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Gas

Brasile ben posizionato nel mercato dei biocarburanti per il trasporto marittimo

Tra i carburanti alternativi per le navi più promettenti ci sono il diesel ottenuto tramite il processo Fischer-Tropsch, l’olio vegetale idrotrattato e il biodiesel

Il Brasile sta cercando di capitalizzare gli sforzi globali per la riduzione delle emissioni del trasporto marittimo per imporsi come produttore di carburanti sostenibili per le navi da carico.

Lavinia Hollanda di Escopo Energia ha spiegato che, sebbene non sia ancora chiaro quale sarà il carburante dominante in futuro per il trasporto marittimo, il Brasile può comunque cercare di ritagliarsi una fetta in questo mercato emergente.

GLI OBIETTIVI DELL’IMO

L’Organizzazione marittima internazionale (IMO), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di regolare la navigazione sui mari, ha intenzione di ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto via nave del 70 per cento entro il 2050.

Al momento però non è ancora chiaro quale carburante potrà rimpiazzare l’olio combustibile (bunker fuel), quello nettamente più usato e responsabile dell’80 per cento delle emissioni del settore.

QUALI CARBURANTI ALTERNATIVI

Secondo Hollanda, le alternative più promettenti sono tre: il diesel ottenuto tramite il processo Fischer-Tropsch, l’olio vegetale idrotrattato (HVO o “diesel verde”) e l’olio vegetale straight (SVO o “biodiesel”).

Il Brasile utilizza principalmente i fagioli di soia per produrre una miscela di biodiesel al 12 per cento, che entro marzo 2021 dovrebbe arrivare al 13 per cento.

Altre due possibili alternative per il trasporto marittimo sono il biogas compresso e l’idrodiesel, un carburante a base di idrogeno. La produzione brasiliana di biogas si sta sviluppando grazie all’aumento degli investimenti da parte dell’industria dello zucchero e dell’etanolo (di cui il paese è il secondo maggiore produttore al mondo).

Secondo Heloísa Borges Esteves di EPE, società di ricerca sull’energia che collabora con il governo brasiliano, il Brasile ha intenzione di espandere la produzione di diesel verde entro i prossimi dieci anni. Ma deve chiarire alcuni aspetti regolatori relativi a questi carburanti.

Per Borges la vera svolta per il trasporto marittimo potrebbe essere rappresentata dai carburanti drop-in, ossia quei bio-idrocarburi liquidi che, in termini funzionali, sono equivalenti ai combustibili derivati dal petrolio e che sono pienamente compatibili con le infrastrutture petrolifere esistenti.

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