Ne ha parlato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Dal 1° gennaio 2025 infatti il bonus subirà un taglio con la riduzione dell’aliquota di detrazione dal 50% al 36%.
Dopo la querelle dei giorni scorsi sul superbonus e le rendite catastali, il governo apre a un possibile ammorbidimento per quanto riguarda i bonus edilizi sulla prima casa. A parlarne per la prima volta è il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso dell’intervento durante il convegno di Fdi a Milano, intitolato ‘Far Crescere insieme l’Italia’.
PER IL VICEMINISTRO LEO POSSIBILE UN RITORNO AL 50%
Secondo Leo è possibile tornare a una detrazione del 50% per la prima casa, “dobbiamo agevolare coloro che vogliono usufruire del cosiddetto bonus edilizio”. Nel 2025 infatti il bonus subirà un taglio con la riduzione dell’aliquota di detrazione dal 50% al 36%.
IL BONUS RISTRUTTURAZIONI: UNA MISURA NATA NEL 1998. I NUMERI
Una misura istituita nel 1998 durante il primo governo Prodi e che secondo i calcoli ha avuto un enorme successo visti i numeri: ad oggi i contribuenti vi hanno fatto ricorso 19 milioni di volte, secondo uno studio del Cresme su dati Mef per gli anni dal 1998 al 2012 (6,2 mln di domande) e su dati Mef a partire dal 2013 (e fino al 2022 per 10,7 mln di richieste, a cui “con una stima prudenziale se ne possono aggiungere altre 2 milioni per il 2023-2024 e si arriva a quota 19”, secondo quanto si legge sul Corriere della Sera.
Dal punto di vista dell’impatto economico “nelle dichiarazioni 2023, relative al 2022, l’importo delle detrazioni era pari a 8,8 miliardi di euro. Siccome la detrazione è del 50% spalmato su 10 anni gli 8,8 miliardi equivalgono al 5% della spesa complessiva del decennio, e così si arriva a una stima di almeno 176 miliardi di euro per i lavori agevolati, cui aggiungere le spese non detraibili”, si legge sempre sul Corsera.
NEL 2025 RAGGRUPPATI TUTTI I BONUS
Le cose però cambiano proprio dal 1° gennaio del prossimo anno. Si passerà dal 50 al 36% sempre su 10 anni e al 30% nel 2028 e verranno raggruppati insieme anche ecobonus e sisma bonus.
INDAGINE DI NOMISMA PER ROCKWOOL: IL 70% DEI PROPRIETARI DI CASA IN ITALIA HA PIANIFICATO DI RISTRUTTURARE ENTRO IL 2034
Eppure secondo un’indagine di Nomisma per Rockwool dal titolo “Verso Case Green tra efficienza energetica e sicurezza dimenticata”, il 70% dei proprietari di casa in Italia ha pianificato di ristrutturare entro il 2034 e il 61% ha dichiarato di averlo già fatto negli ultimi 10 anni. Questo perché incombono gli adempimenti sulla riqualificazione energetica della direttiva europea case green.
Il 44% dei proprietari di abitazione, secondo la ricerca, ha dichiarato di aver usufruito di incentivi per realizzare interventi di ristrutturazione, con una maggiore frequenza dell’utilizzo del Bonus Casa (41%), seguito da Superbonus 110% (32%) ed Ecobonus (24%). La presenza di un sistema di agevolazioni rafforzerebbe significativamente la scelta di ristrutturare per chi è già intenzionato a farlo nei prossimi 10 anni (8 proprietari su 10) e anche il 34% di coloro che sono restii a farlo potrebbe decidere di affrontare la ristrutturazione con un adeguato incentivo.
C’È INTERESSE PER LE MISURE DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
Tra gli interventi di ristrutturazione è emerso un crescente interesse verso il miglioramento dell’isolamento termico e l’installazione di pannelli fotovoltaici per ottenere una maggiore efficienza energetica. 6 proprietari di casa su 10 hanno mostrato, infatti, un’elevata attenzione nella scelta dei materiali isolanti impiegati.