato una nuova crociata contro i distributori, accusati di voler approfittare delle tensioni tra Israele, Iran e Usa per arricchirsi sulle spalle degli italiani. In realtà, si tratta di “speculazione fisiologica, una caratteristica dei mercati stessi, legata alle fisiologiche aspettative di profitto degli operatori economici”, spiega Simona Benedettini, fondatrice e amministratore della società di consulenza sui temi energetici Race Consulting, nell’intervista rilasciata a La Repubblica. L’esperta sottolinea che “ogni intervento del Governo in favore della trasparenza del mercato dei carburanti è benvenuto”, ma senza fare “una crociata o stigmatizzare fisiologiche dinamiche di mercato”.

LE FAKE NEWS DEI PREZZI DELLA BENZINA

I distributori sembrano adeguare il costo del carburante solamente quando i prezzi del petrolio aumentano. Ma è solo una percezione, “legata al fatto che siamo più sensibili ad un aumento del prezzo del petrolio, di cui verifichiamo subito il riverbero alla pompa, e meno alla sua riduzione”, spiega Simona Benedettini nell’intervista rilasciata a La Repubblica.

“Ci può stare un adeguamento più lento, ma non mi sembra di entità tale da qualificare un comportamento opportunistico da parte degli operatori”, spiega l’esperta.

BENZINA, PERCHE’ LA SPECULAZIONE E’ FISIOLOGICA

La tanto sbandierata speculazione sui prezzi alla pompa della benzina è fisiologica, secondo Benedettini.

“La speculazione è una caratteristica dei mercati stessi, legata alle fisiologiche aspettative di profitto degli operatori economici. Il prezzo del carburante è fatto per un 40-50% dalla componente industriale, di cui l’80% legato ai costi di approvvigionamento dei prodotti raffinati: quando la loro quotazione sale è normale che si rifletta sui prezzi». (…) Se il valore di mercato di un prodotto in un dato istante di tempo sale è razionale che gli operatori ne adeguino il prezzo. Se compro una casa oggi a 300mila euro e domani il mercato la prezza a 350mila è del tutto razionale che la venda a quel prezzo”, spiega l’esperta sul quotidiano Gedi.

COME SI COSTRUISCE IL PREZZO DELL’ENERGIA

Una delle domande più comuni tra gli italiani è: come si stabilisce il prezzo dell’energia? “Il prezzo riflette per metà i costi della materia prima della logistica, ma bisogna ricordare che l’altra metà è costituita da Iva e accise. E poi c’è il fattore domanda che può incidere: è chiaro che nella stagione estiva si viaggia di più”, spiga Benedettini.

BENEDETTINI: SI’ ALLA TRASPARENZA MA SENZA CROCIATE

Oggi si riunisce la Commissione di allerta rapida sui prezzi del Mimit. Aumentare la trasparenza è sempre una buona notizia, per l’esperta, ma non deve diventare un’ossessione.

“Migliorare la trasparenza va sempre bene. L’importante è che siano attività volte ad accertare l’eventuale presenza di comportamenti anomali da sanzionare, ma senza aprire una crociata o stigmatizzare fisiologiche dinamiche di mercato. Il tema scalda molto gli animi»”,

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