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Associazioni Di Consumatori

Carburanti, Le Associazioni di Consumatori scrivono al Ministro Urso

“Le nostre istanze si traducano in provvedimenti a sostegno delle famiglie”. Cosa dicono le Associazioni di Consumatori al Ministro Urso 

Le Associazioni di Consumatori sono state convocate stamane dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per affrontare il problema del caro carburante e del rialzo dei prezzi generalizzati.

LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI SCRIVONO AL MINISTRO

“Nell’incontro appena concluso abbiamo rappresentato le richieste dei consumatori chiedendo, in particolare, provvedimenti su tassazione e lotta alla speculazione. Inoltre, abbiamo sollecitato interventi volti ad assicurare l’adozione di regole più efficaci per contenere i rialzi dei prezzi” lo dichiarano in un comunicato congiunto le Associazioni di Consumatori Udicon, Adoc, Adusbef, Adiconsum, Associazione Utenti Dei Servizi Radiotelevisivi, Assoutenti, CTCU, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa Del Cittadino.

AUMENTO DEI PREZZI PESA SU MILIONI DI FAMIGLIE, RIDURRE LE ACCISE

Le questioni relative all’aumento dei prezzi dei carburanti e alla tassazione figurano tra le prime richieste avanzate dalle 15 associazioni firmatarie del comunicato congiunto:  “L’aumento del prezzo dei carburanti continua a pesare sulle condizioni economiche di milioni di famiglie. Un rialzo dei prezzi che continua ad essere principalmente dovuto al peso eccessivo della tassazione, nonché alla volatilità del mercato, fortemente condizionato dal contesto internazionale, e dalla mancanza di regole e di sistemi sanzionatori efficaci”, scrivono le associazioni.

“La tassazione, che in Italia è tra le più alte d’Europa, meriterebbe di essere riformulata all’interno dell’annunciata riforma fiscale. In particolare, abbiamo chiesto al Ministro di ridurre il carico eccessivo delle accise, introducendo un’accisa mobile capace di ridimensionarsi proporzionalmente all’andamento delle quotazioni e dei prezzi. Inoltre, sempre nell’ambito della tassazione, abbiamo chiesto la riduzione dell’aliquota Iva, disaccoppiandola dal carico delle accise. Reintrodurre lo sconto sulle accise è un provvedimento che reputiamo fondamentale in questa fase emergenziale perché permetterebbe di compensare le difficoltà che stanno incontrando le fasce più deboli e i redditi fissi, impossibilitati a detrarre dal proprio reddito l’Iva pagata sui carburanti. In alternativa abbiamo proposto la sterilizzazione dell’Iva, anche in forma parziale, per dare respiro ai consumatori”, proseguono le Associazioni.

MAGGIORI CONTROLLI E ISPEZIONI PER EVITARE SPECULAZIONE

“Quanto ai fenomeni speculativi, il Governo ha adottato diverse misure di verifica e di trasparenza nel processo di vendita. In tal senso abbiamo richiesto di potenziare le attività di ispezione e di controllo, dotando il Garante Prezzi di maggiori poteri e risorse, con il compito di promuovere e coordinare gli Osservatori territoriali presso le Prefetture, avvalendosi anche della rete delle Associazioni dei Consumatori e delle Camere di Commercio, nonché del supporto della GdF e delle Autorità Garanti del Mercato e di Settore. Osservatori che devono monitorare l’andamento dei prezzi non solo nel settore dei carburanti, oggi nell’occhio del ciclone, ma anche sul costo di beni e servizi in forte aumento.

Le 15 Associazioni ritengono che “l’intervento dello Stato deve assicurare l’adozione di un sistema di regole più efficace, capace di contenere gli effetti negativi dell’andamento dei prezzi al consumo a partire dalla tassazione degli extraprofitti, nazionali e internazionali, che preveda anche un accordo sottoscritto dagli Stati sul modello dei grandi colossi.

TUTELARE LE FAMIGLIE

“Ci aspettiamo – hanno concluso le Associazioni di Consumatori – che queste richieste siano prese in seria considerazione dal Governo. Apprezziamo gli sforzi fatti fino ad oggi, ma c’è ancora molto su cui lavorare. L’impegno e l’attenzione mostrati dal Ministro si dovranno ora tradurre in provvedimenti adeguati a tutelare il potere di acquisto delle famiglie”.

SI FANNO AVANTI LE PROPOSTE: PARLANO UNC, CODACONS E ALTROCONSUMO

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha presenziato stamane all’incontro tra le associazioni di consumatori e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ed ha ribadito – secondo quanto riporta in una nota l’Unione Nazionale Consumatori – “l’inutilità (….) di dare la caccia alle speculazioni ma che bisogna ridurre le accise, utilizzando l’extra gettito dell’Iva. I carburanti non colpiscono solo gli automobilisti ma anche chi va a fare la spesa”. Inoltre ha fatto notare al ministro che “nell’osservatorio prezzi carburanti del ministero vi sono prezzi vecchi, quindi fuorvianti, e che non sempre i risultati risultano in ordine di prezzo. Accettata, finalmente, la proposta formulata oramai un anno fa, di fare un’app geolocalizzata che dia i prezzi più convenienti nell’area circostante”.

Tra le associazioni che si sono fatte avanti nuove proposte è presente anche il Codacons che e durante l’incontro con il ministro Urso ha avanzato alcune richieste, tra queste: la riduzione dei prezzi ai distributori Eni; il controllo diretto sul prezzo attraverso una piattaforma digitale del ministero; l’affiancamento a Mister Prezzi delle associazioni che fanno parte del Cncu; la progressiva riduzione delle accise fino all’eliminazione, con maggiore tassazione degli extraprofitti; incentivazione il self-service anche in autostrada con eliminazione dell’obbligo del servito; controlli a campione sulle pompe bianche da parte della Guardia di Finanza; determinazione della percentuale massima di ricarico delle commissioni di intermediazione in tutti i passaggi della filiera e, infine, incremento della possibilità per le società autostradali di gestire direttamente i punti vendita.

Infine, Altroconsumo, ha chiesto al Governo un intervento urgente e più sostanziale per mitigare i rincari. Nello specifico: l’azzeramento temporaneo dell’Iva sui carburanti per autotrazione fino a data da definirsi; l’avvio di un’indagine per appurare cause ed eventuali responsabilità degli operatori lungo tutta la filiera (e non quindi solo nella parte distributiva, ultimo anello della catena) rispetto agli aumenti di prezzo registrati; maggiori poteri all’Antitrust per metterla in condizione di verificare la formazione dei prezzi nella filiera; la messa in sicurezza dell’approvvigionamento dei prodotti raffinati, al fine di evitare possibili carenze dell’offerta che genererebbero ulteriori rialzi nei prezzi.

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